“Sono profondamente convinto che l’esercito e il popolo russo avranno successo nell’operazione militare speciale attualmente in corso”. Kim Jong Un ha brindato alla vittoria della Russia nella guerra contro l’Ucraina, promettendo a Vladimir Putin un “sostegno totale e incondizionato” a tutte le misure prese da Mosca.

“Saremo sempre con la Russia”, ha concluso il presidente nordcoreano a margine dell’incontro avuto con il capo del Cremlino al cosmodromo di Vostochny, nella regione dell’Amur, in Siberia, vicino alla città di Tsiolkovsky. Dopo due ore, di colloqui, prima in presenza delle delegazioni e poi faccia a faccia, Putin e Kim prenderanno parte ad una sontuosa cena a base di anatra, granchio e manzo marmorizzato.

Nello specifico, il menù prevede un’insalata di anatra con fichi e nettarine, gnocchi con granchio della Kamchatka, zuppa di pesce con carpa erbivora. Seguiranno un sorbetto all’olivello spinoso, storione con funghi e patate, e una entrecote di manzo marmorizzato con verdure al forno, quindi mirtilli rossi Taiga con pinoli e latte condensato. “Grazie alla volontà e alle nostre forze stiamo proseguendo il nostro cammino insieme”, ha affermato Kim rinsaldando, di fatto, le relazioni diplomatiche con la Russia.

Le delegazioni presenti

Facciamo un passo indietro e torniamo al segretissimo colloquio avvenuto nella sala riunioni al primo piano dell’edificio tecnico del complesso missilistico spaziale Soyuz-2. Al tavolo erano presenti Kim e Putin, accompagnati dalle rispettive delegazioni. Pyongyang ha inviato personaggi di spicco della propria nomenclatura, a conferma della rilevanza dell’incontro.

Tra questi citiamo il capo del dipartimento del Comitato centrale del Partito dei lavoratori, generale Park Jong Chong, e i segretari del Comitato centrale Oh Soo Yong e Park Tae Seong, rispettivamente anche direttore del dipartimento dell’economia e segretario del Partito e presidente del comitato nazionale per la scienza e la tecnologia spaziale. Presenti anche Choe Son Hui, il ministro degli Esteri, meglio conosciuto in Occidente per aver organizzato un vertice con Donald Trump e Jo Chun Ryong, direttore del dipartimento dell’industria delle munizioni, e il ministro della Difesa, Kang Sun Nam.

Insieme a Kim ci sono anche Ri Pyong Chol, vicepresidente della Commissione militare centrale del Partito dei Lavoratori, e la sorella Kim Yo Jong. Ri ha il più alto grado militare dell’esercito, è responsabile della supervisione sull’industria della difesa della Corea del Nord, compresi i programmi nucleari e missilistici. Nel 2011 aveva accompagnato in Russia il padre di Kim, Kim Jong Il.

Il Cremlino ha invece inviato il ministro dei Trasporti, Vitaly Savelyev, e quello delle Risorse naturali, Alexander Kozlov, i ministri russi degli Esteri Sergej Lavrov e della Difesa Sergej Shoigu, oltre ai vice primi ministri Marat Khusnullin e Alexey Overchuk, e al vice primo ministro e ministro dell’Industria della Federazione russa Denis Manturov.

Missili e satelliti

Il cosmodromo di Vostochny era il luogo ideale per parlare di spazio. Non a caso, Putin si sarebbe offerto di aiutare la Corea del Nord a costruire satelliti, in attesa di capire se Kim, in cambio, abbia accettato di vendere armi a Mosca, nello specifico munizioni che andrebbero a rimpinguare le forniture del Cremlino per prolungare la guerra in Ucraina.

Nel frattempo, un’ora prima dell’incontro tra Kim e Putin, Pyongyang ha lanciato due missili balistici a corto raggio in mare al largo della costa orientale. “La Corea del Nord sarà sempre al fianco della Russia nella lotta contro l’imperialismo”, ha ribadito il leader nordcoreano al capo del Cremlino.

Tra i due il feeling sembrerebbe essere ottimo. Durante la loro visita al cosmodromo, hanno fatto una sosta imprevista che ha consentito al presidente russo di mostrare al collega le limousine Aurus del suo corteo. Putin, fiero delle “Rolls Royce” fabbricate in Russia, ha addirittura invitato Kim a sedersi in uno dei veicoli. Il leader nordcoreano si è seduto brevemente sul sedile posteriore e Putin si è seduto accanto a lui. La guerra contro i nemici comuni inizia da qui.

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