Che sia per contrastare i cambiamenti climatici o per altre ragioni politicamente corrette, c’è un’ossessione ricorrente che attanaglia le élite mondiali nell’ultimo periodo: ridurre le nascite. Lo scorso anno, ben 11.258 scienziati di tutto il mondo hanno diffuso una “lettera di avvertimento” per l’emergenza climatica, che propone come risposta “la riduzione graduale della popolazione mondiale”. La lettera, pubblicata sulla rivista BioScience, è firmata da oltre 11mila scienziati di 153 paesi al mondo: i firmatari hanno elencato sia la crescita economica che un aumento della popolazione globale come “tra i più importanti fattori di aumento delle emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili”.
Dello stesso avviso, ma motivi diversa, Melinda Gates, co-presidente della Bill and Melinda Gates Foundation, l’organizzazione “filantropica” più potente e ricca del mondo, nonché maggior finanziatore a livello globale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). La moglie del fondatore di Microsoft, come scrive La Verità, ha pubblicato un articolo sulla prestigiosa rivista americana Foreign Affairs dal titolo Il bilancio delle pandemie sulle donne nel quale propone un controllo sulle nascite. “Dobbiamo investire nella pianificazione famigliare” sottolinea, “deve essere volontaria, ma le donne devono capire come funzionano i propri corpi e prendere le decisioni”. Perché “quando una madre non può stabilire i tempi delle nascite, resta imprigionata in un ciclo di povertà”.
Ma il tasso di fecondità è in netto calo
Tempistica curiosa se si considerano i dati pubblicati proprio negli ultimi giorni. Come rende noto la Bbc, il calo del tasso di fecondità a livello globale potrebbe significare che quasi tutti i Paesi potrebbero veder la loro popolazione entro la fine del secolo. Si prevede inoltre che 23 nazioni – tra cui Spagna e Giappone – vedranno dimezzare la proprio popolazione entro il 2100. Che cosa sta succedendo? Il tasso di fecondità – il numero medio di bambini che una donna dà alla luce – sta diminuendo. Se il numero scende al di sotto di circa 2,1, la dimensione della popolazione inizia a diminuire, spiega la Bbc. Nel 1950, le donne davano alla luce una media di 4,7 bambini nella loro vita.
La popolazione mondiale si ridurrà entro la fine del secolo
I ricercatori dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington DC hanno dimostrato che il tasso di fecondità globale si è quasi dimezzato a 2,4 nel 2017 – e il loro studio, pubblicato su Lancet , prevede che scenderà sotto quota 1,7 entro il 2100. Di conseguenza, i ricercatori si aspettano che il numero di persone sul pianeta raggiunga il picco a 9,7 miliardi intorno al 2064, prima di scendere a 8,8 miliardi entro la fine del secolo. “La maggior parte del mondo sta passando al declino naturale della popolazione”, ha detto alla Bbc il ricercatore Christopher Murray. A cosa è dovuto? Al fatto che ci sono sempre più donne che hanno accesso all’istruzione e al mondo del lavoro, nonché da una diffusione capillare dei contraccettivi, che permette alle stesse di scegliere di avere meno figli rispetto al passato. I Paesi più colpiti al mondo sono Giappone, Italia – che potrebbe passare da 61 milioni di persone a 28 milioni! entro il 2100 – Spagna, Portogallo, Tailandia e Corea del Sud. Per quanto concerne l’Africa, la popolazione dell’Africa sub-sahariana dovrebbe aumentare di dimensioni a oltre tre miliardi di persone entro il 2100. E lo studio afferma che la Nigeria diventerà il secondo paese più popoloso del mondo, con una popolazione di 791 milioni di persone.
Si prevede che la Cina, attualmente la nazione più popolosa del mondo, raggiungerà il picco di 1,4 miliardi in quattro anni prima di arrivare a 732 milioni di persone entro il 2100. L’India prenderà il suo posto. Per quanto riguarda il nostro Paese, secondo il Bilancio demografico nazionale 2019 dell’Istat pubblicato nei giorni, la diminuzione delle nascite (-4.5%) è di oltre 19 mila unità rispetto al 2018: nel 2019 sono stati iscritti in anagrafe per la nascita 420.170 bambini. Il record negativo di nascite dall’Unità d’Italia registrato nel 2018 è di nuovo superato dai dati del 2019. Se non per l’Africa sub-sahariana e la Nigeria, le dichiarazioni di Melinda Gates, alla luce di questi dati, appaiono davvero privi di senso. Ciò che appare però oramai evidente è la volontà dei Gates di dettare la loro agenda a livello globale, dai vaccini passando per il controllo delle nascite.