Capire chi ci sia dietro il tentato colpo di Stato in Turchia è difficile. Anzi: difficilissimo. Venerdì sera, non appena i carri armati hanno preso il ponte sul Bosforo e le principali vie di Istanbul e Ankara, si pensava a un golpe “sincero”, di quelli che hanno fatto la storia della Turchia.Per approfondire: Turchia, cinquant’anni di golpePoi, con il passare delle ore, si è assistito a qualcosa di incredibile. I golpisti non facevano nulla, si limitavano a mantenere la posizione. Sparando colpi solamente in aria per fermare la folla (alcuni, a dire il vero, hanno ucciso qualche manifestante). In un altro articolo, Gli Occhi della Guerra hanno spiegato tutti gli errori che sono stati fatti dai golpisti. Qualcosa non torna. È stato un colpo di Stato mancato. Oppure un colpo di Stato che non ha avuto il coraggio di arrivare fino in fondo. E qui c’è un’altra domanda che dobbiamo porci: gli F16 dei golpisti avevano nel mirino l’aereo sul quale volava il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Come mai non l’hanno abbattuto. C’è poi un’altra anomalia in questo colpo di Stato, ed è stata raccontata dai militari arrestati: a molti di loro era stato detto che, quella di venerdì scorso, era solamente un’esercitazione. Chi gliel’aveva detto? Il capo dell’aviazione Akin Ozturk?C’è poi una seconda pista, quella dell'”autogolpe“. Erdogan avrebbe saputo del colpo di Stato, ma avrebbe lasciato fare. se non addirittura, coordinato il tutto, per avere poi la possibilità di eliminare gli ultimi oppositori rimasti. Una possibilità, certo. Ma se il golpe gli fosse sfuggito di mano? Se i militari non si fossero arresi e fossero arrivati a prendere il potere? Uno scenario comunque possibile. Il gioco dell'”autogolpe” valeva la candela?Infine la terza ipotesi, a nostro avviso la più interessante. Il golpe sarebbe nato, scusateci il gioco di parole, in seno alla Nato e agli ambienti Usa. A rafforzare questa ipotesi ci sono le tracce che collegano la base di Incirlik – quella, per capirci, poi isolata da Erdogan – ai caccia utilizzati dai golpisti. Un aereo cisterna americano avrebbe inoltre rifornito gli insorti. Inoltre, le menti del golpe erano parecchio vicine agli ambienti della Nato. La tensione tra Turchia e Usa è alle stelle, anche perché, negli ultimi mesi, Erdogan ha ricominciato a parlare con Putin. Forse Ankara sa qualcosa che non sappiamo…
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