Sull’asse europeo, Kurz e Macron sembrerebbero agli antipodi. Il primo, cancelliere austriaco sostenuto da una coalizione di centrodestra, porta avanti le posizioni di uno dei Paesi dell’Ue che maggiormente nel corso degli anni si è opposto ad una politica migratoria senza controllo. Il secondo, invece, ha festeggiato nel 2017 l’elezione all’Eliseo al suono dell’inno europeo che ha preceduto la Marsigliese. Eppure, proprio all’Eliseo, i due hanno tenuto un vertice da dove sono uscite medesime e concordanti posizioni su uno dei temi forse più caldi: l’immigrazione. Senza dubbio, è la tematica su cui divergono maggiormente le posizioni tra “sovranisti” (categoria a cui apparterrebbe Kurz) ed europeisti (a cui invece apparterrebbe Macron). 

Il vertice all’Eliseo

A vedere le foto di fine conferenza, le strette di mano tra i due non sembrerebbero solo figlie del cerimoniale. Del resto Kurz, per quanto fino a pochi giorni fa considerato distante da Macron, è pur sempre il presidente di turno dell’Ue e dunque anche da un potenziale avversario politico è possibile la concessione di una maggiore cordialità nel cerimoniale. Ma in realtà tra i due è “scoppiata” l’intesa. Il vertice a Parigi tra cancelliere austriaco e presidente francese ha rappresentato un’inaspettata svolta. Tenutosi nella giornata di lunedì, il bilaterale Macron – Kurz si è sviluppato soprattutto sulle future politiche da attuare in tema di immigrazione. 





Alla vigilia in tanti credevano in un vero e proprio fiasco o, quantomeno, in un serrato confronto tra due paesi e due governi che sostengono posizioni radicalmente diverse. Tra Parigi e Vienna ad esempio è lampante la differenza di considerazione sull’operato del nuovo governo italiano: Macron più volte, specie sul caso Aquarius e Diciotti, ha bacchettato Roma e soprattutto Salvini, Kurz invece è tra i sostenitori di una più rigida politica sull’immigrazione ed è anche più vicino alle posizioni del blocco Visegrad. 

Le “inaspettate” richieste di Macron

Ed ecco per l’appunto che da Parigi sono uscite le sorprese più grosse. Infatti, è stato lo stesso Macron ad affermare di essere in linea con l’attuale presidenza di turno dell’Ue in fatto di immigrazione. Un riavvicinamento alle posizioni considerate più “sovraniste”, dovuto forse anche ai recenti sondaggi che danno il presidente capo di Stato francese in decisa picchiata. In particolare, Emmanuel Macron si è detto favorevole al potenziamento di Frontex e dunque ad un migliore controllo dei confini dell’Ue al fine non solo di scongiurare i morti nel Mediterraneo ma anche di contrastare l’immigrazione illegale. In tal senso, l’altra inaspettata presa di posizione è arrivata sui rimpatri: “È necessario – ha dichiarato Macron – Portare avanti la politica dei rimpatri per quanti vengono intercettati in situazione irregolare e non hanno le carte in regola per ottenere l’asilo”.

Dal canto suo Kurz incassa il disco verde dell’Eliseo ed il favore del presidente francese su una più incisiva politica migratoria. Il cancelliere austriaco inoltre, si è detto concordante con le posizioni espresse da Junker nel suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione, nel quale si è fatto riferimento alla necessità di maggiori controlli ai confini dell’Europa. Complessivamente, è stata ben evidente la soddisfazione del leader austriaco per la “parificazione” delle posizioni francesi a quelle espresse dal vertice di Vienna sull’immigrazione tenuto la settimana scorsa. In conclusione, il cancelliere austriaco ha quindi affermato: “Questo è il principio che deve guidare l’approccio al problema: giusto aiutare i paesi di primo transito dei migranti, ma è anche giusto che questi paesi accettino l’aiuto europeo”. 

Da Parigi quindi sembra nascere un inedito fronte Kurz – Macron sui migranti, che però nasconde non poche insidie: in primo luogo il consueto passaggio dalle dichiarazioni ufficiali ai fatti e, in secondo luogo, l’imprevedibilità di un Emmanuel Macron che più volte e su più temi negli ultimi mesi ha repentinamente cambiato posizione. 

Dacci ancora un minuto del tuo tempo!

Se l’articolo che hai appena letto ti è piaciuto, domandati: se non l’avessi letto qui, avrei potuto leggerlo altrove? Se non ci fosse InsideOver, quante guerre dimenticate dai media rimarrebbero tali? Quante riflessioni sul mondo che ti circonda non potresti fare? Lavoriamo tutti i giorni per fornirti reportage e approfondimenti di qualità in maniera totalmente gratuita. Ma il tipo di giornalismo che facciamo è tutt’altro che “a buon mercato”. Se pensi che valga la pena di incoraggiarci e sostenerci, fallo ora.