La fuga di notizie riservate dal Pentagono sta generando non poche discussioni. La pubblicazione sui social di documenti top secret, con all’interno informazioni sensibili riguardanti la guerra in Ucraina, ha innescato molte domande. Tanto a Washington, quanto a Mosca e a Kiev. Oltre che in altre cancellerie occidentali. Ci si chiede, in particolare, se quei documenti siano o meno autentici. Fonti del Pentagono sentite dal New York Times hanno lasciato intendere di sì, ma non tutti credono a questa versione. In Russia ad esempio, alcuni blogger impegnati a seguire da vicino la crisi ucraina, hanno parlato di “manipolazione” occidentale.

Se i documenti dovessero risultare autentici, la domanda allora sarebbe un’altra: come mai fogli con la scritta “top secret” sono stati diffusi a mezzo social? Per gli Usa e per l’intelligence, la risposta potrebbe rappresentare un grave danno di immagine. Prima di tutto però, occorre capire chi ha materialmente immesso sulla pubblica piazza virtuale una mole del genere di documenti riservati. Le tracce sono ancora poco chiare, ma portano ad account social di alcune piattaforme di chat molto usate da milioni di utenti.

La pubblicazione dei documenti su Telegram e 4Chan

La vicenda relativa alla fuga di notizie riservate, è diventata virale a partire da aprile. Il 5 aprile, in particolare, documenti riservati trafugati dal Pentagono sono apparsi in alcuni canali Telegram. Da allora, il passaggio delle informazioni su Twitter prima e sui media poi è stato quasi immediato. In quel giorno, come sottolineato dal giornalista Aric Toler su Bellingcat, i documenti top secret sono stati pubblicati sul canale Telegram Donbass Devushka. Alle 21:29 (orario di Mosca), qui è stato inserito un post contenente quattro immagini con riferimento a presunti documenti riservati trafugati dal Pentagono. Il post è stato ripreso da altri canali Telegram filorussi.

Poche ore prima, contenuti simili sono stati pubblicati sulla piattaforma 4Chan e, in particolare, sulla bacheca /pol/. Qui è possibile inserire contenuti in forma anonima e un utente, sempre in quel 5 aprile, ha pubblicato otto messaggi, tre dei quali contenenti degli allegati. Ed è proprio tra gli allegati che sono saltati fuori i documenti top secret diffusi poi su Donbass Devushkha. Aric Toler ha verificato come alcune delle informazioni contenute su Telegram, differivano rispetto alla versione pubblicata su 4Chan. L’incongruenza riguarda la parte dei file segreti inerenti il numero delle vittime ucraine e russe valutate dal Pentagono. Su Donbass Devushkha, la cifra dei caduti ucraini è risultata essere superiore a quella dei caduti russi. Sempre secondo Toler, esami più approfonditi delle immagini suggeriscono una manipolazione delle foto e dei file da parte di chi ha pubblicato i documenti su Telegram.

Quando sono comparsi i documenti segreti sui social

Ad ogni modo, i post comparsi su 4Chan e Telegram non sono stati i primi a contenere i documenti top secret. La vicenda in realtà è più datata e risale al mese precedente. Le tracce portano al 4 marzo. Quel giorno i file segreti sono apparsi su Discord, una piattaforma usata soprattutto dalla comunità di videogiocatori. Nel canale dedicato ai giocatori di Minecraft, videogame popolare in tutto il mondo, un utente durante una discussione sulla guerra in Ucraina ha pubblicato dieci file. Si trattava proprio di documenti top secret usciti dal Pentagono. Sette di questi file sono gli stessi poi notati il 5 aprile su 4Chan e Telegram. L’utente in questione, ha spiegato di aver visto per la prima volta quei documenti alcuni giorni prima in un altro canale Discord.

Si trattava del canale WaoMao, frequentato dagli utenti che seguono da vicino l’omonimo canale YouTube. Qui, tra il l’1 e il 2 marzo, un utente ha pubblicato almeno trenta documenti classificati come top secret. I file sono stati poi cancellati il 7 aprile, due giorni dopo che la fuga di notizie diventasse di dominio pubblico. Tuttavia, come sottolineato su Bellingcat, non è stato l’utente del canale WaoMao il primo a pubblicare i documenti. Aric Toler ha infatti intervistato almeno quattro utenti di Discord, i quali hanno dichiarato di aver visto una gran mole di file riservati alcuni giorni prima all’interno del canale Thug Shaker Central. Un canale che adesso non c’è più e che, sempre secondo le testimonianze raccolte, ha spesso cambiato nome negli ultimi mesi e più volte ha cambiato amministratore.

All’interno, erano iscritti almeno 20 utenti attivi i quali non sempre parlavano di geopolitica ma che più volte hanno reso palese il proprio orientamento politico. Si sono infatti alternati all’interno post sull’importanza di preservare una visione ortodossa del cristianesimo, alcuni utenti più volte avrebbero anche inserito contenuti definiti razzisti. Forse è dal canale Thug Shaker Central che è partita la fuga di notizie. Ma le tracce al momento si fermano qui e non sono ben definite.

L’allarme per il Pentagono

Sempre su Bellingcat, funzionari della Difesa Usa hanno reso noto di aver avviato un’indagine e di aver formalmente passato il fascicolo al dipartimento di Giustizia. Ma prima ancora di eventuali responsi, la priorità per il Pentagono attualmente è quella di limitare il danno di immagine. La fuoriuscita di documenti segreti rappresenta un grave smacco per Washington. Gli alleati della Casa Bianca potrebbero temere di non avere al sicuro le informazioni di loro interesse.

Al momento, l’unica consolazione riguarda il ridimensionamento del possibile impatto sul campo di guerra dei documenti trafugati. Così come messo in evidenza dalla Bbc, nei file pubblicati non sono emerse grosse novità sulla possibile direzione della futura controffensiva ucraina. Né sono saltati fuori dati sconosciuti fino a oggi dalle parti del Cremlino.