La “red wave” è stata arginata dai dem a livello nazionale, ma non in Florida, dove hanno rimediato una batosta storica. Il governatore repubblicano Ron DeSantis, papabile sfidante dell’ex presidente Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca del 2024, ha sbaragliato l’avversario dem Charlie Crist, con il 59,4% dei voti, a fronte del 39,9% dell’avversario, ex governatore dello stato. “Non solo abbiamo vinto le elezioni, abbiamo riscritto la mappa politica”, ha detto DeSantis commentando l’esito dell’elezione, rivendicando la sua agenda marcatamente conservatrice e anti-woke. “Abbiamo fatto delle promesse al popolo della Florida le abbiamo mantenute”, ha detto DeSantis. “Oggi, dopo quattro anni, il popolo ha emesso il verdetto. La libertà è qui per restare”.

I repubblicani trionfano in Florida (grazie a DeSantis)

La Florida, ha accusato il governatore, “era un rifugio di sanità mentale quando il mondo è impazzito”, e “un raggio di speranza verso giorni migliori ci attendono ancora”. Il riferimento dell’esponente Gop sembra essere rivolto alla sua gestione della pandemia, nella quale DeSantis non ha attuato quelle restrizioni (lockdown, mascherine) che altri stati – soprattutto a guida dem – hanno invece messo in atto. Va ricordato che nel 2018 l’allora semi-sconosciuto DeSantis vinse di misure contro l’ex sindaco di Tallahassee, Andrew Gillum, di solo mezzo punto percentuale (meno di 34.000 voti), anche grazie all’ endorsement di Donald Trump, che ora lo teme come suo potenziale rivale.

Oggi Ron DeSantis è infatti uno dei governatori più amati della nazione. I democratici pagano la (pessima) scelta di aver candidato Crist, ex governatore dal 2007 al 2011 per il partito repubblicano, passato tra le file dei democratici nel 2012, quando sostenne la rielezione di Barack Obama. L’entusiasmo per Ron DeSantis è stato palese anche nella raccolta fondi: l’esponente del Gop, secondo l’organizzazione di ricerca apartitica OpenSecrets, ha raccolto quasi 206 milioni di dollari entro il 2 novembre, secondo la Divisione delle elezioni del Dipartimento di Stato della Florida. Lo sfidante Crist ha racimolato quasi un settimo dell’importo del suo avversario. Ha riferito di aver raccolto 31 milioni di dollari attraverso la sua campagna e PAC, secondo il Miami Herald.

DeSantis vince nelle roccaforti dem

Come nota il New York Times, DeSantis ha prevalso nella contea di Miami-Dade, storica roccaforte dem, che non aveva votato per un candidato repubblicano alla carica di governatore da due decenni. Ha vinto contea di Palm Beach, un’altra roccaforte progressista, oltre ad essersi aggiudicato la vittoria a Jacksonville, Orlando e Tampa, e contee dove aveva perso nel 2018, tra cui Duval, Hillsborough, Pinellas, Osceola e Seminole.

Ma la vittoria dei repubblicani non si ferma alla grandissima affermazione di DeSantis. Marco Rubio, sostenuto dall’ex presidente Donald Trump, è stato riconfermato al Senato, mentre alla Camera i repubblicani si sono aggiudicati ben 20 dei 28 seggi disponibili, sbaragliando i dem. Tra gli eletti, anche il trumpiano Matt Gaetz. La Florida è la nuova roccaforte repubblicana.

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