La tragica notizia dell’uccisione di Davide Giri, giovane dottorando italiano alla Columbia University, accoltellato all’addome da un uomo apaprtenente alla gang Evk, “Everybody Killas”, protagonista di omicidi e coinvolta da anni in una guerra tra bande che insanguina New York, è purtroppo lo specchio di un Paese dove gli omicidi e i crimini violenti sono cresciuti in maniera rilevante da quando dilaga la pandemia. Come riportato nelle scorse settimane dalla Cnn, il numero di omicidi negli Stati Uniti ha continuato ad aumentare nei primi tre trimestri del 2021, seppur a un ritmo più lento, dopo l’aumento record del 2020, secondo l’ultimo rapporto trimestrale pubblicato dal Consiglio di giustizia penale. Lo studio, che ha preso 22 città durante i primi nove mesi di quest’anno, dimostra che il numero di omicidi è stato del 4% in più rispetto allo stesso periodo del 2020, con 126 omicidi in più tra gennaio e settembre. Secondo il rapporto, nei primi tre trimestri del 2020 il numero di omicidi nelle stesse 22 città è aumentato del 36% rispetto allo stesso periodo di tempo del 2019. Le 22 città prese in esame sono St. Petersburg, Florida; Austin, Texas; Norfolk, Virginia; Louisville, Kentucky; Pittsburgh; Los Angeles; Raleigh, Carolina del Nord; Nashville; Buffalo, New York; Atlanta; Washington DC; Filadelfia; Detroit; Chicago; Denver; Baltimora; Memphis, Tennessee; Milwaukee; Fenice; Seattle; Omaha, Nebraska; e Chandler, Arizona.
Omicidi e crimini violenti in crescita in tutti gli Stati Uniti
Altri rapporti confermano la situazione, sempre più grave, in molte città. Secondo un rapporto del CCJ pubblicato a luglio, il numero di omicidi durante la prima metà del 2021 è aumentato del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E secondo un rapporto dell’FBI, il numero di omicidi nel 2020 rispetto al 2019 è aumentato del 25%: trattasi, sottolinea la Cnn, della più grande crescita di omicidi dagli anni ’60 in poi. Ma non sono solo gli omicidi ad aumentare: il numero di aggressioni aggravate nei primi tre trimestri del 2021 è stato del 3% superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con 1.515 aggressioni aggravate in più rispetto al 2020. In aumento anche gli assalti con armi da fuoco, che hanno raggiunto il picco durante l’estate del 2020 e sono cresciuti ulteriormente nella primavera e nell’estate di quest’anno. “Anche a un ritmo di crescita più lento, i tassi elevati di omicidi e aggressioni gravi richiedono una risposta urgente da parte del governo e dei leader della comunità”, conclude il rapporto citato dall’emittente.
Pandemia, tensioni sociali e procuratori “deboli”: perché i crimini sono in aumento
La prima causa dell’aumenti dei crimini violenti degli Stati Uniti va ricercato nelle innanzitutto nelle conseguenze della pandemia da Covid-19 e nelle tensioni sociali che hanno animato tutto il 2020 a seguito della morte di George Floyd. Altra possibile causa: l’elezione di procuratori particolarmente “morbidi” quando ci sarebbe bisogno del pugno di ferro. Come scrive il New York Post, questi procuratori distrettuali di chiara fede democratica sono stati eletti in tutto il Paese grazie al sostegno economico del magnate liberal e fondatore dell’Open Society Foundations, George Soros. Esempi? Il procuratore distrettuale di Filadelfia Larry Krasner ha ricevuto ben 1.700.000 dal finanziere, così come il procuratore distrettuale di Chicago Kim Foxx, che dal magnate ha ricevuto ben 2 milioni di dollari. Anche Kim Gardner, l’avvocato di St. Louis che ha perseguito i McCloskey per aver difeso la loro proprietà, ha ricevuto il sostegno di Soros. Grazie al magnate, il procuratore distrettuale di San Francisco è Chesa Boudin, figlio di terroristi della Weather Underground.
Sotto accusa i procuratori finanziati da Soros
“Una volta in carica – scrive il New York Post – questi pubblici ministeri attuano politiche che riducono la sicurezza pubblica. Eliminano o riducono significativamente i requisiti per la cauzione, rendendo più facile per i criminali tornare in strada dopo essere stati arrestati. Si rifiutano di perseguire determinati reati, come il vagabondaggio o la prostituzione. Negli ultimi anni, hanno persino usato la pandemia di Covid come pretesto per rilasciare i criminali condannati dal carcere”. Qualche numero: a Filadelfia gli omicidi sono più che raddoppiati da quando Larry Krasner è stato eletto procuratore distrettuale nel 2017, raggiungendo il massimo storico quest’anno. La Contea di Cook, Illinois (Chicago), dove opera Kim Foxx, ha altresì registrato finora più di 1.000 omicidi nel 2021, il massimo storico dal 1994.
Come già riportato dal Giornale, nel novembre 2014, la Open Society Foundation di Soros ha donato 50 milioni di dollari alla Campagna dell’Aclu – l’Unione Americana per le Libertà Civili – per porre fine alle “incarcerazioni di massa”. L’Aclu confermò in un comunicato stampa la donazione ricevuta dall’organizzazione filantropica fondata dal magnate di origini ungheresi, ribadendo il proprio impegno “a dimezzare i tassi di incarcerazione negli Stati Uniti entro il 2020” in quello che sarebbe diventato “lo sforzo più ambizioso per porre fine all’incarcerazione di massa nella storia americana”. Poco dopo aver effettuato questa donazione, Soros ha iniziato a finanziare con ingenti somme i procuratori distrettuali di orientamento progressista. Ha speso più di 18 milioni di dollari dal 2015 in poi, con un successo dietro l’altro (solo sette sconfitte su 29 elezioni). Rimodellare il sistema giudiziario americano eleggendo procuratori distrettuali particolarmente “morbidi” e indulgenti sta, di fatto, rendendo gli Stati Uniti un Paese meno sicuro di prima, come aveva peraltro previsto nel 2019 l’ex Procuratore generale William Barr.