La missione Chandrayaan-3 dell’India ha avuto successo, portando a quattro il numero di Paesi atterrati sulla Luna. Il presidente Usa Joe Biden rischia l’apertura di un’inchiesta per impeachment al Congresso. Dalla Cina alla Corea del Sud in moto d’acqua e il pugno duro del Regno Unito contro il gruppo Wagner. Infine, a Johannesburg proseguono i lavori del summit dei Brics: ecco le cinque notizie del giorno.
L’India nella storia: atterrata sulla Luna la navicella Vikram
Reduci dal recente fallimento della sonda russa, l’umanità da oggi può contare ben 4 Paesi sulla Luna. Oggi, intorno alle due del pomeriggio (ora italiana), la navicella indiana Vikram con il rover Pragyan è atterrata con successo sul suolo lunare. “L’India è sulla luna”, ha detto il premier Narendra Modi nell’annunciare il prestigioso primato che porta il suo Paese nel gruppo di nazioni che sono arrivate sul satellite terrestre oltre a Stati Uniti, Cina e Russia. “Questo successo appartiene a tutta l’umanità e aiuterà altri Paesi nel futuro”, ha aggiunto il capo del governo di Nuova Delhi, in collegamento dal vertice Brics in Sudafrica. La missione indiana sarà la prima a esplorare il Polo sud della Luna, regione misteriosa dove saranno approfonditi gli studi sull’acqua ghiacciata qui presente. Il risultato dell’India è stato apprezzato dagli Usa con un messaggio da parte dell’amministratore della Nasa, Bill Nelson: “Siamo lieti di essere il vostro partner in questa missione”, ha scritto su X.
I repubblicani potrebbero mettere Biden sotto accusa al Congresso
Nuovi guai in vista per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Lo speaker della Camera dei Rappresentanti, Kevin McCarthy, potrebbe lanciare un’indagine per l’impeachment del capo della Casa Bianca se questi non dovesse pubblicare documenti bancari tra cui l’estratto conto del suo conto corrente e delle sue carte di credito. I repubblicani sospettano che Biden possa aver incassato una tangente da aziende all’estero, movimenti, secondo l’accusa, tenuti nascosti grazie alla complicità del dipartimento della Giustizia della sua amministrazione. “Se ci fornissero i documenti, non ci sarebbe bisogno di un’inchiesta per impeachment”, ha spiegato McCarthy. “Ma se non ci forniranno i documenti e si batteranno come hanno fatto ora per non fornire all’opinione pubblica americana ciò che merita di sapere, procederemo con l’inchiesta di impeachment quando torneremo in sessione”.
La folle fuga di un dissidente cinese in Corea del Sud
Voleva attraversare il mar Giallo a bordo di una moto d’acqua per fuggire dalla Cina, ma è stato fermato in Corea del Sud. L’attivista cinese per i diritti umani Kwon Pyong ha viaggiato da Shandong per 300 km prima di venire arrestato dalla guardia costiera di Seul che l’ha individuato. Con solo un binocolo e una bussola per giostrarsi tra le acque agitate del mar Giallo, Pyong, 35 anni, ha lasciato il Paese dove ha criticato il presidente Xi Jinping, gesto che in passato gli è costata la reclusione in carcere. L’uomo è stato trovato dalle autorità sudcoreano con un casco in testa e un giubbotto di salvataggio. “Ha fatto rifornimento di benzina durante il viaggio e ha scaricato i barili vuoti in mare”, si legge in una nota della guardia costiera, che ha spiegato come Pyong, la cui identità non è stata confermata, volesse “introdursi clandestinamente”.
Come al Qaeda: la Wagner diventa illegale in Uk
La Wagner è un’organizzazione terroristica. Lo ha stabilito il governo del Regno Unito, pronto, secondo fonti di Downing Street citate dal Financial Times, a mettere al bando il gruppo di mercenari russo fondato da Evgenij Prigozhin. Londra, e in particolare il ministro dell’Interno Suella Braverman, si avvarrà dei poteri previsti dal Terrorism Act 2000 per intervenire con un atto ad hoc che bandirà totalmente la compagnia privata di miliziani attiva ora in Bielorussia e segnalata anche in Polonia con l’obiettivo di destabilizzare le democrazie occidentali. I contractor della Wagner e le principali personalità collegate sono già state colpite dalle sanzioni economiche introdotte dopo l’inizio della guerra in Ucraina, alla quale i soldati russi hanno partecipato sostituendo l’esercito regolare in Donbass. L’affiliazione al Gruppo diventerà così un reato sullo stesso livello dell’appartenenza ad al Qaeda, Isis ed Hezbollah.
Brics uniti per un nuovo ordine globale multilaterale
Seconda giornata di lavori al summit del Brics a Johannesburg. Oggi sono intervenuti i leader dei Paesi membri (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) ospiti del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. Come annunciato da tempo, il capo del Cremlino Vladimir Putin ha partecipato in collegamento video da Mosca, l’unica soluzione a cui si è dovuto adeguare per evitare il mandato d’arresto della Corte penale internazionale valido in Sudafrica. Il presidente russo ha rilanciato il valore dell’organizzazione di cui il suo Paese fa parte, attaccando di nuovo il blocco occidentale. “Ci opponiamo a egemonie di ogni genere e allo status eccezionale al quale alcuni Paesi aspirano, come alla politiche di continuo neocolonialismo”, ha detto Putin. Frasi simili pronunciate anche dal presidente cinese Xi Jinping, convinto della centralità dei Brics nell’ordine internazionale del futuro: “La mentalità della Guerra fredda sta ancora perseguitando il nostro mondo e la situazione geopolitica sta diventando tesa. I paesi del Brics dovrebbero mantenere la direzione dello sviluppo pacifico e consolidare la loro partnership strategica”.