In Cina già da diversi mesi è proibito vendere la Bibbia online. Ma per i cristiani all’orizzonte c’è un altro pericolo. Il governo è infatti alle prese con una nuova traduzione delle Sacre Scritture. Il motivo? Proporre ai fedeli un cristianesimo più affine all’ideologia del Partito Comunista: il socialismo con caratteristiche cinesi.

La revisione della Bibbia

Nel corso dell’ultimo piano quinquennale, iniziato ufficialmente nel 2018, Pechino ha intrapreso un percorso religioso preciso. Il risultato finale è rendere la religione cristiana più compatibile con gli autentici valori cinesi e socialisti. In poche parole si tratterebbe di un’alterazione della Bibbia mediante una traduzione fin troppo politicizzata. Xi Jinping ha intenzione di armonizzare la società, e per questo motivo sta facendo di tutto per trovare punti in comune tra socialismo e cristianesimo. I termini utilizzati per spiegare questa operazione sono inequivocabili. Il piano serve a “ritradurre e annotare” le Sacre Scritture per fare in modo che i fedeli “comprendano il testo in modo corretto”.

Allineare le religioni all’ideologia

Le religioni, d’ora in avanti, saranno ammesse soltanto se allineate in tutto e per tutto all’ideologia dello Stato. Ovvero al socialismo con caratteristiche cinesi. Chi va contro corrente non merita posto nella nuova Cina di Xi. Allo stesso modo, oltre la muraglia, è impossibile acquistare una Bibbia online. Addirittura spesso le autorità confiscano le copie del libro che incontrano sulla loro strada. Per di più sono in commercio tante versioni dei libri sacri modificati e adattati allo status quo cinese.

Il nuovo cristianesimo cinese

Il piano della Cina per rendere il cristianesimo più cinese consiste nel ritradurre l’Antico Testamento e scrivere nuovi commenti sul Nuovo. Proprio come esiste il socialismo con caratteristiche cinesi, il capitalismo cinese e via dicendo, presto parleremo del cristianesimo con caratteristiche cinesi. Nel dettaglio l’Antico Testamento verrà sintetizzato con le scritture buddiste e gli insegnamenti confuciani. La linea guida a cui dovrà rispondere la Bibbia è che il libro dovrà riflettere l’etica cinese del confucianesimo e del socialismo. La palla passa adesso al Vaticano e a Papa Francesco.