Un sondaggio inatteso, che per la prima volta lo vede in vantaggio sul suo avversario, e l’ipotesi di un vaccino anti Covid pronto per essere distribuito a ottobre. Cioè un mese prima delle fatidiche elezioni presidenziali 2020. Donald Trump ha pescato due jolly che potrebbero dare nuova linfa alla sua corsa verso la Casa Bianca. Già, perché fino a qualche mese fa il destino del tycoon sembrava scritto, tra la pandemia di coronavirus fuori controllo, le feroci proteste scaturite in seguito all’uccisione dell’afroamericano George Floyd per mano della polizia e le tensioni sociali alimentate da movimenti più o meno radicali, dagli anarchici all’estrema sinistra passando per il più “istituzionale” Black Lives Matter.
Joe Biden, in silenzio, ha surfato l’onda favorevole senza effettuare mosse azzardate. Anzi: nelle rare occasioni in cui il candidato democratico ha provato a rispondere agli attacchi lanciati da Trump, Biden ha collezionato più gaffe che applausi. E le gaffe sono aumentate a dismisura nelle ultime settimane quando, paradossalmente, l’ex braccio destro di Obama avrebbe potuto godere del vento favorevole e restare in silenzio.
Trump appariva in difficoltà, nonostante i segnali confortanti dell’economia e la volontà di ergersi a “uomo d’ordine”, l’unico capace di difendere gli Stati Uniti dalla furia dei teppisti “coccolati” dai sindaci democratici. Ma Biden, pensando di accelerare nei sondaggi, ha in realtà fatto di tutto per rimettere in pista il ruspante repubblicano.
Il sondaggio inaspettato
Dopo settimane intere in cui le rilevazioni mostravano Joe Biden saldamente in vantaggio su Donald Trump, ecco l’inedita svolta. In un sondaggio di Rasmussen l’attuale presidente americano è per la prima volta davanti al candidato democratico. La distanza, come detto, si è ridotta nelle ultime due settimane. Sette giorni fa Biden aveva due punti di vantaggio, ma quel sondaggio ha segnato anche la prima volta che Trump ha superato il 45 per cento negli ultimi due mesi e mezzo. Ricordiamo che prima di questa settimana, Biden ha battuto Trump in tutti i sondaggi settimanali da quando è iniziato White House Watch all’inizio di luglio.
Altri sondaggi nazionali mostrano come Biden sia ancora in testa, anche se il suo vantaggio si è notevolmente ridotto. Rasmussen è il primo a mostrare un vantaggio di Trump: “Il presidente Trump è ora in vantaggio di un punto sul candidato democratico Joe Biden nell’ultimo sondaggio settimanale di Rasmussen Reports sulla Casa Bianca. Anche se statisticamente insignificante, è la prima volta che Trump è in vantaggio”, ha detto l’analisi del sondaggio. Un sondaggio Reuters/Ipsos, invece, considera Biden in vantaggio di ben nove punti a livello nazionale su Trump. In ogni caso, per la prima volta Trump può sbandierare di essere in testa: un’arma potenzialmente micidiale in vista dello sprint finale.
Il vaccino a ottobre?
Ma il jolly più importante non riguarda tanto i sondaggi, bensì il vaccino anti covid. Donald Trump ha assicurato che gli Usa sono “più vicini di quanto si pensi” al raggiungimento dell’obiettivo e che la distribuzione inizierà “a ottobre“. Gli ha fatto eco la portavoce, Kayleigh McEnany, secondo la quale “l’obiettivo è avere oltre 100 milioni di dosi entro la fine dell’anno”.
Queste scadenze, per alcuni eccessivamente ottimiste, non sono state sconfessate dal direttore dei Cdc, Robert Redfield, che tuttavia ha sottolineato come per la fine dell’anno si spera in un vaccino ma in quantità limitate. Ci vorranno invece circa “dai sei ai nove mesi” per farlo assumere a tutti gli americani. Gli Stati Uniti dovrebbero avere un numero sufficiente di dosi di vaccino per consentire agli americani di tornare alla “vita normale” entro il terzo trimestre del 2021. La previsione dell’esperto è stata tuttavia smentita da Trump, secondo il quale Redfield, che parlava sotto giuramento al Congresso, “si è sbagliato”.
Per il virologo americano Anthony Fauci, Washington riuscirà ad arrivare a un vaccino sicuro ed efficace entro la fine dell’anno. “Scommetterei ancora i miei soldi su novembre/dicembre”, ha affermato, dopo che ieri il presidente Donald Trump aveva sostenuto che potrebbero mancare “3 o 4 settimane” per ottenerlo. The Donald non vede l’ora di poter mostrare agli americani il tanto atteso vaccino anti covid. Questo sì, un jolly potenzialmente decisivo per la riconferma alla Casa Bianca.