Secondo le ultime indiscrezioni raccolte dalla Cnn, già anticipate da Politico nel pomeriggio di venerdì, è possibile che vi sia un ritardo della votazione finale sul processo di impeachment a carico del presidente Donald Trump. Secondo fonti repubblicane e democratiche, infatti, il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell, repubblicano del Kentucky, sta valutando di presentare una risoluzione che strutturi le fasi finali del processo, che potrebbe includere un voto finale nella giornata di martedì o mercoledì. La Casa Bianca sta pressando il Gop affinché il voto finale non vada oltre martedì, nel giorno del discorso sullo stato dell’Unione di Trump. La stessa Casa Bianca, tuttavia, aveva chiesto più tempo per preparare la difesa finale, hanno affermato diverse fonti interne allo Studio Ovale.

Impeachment: il voto finale potrebbe slittare di qualche giorno

Commentando l’ipotetico voto finale sull’impeachment, il senatore repubblicano John Tune ha spiegato a Politico “che probabilmente ritarderà un po’. Potrebbe benissimo slittare alla prossima settimana”. “Non credo che vedremo il voto finale già oggi, penso piuttosto entro la prossima settimana” ha confermato anche il senatore Gop Ted Cruz. Altri senatori repubblicani sostengono invece che il procedimento dovrebbe essere chiuso il più rapidamente possibile. “Dopo oltre 70 ore di discussioni e dibattiti, oltre 180 domande, le posizioni sono ben definite. È ora di votare” ha osservato Josh Hawley, seguito a ruota dal senatore Rand Paul, che chiede una rapida conclusione del processo di impeachment. Il leader della minoranza dem Chuck Schumer ha sottolineato, al contrario, che “utilizzerà tutto il potere” in suo possesso per impedire improvvise accelerazioni o voti nel cuore della notte.

Trump verso l’assoluzione: no a nuovi testimoni

Nella giornata di ieri si era allontanata l’ipotesi dell’inserimento all’interno del processo di testimoni aggiuntivi, come l’ex senior adviser alla sicurezza nazionale di Trump John Bolton, e della pubblicazione di documenti tenuti fino a oggi riservati, come le telefonate e le registrazioni del capo dello staff della Casa Bianca, Mick Mulvaney. Come riporta Fox News, il senatore repubblicano Lamar Alexander, ha annunciato ieri sera in tarda serata che non avrebbe votato a favore di ulteriori testimoni nel processo di impeachment del Senato del presidente Trump, ponendo sostanzialmente fine alle speranze dei democratici di ascoltare la testimonianza dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale e spianando così la strada all’imminente assoluzione del presidente già questa sera. Affinché la mozione dei dem passasse, erano necessari almeno quattro voti dei repubblicani e Lamar Alexander era sembrato uno dei pochissimi disponibili a votare a favore. Il Gop può contare su una maggioranza di 53-47 al Senato e può permettersi fino a tre defezioni. Anche nel caso di un pareggio (50 a 50), la mozione sui testimoni aggiuntivi non passerebbe.

Se la mozione dei dem sui testimoni non passerà, il Senato voterà sugli articoli dell’impeachment e Donald Trump verrà assolto. A questo punto, però, il voto finale potrebbe slittare a martedì, massimo mercoledì. Per condannare e rimuovere il presidente in carica Donald Trump, accusato di abuso di potere e ostruzione al Congresso, servirebbero 2/3 dei voti del Senato. Ma i repubblicani sono schierati con The Donald.

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