Una Lexus nera LX570 si fa strada lungo la fanghiglia. A bordo c’è Kim Jong Un. Il Grande Leader sta visitando la provincia del Hwanghae Settentrionale. Siamo nella parte meridionale della Corea del Nord, non distanti dal confine sudcoreano. L’intera area è stata travolta da una pioggia torrenziale senza precedenti. Gli argini dei piccoli corsi d’acqua locali non hanno retto alla pressione del diluvio. Oltre 750 case sono rimaste allagate, così come 600 ettari di risaie e altri terreni agricoli. Non ci sarebbero state vittime, almeno secondo quanto ha riferito l’agenzia nazionale Kcna.
Kim è stato immortalato in più foto: in alcune immagini stava ordinando ai funzionari locali la consegna di generi alimentari agli sfollati, in altre camminava in mezzo all’inferno di fango, in altre ancora osservava i danni del maltempo. È rarissimo che il presidente visiti un sito colpito da un alluvione. L’ultima volta che i media statali hanno riferito una visita a sorpresa di Kim – ha sottolineato il Ministero dell’Unificazione di Seul – risale al settembre 2015, quando il presidente ispezionò una città del nordest colpita da un’alluvione.
Questo è un particolare da non tralasciare. È infatti probabile che Kim Jong Un abbia deciso di dare pubblicamente supporto agli abitanti colpiti dal maltempo per un motivo ben preciso: rafforzare la sua immagine di leader attento ai bisogni della popolazione e sempre in prima fila per aiutare i cittadini. Tutto ciò assume una valenza ancor più importante se consideriamo che a gennaio, a causa della pandemia di Covid, la Corea del Nord è stata costretta a chiudere il confine con la Cina, suo principale partner economico. Senza gli aiuti di Pechino lo scenario è cambiato radicalmente.
Tempo di cambiamenti
In un contesto del genere, oltre alla sua immagine, Kim ha dovuto ricalibrare la politica nordcoreana, tanto interna quanto esterna, in base alle esigenze del Paese. Il presidente, archiviato il mistero sulle condizioni di salute, è tornato a farsi vedere in pubblico. Nelle sue nuove apparizioni due sono le novità rilevanti.
Prima di tutto c’è da segnalare la presenza sempre più totalizzante di Kim Yo Jong. Non passa appuntamento senza che la sorella minore del leader appaia alle spalle del fratello. Miss Kim, infatti, sembrerebbe aver scalato diverse posizioni all’interno del sistema politico nazionale, diventando una sorta di ombra del presidente. Eppure i suoi ruoli non sono ancora chiarissimi. L’altra novità riguarda invece il presunto “braccio di destro” di Kim: Ri Pyong Chol.
Ascesa al potere
Ri Pyong Chol potrebbe aver assunto un ruolo più importante di quanto non si possa pensare. Nelle ultime settimane il signor Ri è più volte apparso accanto a Kim. Il Korea Herald, sulla base di alcune foto scattate durante più cerimonie, è arrivato a sostenere che l’uomo misterioso avrebbe raggiunto il “quinto posto nella gerarchia politica della Corea del Nord”.
Certo è che l’ascesa di Ri non è stata dettata dal caso. Lo scorso 18 luglio, nel corso della riunione della Commissione militare centrale (Cmc), Ri sedeva alla destra di Kim. In una successiva sessione di incontri, Ri Pyong Chol era l’unico alto funzionario presente sul palco accanto al presidente, nonché l’unico nome a essere citato dalla Kcna.
Non solo: Ri è stato appena nominato vicepresidente della Cmc. Ed è questo l’indizio chiave, visto che una posizione del genere colloca l’astro nascente della politica nordcoreana al di sopra dei leader del Dipartimento di Stato Maggiore e del Ministero delle Forze Armate Popolari. Ma chi è il signor Ri e qual è il suo ruolo?
Chi è Ri Pyong Chol
Sappiamo che nel 2008, ai tempi di Kim Jong Il, ha assunto il comando dell’Aeronautica militare dell’esercito e che ha più volte effettuato viaggi in Cina e a Cuba a capo delle delegazioni militari. Nell’aprile 2010 è stato promosso a generale, mentre a settembre è entrato a far parte del Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori coreano. Con la salita al potere di Kim Jong Un, il peso di Ri è incrementato a dismisura. Da quanto Kim ha esautorato lo zio Jang Song Taek, l’influenza di Ri Pyong Chol è cresciuta ulteriormente. Ma ciò che interessa è il ruolo di vicepresidente della Cmc.
Kim Jong Un potrebbe aver nominato un funzionario con una discreta esperienza sul campo per seguire da vicino lo sviluppo di nuove armi strategiche, le stesse più volte sbandierate dal leader di fronte al mondo intero. Se così fosse la conclusione non potrebbe che essere una: Pyongyang ha davvero intenzione di portare avanti la produzione di nuovi armamenti.