Schiaffo in faccia degli emiri di Doha al presidente francese Emmanuel Macron. Il Qatar ha sottoscritto a sorpresa un maxi-accordo del valore di oltre 30 miliardi dollari con la statunitense Boeing per l’acquisto di cento aerei, dopo aver interrotto il contratto con Airbus per l’acquisto di cinquanta A321neo per presunti problemi alla vernice dei velivoli di Qatar Airways. Un cambio di rotta che rischia costare caro a Parigi: il valore della commessa sospesa, infatti, è di 6 miliardi di dollari. Un brutto colpo per il titolare dell’Eliseo, che in vista delle presidenziali di aprile non ne azzecca una in politica estera: i militari francesi si ritirano dal Mali, la mediazione con Putin sull’Ucraina è un flop e la conferenza di Parigi sulla Libia non ha prodotto alcun risultato concreto.

Vernice difettosa

Ma perché Doha ha rescisso il contratto con Airbus? Semplice: la vernice di almeno tre A350 in dotazione a Qartar Airways si scrosta ed espone il velivolo al rischio fulmini. Un bel problema per un Paese che a novembre intende ospitare centinaia di migliaia di tifosi per la Coppa del mondo di calcio. La compagnia qatariota ha scoperto le scrostature alla vernice nel novembre 2020, proprio quando Qatar Airways doveva ridipingere gli aerei per pubblicizzare la Coppa del mondo. Airbus ammette la presenza di difetti, ma accusa la compagnia aerea di sfruttare la questione per ottenere un risarcimento di 600 milioni di dollari e per lasciare a terra degli aerei che tanto non volerebbero per le restrizioni anti-Covid. Ne è nato un contenzioso legale multimilionario dagli esiti ancora incerti, con una nuova udienza a Londra prevista per il prossimo aprile. Intanto gli emiri dello Stato del Golfo hanno cancellato l’ordine di acquisto di 50 A321neo, affidando il restyling della flotta al principale concorrente: Boeing.

Maxi commessa Usa

Il 31 gennaio, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e l’emiro qatariota, Tamim bin Hamad Al Thani, presenziano alla firma dell’accordo per l’acquisto di cinquanta aerei carco Boeing 777-8 cargo e altri cinquanta 737 Max: totale 100 aerei del valore stimato di 34 miliardi di dollari. E’ una commessa enorme e che include praticamente tutto, anche i costi dei motori GE90-115B che saranno realizzati da General Electric e della manutenzione. L’accordo prevede nello specifico l’acquisto da parte di Qatar Airways di 34 velivoli bimotore della famiglia Boeing 777X, oltre a opzioni per altri 16 jet, a cui si aggiungono due degli attuali modelli cargo 777 di Boeing. Non solo. Come sottolinea l’Agenzia Nova, “se l’accordo per i 777X era stato ampiamente annunciato nelle scorse settimane dai media di settore, una sorpresa è stata invece l’inclusione (…) di un ordine per l’acquisto di 50 unità (25 più altri 25 opzionali) del velivolo passeggeri a fusoliera stretta 737 Max, in sostituzione dei 50 A321neo che sono stati cancellati da Airbus”. Non a caso il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Gina Raimondo, ha parlato di un “accordo di importanza storica” e di “una vittoria per i nostri lavoratori, i nostri produttori e i nostri fornitori”.

Implicazioni geopolitiche

La scelta del Qatar di affidare la propria flotta agli Stati Uniti non ha solo motivazioni economiche. “Il Qatar si trova al centro delle questioni geopolitiche più urgenti del momento”, ha commentato all’emittente televisiva qatariota “Al Jazeera” Omar Rahman, analista politico del Medio Oriente ed ex membro della Brookings Institution. Il Qatar è infatti una pedina fondamentale degli Usa nel Golfo: gli emiri di Doha sono vicini (sia geograficamente che politicamente) all’Iran e possono facilitare i contatti tra l’amministrazione Biden e gli ultraconservatori saliti al potere a Teheran nei colloqui sull’accordo nucleare. Non solo. Doha vanta un canale diretto con i talebani in Afghanistan ed è uno dei principali produttori mondiali di gas: ecco perché gli Usa hanno chiesto ai qatarioti di aumentare le forniture all’Europa per ridurre la dipendenza del Vecchio Continente dalla Russia.