A cinque anni dall’ultima volta, Emmanuel Macron e Marine Le Pen tornano ad affrontarsi in un dibattito televisivo, in attesa del ballottaggio che si terrà il 24 aprile. Il presidente uscente ha ottenuto il 27,85% dei voti, contro il 23,15% della rivale Marine Le Pen. Con ogni probabilità, si tratterà di un testa a testata dall’esito imprevedibile. La prima a parlare è Le Pen, sul tema del potere d’acquisto dei francesi. “La più grande risorsa della Francia è la sua gente”, afferma Le Pen. “Un popolo volontario, unito, creativo. Conosco bene la nostra gente, li incontro da anni. Per 5 anni l’ho visto soffrire, ho visto la preoccupazione di essere declassato. Ho visto una sorta di precarietà generalizzata, e la preoccupazione sul futuro”. L’esponente del Rassemblement National annuncia che sarà il presidente del “rinascimento democratico”, della “protezione collettiva”, della “libertà”, della “sovranità e della “sicurezza”. “Sarò il presidente della vita quotidiana, del valore del lavoro, del potere d’acquisto, della scuola”, dell’assimilazione repubblicana ma anche della “promozione sociale”. E sarò il “presidente della restaurata concordia dei francesi, della giustizia, della fraternità nazionale”. 

Fra le proposte emerse, Marine Le Pen vuole restituire “da 150 a 200 euro al mese e per nucleo familiare”. “Devo essere il portavoce dei francesi” spiega la candidata della destra francese. “Ho visto solo francesi che mi hanno parlato del loro potere d’acquisto e che non ce la facevano più. Sette francesi su dieci credono di aver perso potere d’acquisto”, sottolinea Marine Le Pen, che ha affermato di voler fare di questo argomento la sua “priorità” in caso di vittoria alle elezioni. Come? Tagliando l’Iva sull’energia (carburanti, gas e olio combustibile) e incrementando gli aiuti per le famiglie e per i disabili.

Emmanuel Macron: “Credo che possiamo rendere il nostro Paese più indipendente e più forte”

Alla domanda su come intende essere un presidente migliore, Emmanuel Macron spiega che “abbiamo tutti attraversato un periodo così difficile insieme”, una “crisi senza precedenti”, una “pandemia e oggi il ritorno della guerra sul suolo europeo”. Quindi, ovviamente, “stiamo parlando di un momento in cui paure e preoccupazioni ci sono” ha ammesso il presidente uscente. “Ho attraversato questo periodo cercando di prendere le decisioni giuste e voglio continuare a farlo perché credo che possiamo rendere il nostro Paese più indipendente e più forte. Possiamo e dobbiamo migliorare la vita quotidiana attraverso il lavoro della scuola della salute della vecchiaia” ha aggiunto Macron. La nostra Francia, afferma il presidente uscente che cerca la riconferma, sarà “più forte” se saprà affrontare la “questione ecologica” e “diventare una grande potenza ecologica” del XXI secolo”, assicura, affermando: “Questo è ciò che guiderà le mie scelte negli anni a venire, se lo scelgono i francesi”.

Lo scontro sull’economia

Spiegando il suo piano economico, il candidato di En Marche sottolinea che il salario minimo “sarà aumentato di 34 euro al mese” e le pensioni medie di “60 euro al mese”. Macron ha annunciato la volontà di aumentare le pensioni minime. Alla domanda sui suoi provvedimenti in merito al potere d’acquisto dei francesi, Emmanuel Macron elogia il suo “scudo tariffario”, che sarebbe molto più efficace, a suo dire, delle misure proposte dall’avversaria. Secondo il presidente uscente, la riduzione dell’Iva proposta da Le Pen è una misura iniqua e “ingiusta”. Questo andrà a favore “molto più ai distributori che ai consumatori”, spiega Macron, aggiungendo che si tratta di una “misura ingiusta perché io e te non abbiamo bisogno di smettere di pagare l’Iva, l’assegno è più adatto della riduzione dell’Iva che non è mirata”.

Scontro sull’Ucraina. Macron: “Dipendi dal potere russo”. Le Pen: “No blocco del gas”

Il dibattito si sposta sulla guerra in Ucraina. “Stiamo vivendo momenti di estrema gravità da quando la Russia ha deciso di aumentare la sua offensiva e i prossimi giorni saranno (decisivi)” spiega Emmanuel Macron. Il ruolo della Francia, osserva, è quello di “sostenere gli ucraini, con le armi, finanziariamente e accogliendo il popolo ucraino. Oggi dobbiamo intensificare e mantenere questa linea, avendo cura che la guerra non si diffonda”. Il candidato presidente elogia il ruolo dell’Europa. “Ecco perché l’Europa è così importante, serve un’Europa con forti poteri di difesa, ed ecco perché ho rafforzato il budget militare della Francia. L’obiettivo è fare (dell’Europa) una forza equilibratrice, affinché non siamo vassalli di nessuno”.

L’aggressione di cui è stata vittima l’Ucraina, replica Marine Le Pen, è “inammissibile” e “ammetto che gli sforzi compiuti dal presidente Macron per trovare la pace, in nome della Francia, meritano di essere sostenuti. Aiuti umanitari all’Ucraina sì, certo, aiuti finanziari sì, aiuti materiali alla difesa, sì, certo. Il sindaco di Perpignan Louis Alliot si è recato al confine polacco per riportare i profughi ucraini e portarli in salvo a Perpignan”. “L’unica sanzione con cui non sono d’accordo – spiega Marine Le Pen – è il blocco dell’importazione di gas e petrolio russi. Non è il metodo giusto, non farà male alla Russia e soprattutto farà molto male ai francesi”. Il mio timore, osserva, è che “Russia e Cina diventino alleate molto strette”. Perché governare “è prevedere”, “prevedere i pericoli del domani. Temo che diventeranno una superpotenza militare ed economica e potrebbero costituire un grave pericolo per la Francia e l’Europa”. “Prendo atto delle posizioni di Marine Le Pen che non corrispondono alle posizioni difese dal suo partito al Parlamento europeo” osserva Emmanuel Macron. “Sei stata uno dei primi parlamentari a riconoscere il risultato dell’annessione della Crimea da parte della Russia. L’hai fatto, e lo dico con grande serietà, (perché) dipendi dal potere russo e dal signor Putin pochi mesi dopo aver preso un prestito nel 2015 da una banca russa”.

Dacci ancora un minuto del tuo tempo!

Se l’articolo che hai appena letto ti è piaciuto, domandati: se non l’avessi letto qui, avrei potuto leggerlo altrove? Se non ci fosse InsideOver, quante guerre dimenticate dai media rimarrebbero tali? Quante riflessioni sul mondo che ti circonda non potresti fare? Lavoriamo tutti i giorni per fornirti reportage e approfondimenti di qualità in maniera totalmente gratuita. Ma il tipo di giornalismo che facciamo è tutt’altro che “a buon mercato”. Se pensi che valga la pena di incoraggiarci e sostenerci, fallo ora.