Che la strategia della Russia per spezzare l’egemonia occidentale in Asia e rinsaldare un fronte orientale contro lo strapotere degli Stati Uniti passi per l’India, è palese ormai da tempo. L’ultima conferma arriva dall’accordo miliardario firmato a Goa tra Mosca e New Delhi.LEGGI ANCHE: India e Cina al fianco di Russia e Siria Cinque, sono esattamente i miliardi di dollari che verranno impiegati per l’acquisto, da parte del governo indiano, delle batterie di missili russi S-400 Triumph. Un sistema di ultima generazione, evoluzione dell’S-300, ma due volte e mezzo più veloce, capace di intercettare velivoli e missili ad una distanza massima di 400 chilometri. Gli S-400 russi stanno diventando protagonisti in teatri di conflitto e Paesi strategici per gli equilibri mondiali. Batterie di S-400 sono state installate dai russi in Siria e sono state acquistate dalla Cina lo scorso anno.Il ruolo di Cina e AfghanistanAnche la Cina, infatti, viene considerata da Putin fondamentale partner nella formazione di un asse antioccidentale. Per costituirlo e dargli vigore, il presidente russo spinge sull’acceleratore degli accordi e delle alleanze con le grandi potenze, abbracciando con vigore Cina e India, corteggiando l’Iran e strizzando l’occhio a una serie di territori strategici. Tra questi l’Afghanistan che, da vecchio territorio di conquista, viene trasformato in Paese acquirente di artiglieria e carri armati forniti dalla stessa Russia, con i soldi dell’Unione europea o con la copertura finanziaria, invocata dall’inviato speciale del Cremlino per l’Afghanistan e direttore del dipartimento asiatico del ministero degli Esteri russo Zamir Kabulov, degli Usa.L’accordo sulla sicurezza tra India e RussiaQuest’ultima mossa strategica nell’avvicinamento all’India, l’incontro di Goa tra il presidente Putin e il primo ministro indiano Narendra Modi, ha portato come frutti anche altri accordi, tra i quali quello per la costruzione di navi del progetto 1356 in Russia e in India, l’intesa sulla cooperazione per l’uso delle tecnologie d’informazione e comunicazione nel campo della sicurezza, l’ accordo per la costituzione di una joint venture per la produzione degli elicotteri Ka-226T e il protocollo d’intesa tra “Roscosmos” e Agenzia spaziale indiana per il dislocamento, nei territori dei due Paesi, delle stazioni terrestri per il ricevimento dei dati del sistema di navigazione satellitare russo Glonass e indiano Navicom.Tutta questa “carne messa a cuocere” dimostra come Putin continui ad ampliare il suo raggio d’azione verso oriente. Come si diceva, si tenta di arrivare al coinvolgimento totale e definitivo del “gigante d’oriente”: la Cina. Negli ultimi mesi tra Cina e Russia è stato registrato un rafforzamento della cooperazione, specie in materia di sicurezza. Mosca e Pechino sono più vicine in ambito militare, dopo aver condotto esercitazioni navali congiunte nel Mar Cinese Meridionale e aver trovato punti in comune nella diplomazia, ad esempio facendo fronte comune contro gli Stati Uniti, per contrastare i loro piani di installare in Corea del Sud elementi di difesa missilistica. Gli Usa sono in allerta e sorvegliano le mosse degli avversari. Una delle priorità della nuova Presidenza degli Stati Uniti sarà non farsi trovare impreparata, con qualche pedina spostata male, sullo scacchiere del nuovo “Grande gioco”.
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