L’attuale consigliere del presidente Donald Trump per gli affari di sicurezza nazionale (NSA), il generale H.R. McMaster, e il magnate George Soros, presidente della Open Society Foundations e importante finanziatore dell’ultima campagna elettorale di Hillary Clinton. Un legame, quello tra i due, emerso da una recente inchiesta condotta da Breitbart. McMaster, infatti, è stato per 11 anni – dal settembre 2006 al febbraio 2017 – senior fellow dell’International Institute for Strategic Studies (IISS), illustre think-tank britannico che opera nel campo degli affari internazionali con sede all’Arundel House, a Londra, e considerato tra i più importanti istituti di ricerca livello mondiale. Secondo Breitbart, l’Open Society Foundations di Soros figurerebbe tra i più rilevanti finanziatori del think-tank in cui ha lavorato per tanti anni l’attuale consigliere per la sicurezza nazionale di Trump. E i fatti sembrano confermare questa tesi.

Alla corte di George Soros

Pare che il legame tra Soros e McMaster abbia causato qualche motivo di forte imbarazzo. Sul sito del think-tank, infatti, alla voce «our funding» vengono elencati tutti gli enti, le aziende e le società che finanziato il centro di ricerca. Misteriosamente, da quando Breitbart ha cominciato a occuparsi del caso, l’Open Society Foundations è stata rimossa per qualche giorno e poi reinserita nella lista. L’istituto, inoltre, è menzionato sul sito web della Open Society Foundations come beneficiario del «Global Drug Policy Program» lanciato dalla stessa organizzazione di cui George Soros è il presidente. 

Come scrive Breitbart, «a partire da martedì la Open Society Foundations è stata nuovamente aggiunta alla lista, compreso il Plougshares Fund». L’Osf risulta essere tra i maggiori finanziatori del think-tank, con una donazione che va dai 130 mila ai 650 mila dollari. Questa la dichiarazione ufficiale dell’International Institute for Strategic Studies in merito alla vicenda: «Oltre Open Society Foundations, abbiamo accidentalmente rimosso anche la Carnegie, McArthur e James Foundations, oltre a diversi governi e sostenitori aziendali, quando abbiamo aggiornato la pagina dieci giorni fa».

Il think-tank che ha aiutato Obama a siglare l’accordo sul nuclare con l’Iran

Oltre ai soldi provenienti dalla Open Society, l’IISS ha ricevuto importanti finanziamenti dal Ploughshares Fund, anch’esso da incasellare nella capillare rete costruita dallo speculatore finanziario e a sua volta finanziato dall’Osf. Il Plougshares ha avuto un ruolo centrale nella stipulazione dell’accordo sul nucleare tra la Casa Bianca e l’Iran, come rivelato anche dal New York Times. La mission del Plougshares è quella di sostenere «le menti più intelligenti, le organizzazioni più efficaci per ridurre gli armamenti nucleari, impedire la nascita di nuovi stati nucleari e aumentare la sicurezza globale». Non è un caso dunque se la settimana scorsa il generale McMaster ha rimosso Ezra Cohen-Watnick , sostenitrice della «linea dura» contro la Repubblica Islamica dell’Iran, dal consiglio della sicurezza nazionale. 

Plougshares è a sua volta finanziato, oltre che da Soros, dalla Buffett Foundation, dalla Carnegie Corporation of New York, dalla Ford Foundation, dalla Rockefeller Brothers Fund e dalla Rockefeller Foundation. Un altro donatore di Ploughshares è la Fondazione Tides, punto di riferimento della sinistra radicale americana. Tides è finanziata da Soros.