Non si deve essere degli strateghi per comprendere che la Nato, così com’è, è obsoleta. Anzi: dannosa per gli interessi europei e italiani. L’ultima denuncia nei confronti dell’Organizzazione viene dal generale Leonardo Tricarico. Non uno qualsiasi: dal 2004 al 2006 è capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Prima, invece, si è fatto notare dagli americani in occasione della guerra in Kosovo, dove ha lavorato accanto al comandante supremo dell’Alleanza atlantica Wesley Clarck. Non un anti-americano a prescidere, quindi.Tricarico, dicevamo, ha realizzato un’importante analisi per Askanewsnella quale ha ammonito la Nato: “Se non sapessimo davvero quali e dove sono le vere minacce alla sicurezza e alla stabilità dell’area euro-atlantica, ci sarebbe da sorridere. È uno strano comportamento quello tenuto dagli Usa negli ultimi sei o sette anni. Da un lato – osserva Tricarico nella sua analisi per Askanews – non perdono occasione per manifestare fin troppo esplicitamente insofferenza per l’iniqua ripartizione degli oneri nella Nato, che secondo loro graverebbe sulle spalle del contribuente statunitense in misura sproporzionata. Ma dall’altro accentuano, in maniera ormai inaccettabile, le pressioni sugli alleati affinché siano strumento di una politica che odora di stantio: scenari da guerra fredda di volta in volta riproposti facendo ricorso a una posizione dominante ancora indiscussa”. Insomma, al generale proprio non va giù la politica di aggressione alla Russia. E in questo caso, il pensiero di Tricarico si avvicina a quello di Vladimir Putin, che in più occasioni, l’ultima proprio ieri in occasione del Giorno della vittoria, ha ribadito che il pericolo principale è il terrorismo di matrice islamista.Si torna alla guerra freddaIl conflitto in Ucraina ha dimostrato che la Guerra Fredda non è mai finita. Anzi: il conflitto tra Usa e Russia sembra aumentare ogni giorno di più. Le esercitazioni Nato ai confini della Federazione si fanno sempre più frequenti così come i voli dei caccia russi sopra le teste dei marines americani.
Il generale Tricarico non ha dubbi: “Si tratta solo dell’ultima puntata di un copione che viene da lontano, una sorta di sordo richiamo della foresta in cui l’orso russo è il nemico numero uno, verso cui va non va mai abbassata la guardia. Una politica che trova orecchie particolarmente sensibili (o forse origina?) nei Paesi già appartenuti all’Unione Sovietica e ancora sospettosi, quando non ostili, nei confronti di Mosca. In questo quadro nascono vere e proprie provocazioni, che solo per fortuna non hanno ancora innescato una vera escalation ma che hanno gravi conseguenze nel confuso, e quello sì serio, scenario internazionale”.