La Turchia sta vivendo uno dei momenti più tragici della sua storia. Attualmente, le ipotesi sul tentato colpo di Stato di venerdì scorso sono tre: i militari hanno seriamente tentato un golpe contro Recep Tayyip Erdogan; il “Sultano” ha organizzato il golpe; e, infine, la terza ipotesi, forse la più probabile: dietro al putsch ci sarebbero alcuni ambienti degli Usa e della Nato (per questo motivo Erdogan avrebbe isolato la base di Incirlik). Ma queste sono solamente ipotesi.Quel che è certo è che ora il Sultano ha avviato delle vere e proprie purghe per eliminare gli oppositori. Sono stati sospesi 7mila agenti di polizia, sono finiti in manette più di 6mila tra giudici e militari (almeno 27 i generali arrestati) e sono cominciate le vendette contro i curdi, che pure si erano schierati con Erdogan. Il Sultano deve mostrarsi forte: sia all’interno del Paese che all’Esterno. Quindi tutto è concesso.Ci sono foto che fanno la Storia. Per il golpe, la foto di un uomo a petto nudo, davanti a un carro armato, nella piazza dell’aeroporto Ataturk. Solo, davanti ai carri colpisti.In molti hanno paragonato questa foto a quella, divenuta ormai celebre, del Rivoltoso sconosciutodi piazza Tienanmen.
Il manifestante turco è stato presentato come un difensore della democrazia, dimenticandosi però che, attualmente, la democrazia in Turchia la si difende a suon di decapitazioni e torture.
Ma c’è un momento, quello sì naturale e spontaneo, che rappresenta la via che dovrebbe seguire la nuova Turchia. Tra i numerosi filmati che sono apparsi in rete dopo il tentato golpe, ce n’è uno che, in mezzo a tutto questo ambaradan, dà speranza. Un golpista viene stordito dalla folla a suon di lacrimogeni e sassi. È nel suo tank ed è visibilmente alterato. Non sa cosa fare. Se uscirà verrà sicuramente pestato a sangue. Che fare? Fortunatamente, interviene un poliziotto: si avvicina al tank e aiuta il militare ad uscire.
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