Nel Regno Unito nessun voto è solamente locale, specie se si tratta di elezioni amministrative in cui la formazione di governo, il Partito Conservatore, che potrebbe perdere 550 seggi secondo alcuni sondaggi pre voto che vedono la formazione di Boris Johnson in affanno rispetto al Partito Laburista.

Nella corsa che vedrà il rinnovo di 4.350 consiglieri in 140 diversi centri come Leeds, Manchester e Birmingham il punto focale è Londra, città in cui saranno rinnovati i consigli di tutti i trentadue borough, i distretti in cui la capitale britannica è divisa. A Londra BoJo si gioca buona parte del suo futuro politico: se nella capitale il controllo della Sinistra dovesse arrivare alle dimensioni prospettate da YouGov, che dà al 50% i Laburisti prossimi a doppiare i Conservatori, il dato politico sarebbe un terremoto nazionale.

Su 32 borough ad oggi solo otto sono sotto il controllo conservatore, tre sono a guida liberaldemocratica e il resto in mano ai Laburisti. E la chiamata alle urne di 6,2 milioni di londinesi può ulteriormente modificare le carte in tavola. Inseguito dalle conseguenze dello scandalo Partygate sui ritrovi organizzati a Downing Street in violazione delle restrizioni anti Covid fra il 2020 e il 2021 (per uno dei quali è stato multato dalla polizia), Johnson ha provato nelle ultime settimane a ricostruire una figura da statista puntando sulla lotta politica alla Russia di Vladimir Putin e sul personale “momento Falkland” della guerra in Ucraina. Ma il carovita, la crisi energetica, il volo dell’inflazione e la polarizzazione politica rischiano di mettere a repentaglio questa prospettiva.

Soprattutto, il voto di Londra rischia secondo le aspettative di polarizzare definitivamente il Paese nell’era post-Brexit. Vedendo il declino della destra conservatrice nelle sue tradizionali roccaforti, incentivando la dinamica centro contro periferia già emersa nel voto del 2019, ma al tempo stesso vincolando sempre di più l’identificazione tra i Laburisti e la metropoli globalizzata motore del Paese.

Alcune roccaforti Tory tra i borough di Londra potrebbero cadere secondo le aspettative. Tra questo uno detenuto da oltre quattro decenni, Wandsworth. Distretto conservatore dal 1978, Wandsworth è noto per essere stato uno dei luoghi preferiti nella città dal primo ministro Margaret Thatcher e anche per le sue basse aliquote fiscali comunali. Ma dopo un decennio di crescita “rossa” ora è il distretto più conteso ne Sud-Ovest di Londra tradizionalmente “blu” in termini di seggi, con 33 consiglieri conservatori e 26 laburisti. Queste elezioni sono ritenute la migliore occasione per i laburisti di conquistare il distretto da decenni, specie dopo la svolta moderata seguita alle dimissioni da segretario di Jeremy Corbyn.

Vi è poi Barnet, storico rifugio del ceto medio professionale storicamente orientato a destra nel Nord di Londra. Barnet è stato perso dai conservatori in sole due occasioni dal 1964, ma i Laburisti fiutano un’opportunità per prendere il controllo del distretto. Il risultato delle elezioni del 2018 ha visto dopo la Brexit la maggioranza conservatrice del 2010 ridotta da 15 consiglieri a uno. Iil leader laburista Keir Starmer ha concentrato gli sforzi del suo partito sul distretto, lanciando lì l’8 aprile la campagna elettorale del Labour a livello nazionale proprio dalle sue strade.

Anche il distretto ove ha sede il parlamento, Westmeinster, è dato in predicato di sorpasso Labor. L’Evening Standard invita inoltre a vedere il risultato nel borough di Newham, in cui nel 2018 i Laburisti hanno conquistato il 67% dei consensi ma in cui al tempo stesso si capirà la capacità di Johnson di tenere la presa sull’elettorato operaio in cui i Tory hanno sfondato nel 2019. “Poiché Newham è una delle aree più svantaggiate del paese, tra le questioni chiave per gli elettori ci sarà la crisi del costo della vita”, sottolinea l’Evening Standard. “Il borough è anche tra i più colpiti dalla carenza di alloggi, con alti livelli di sovraffollamento e alloggi temporanei. Anche la bassa retribuzione è una preoccupazione fondamentale per molti elettori, così come la necessità di affrontare l’inquinamento atmosferico, poiché si stima che la scarsa qualità dell’aria del distretto uccida 96 persone a Newham ogni anno”. La capacità dei Tory di resistere alla locale “onda rossa” sarà un crash test importante per il futuro politico di Johnson.

Assieme all’Irlanda del Nord la capitale è l’epicentro politico di questo voto locale ma con importanza nazionale. Da cui può usicre una svolta non secondaria per il Paese. Johnson non può, in questo caso, puntare su temi come la visibilità internazionale e sulle sue conseguenze in termini di consenso. Saranno i bisogni concreti dei britannici, i timori per l’inflazione e i rischi percepiti dalla cittadinanza a fare la differenza. E per la prima volta dal 2016, l’uomo percepito come il leader più vicino alla gente comune del Paese nelle precedenti tornate elettorali rischia di subire proprio per la percepita inefficienza del suo governo nel reagire al grande caos sdoganato negli ultimi mesi.

 





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