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La Russia è sempre più impegnata in Libia e questo fatto non costituisce certo una novità. Adesso però, al di là dell’ufficioso impegno militare messo in campo nel paese nordafricano tramite l’invio degli uomini della Wagner, dal Cremlino si nota anche un certo impegno diplomatico. Vladimir Putin, nel giro di poche ore, ha annunciato prima un colloquio telefonico con il cancelliera tedesco Angela Merkel, in cui si è parlato di Libia, e poco dopo da Mosca è arrivata anche la conferma di un vertice con il presidente turco Erdogan fissato per l’8 gennaio prossimo. Un incontro quest’ultimo in cui la Libia sarà al primo punto dell’ordine del giorno.

Il colloquio tra Putin e Merkel

Nella giornata di lunedì, dal Cremlino è arrivata una nota sulla Libia. In particolare, in essa è stato ufficializzato il colloquio telefonico tra il presidente russo Vladimir Putin ed il cancelliere tedesco Angela Merkel. Un dialogo non certo destinato a rimanere in secondo piano, soprattutto perché tra i due paesi nelle ultime settimane non sono intercorsi ottimi rapporti. Il governo di Berlino, in particolare, ha accusato Mosca di avere coinvolgimenti nell’uccisione di un cittadino ceceno nella capitale tedesca. La telefonata tra Putin ed Angela Merkel, è stata prima di tutto distensiva. Il presidente russo, in particolare, ha parlato soprattutto di Libia e degli ultimi risvolti emersi dal paese nordafricano.

Putin, ha riportato l’AdnKronos, ha elogiato l’iniziativa di mediazione tedesca e statunitense per la Libia. Inoltre, fatto questo non scontato, ha espresso pieno sostegno agli sforzi volti ad organizzare la conferenza di Berlino sulla Libia. L’appuntamento, promosso dal governo tedesco, doveva essere organizzato già ad ottobre, tuttavia un rallentamento di natura politica prima ancora che tecnica ha portato a continui rinvii. Adesso si parla di un appuntamento spostato interno a metà gennaio: ” Vladimir Putin – si legge nella nota diramata dal Cremlino – ha espresso sostegno per gli sforzi di Berlino che sta tentando di organizzare una conferenza sulla pacificazione della Libia”. Sia il presidente russo che Angela Merkel inoltre “hanno convenuto – conclude la nota – sull’importanza di prevenire ulteriori escalation e sulla necessità di riprendere un dialogo pacifico”.

Gli sforzi tedeschi per la conferenza di Berlino

Angela Merkel sta puntando molto sulla conferenza da tenere nella capitale tedesca. La Germania è risultata spesso defilata negli anni passati dal dossier libico, lasciando spazio soprattutto ad Italia e Francia, paesi che hanno più interessi tra Tripolitania e Cirenaica. A partire da questa estate però, l’attivismo tedesco in ambito diplomatico è apparso notevolmente aumentato ed in special modo riguardo alla Libia. L’obiettivo di Berlino è spingere per riportare l’Europa ben presente nello scenario libico. La conferenza voluta dalla Merkel del resto, ha proprio questa funzione: creare le condizioni affinché dal vecchio continente potesse uscire una proposta concreta per il raggiungimento della stabilità in Libia.

Il tutto dopo aver preso atto del disinteresse da parte americana, con Trump che non considera la Libia ed il medio oriente come prioritari, e dopo l’ingresso in modo sempre più dirompente delle potenze regionali nello scacchiere del paese africano. Inoltre, non ultimo, l’attivismo proprio della Russia, che sostiene Haftar, e della Turchia, che invece è al fianco del governo di Fayez Al Sarraj, stanno imponendo alle cancellerie del vecchio continente un’accelerazione circa le proprie iniziative da mettere sul tavolo prima della definitiva marginalizzazione europea. Va quindi inquadrato in questo contesto l’attivismo tedesco sulla Libia, con la Merkel che spera a lungo termine di ritagliarsi un ruolo sempre più importante nel paese nordafricano.

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