I recenti attacchi terroristici di Bruxelles, Parigi e San Bernardino hanno accelerato la necessità per i governi di utilizzare tutti gli strumenti efficaci per scoraggiare le future minacce. L’Unione Europea, lo scorso aprile, ha approvato il PNR, Passenger Name Record che prevede l’impiego dei dati del codice di prenotazione a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi.“I dati PNR sono costituiti dalle informazioni fornite dai passeggeri ai vettori aerei al momento di prenotare un volo e di effettuare il check in, come: il nome, le date di viaggio, l’itinerario, i dati sul biglietto, i dati di contatto, l’agente di viaggio presso cui è stato prenotato il volo, le modalità di pagamento utilizzate, il numero del posto e informazioni sui bagagli”.Questo flusso di informazioni è particolarmente utile nella regione, dove i visitatori internazionali possono viaggiare in auto o in treno in tutti gli stati membri una volta giunti in Europa.Il testo approvato lo scorso 14 aprile prevede l’obbligo delle compagnie aeree di trasferire alle autorità degli Stati membri i dati PNR per tutti i voli in arrivo o in partenza dall’UE (prevedendo invece, per i voli intra UE, la possibilità dei singoli Stati membri di raccogliere i dati PNR in relazione a voli selezionati). L’istituzione di “unità d’informazione sui passeggeri”, ossia apposite autorità nazionali per la ricezione dei dati PNR. Un periodo di conservazione massimo di tali dati pari a sei mesi; successivamente, i dati verranno conservati in forma “mascherata” per altri quattro anni e mezzo. Disposizioni a tutela della privacy degli interessati e, in particolare, la nomina di un responsabile della protezione dei dati (data protection officer) in ogni unità d’informazione sui passeggeri e protocolli e formati comuni per il trasferimento dei dati.Con la raccolta, la condivisione e l’analisi delle informazioni PNR, le agenzie di intelligence saranno in grado di rilevare modelli comportamentali sospetti in entrata nell’Unione Europea.Questo processo di condivisione delle informazioni è un efficace strumento di indagine che migliora la capacità delle autorità di monitorare i modelli di viaggio. Il sistema PNR europeo si basa sull’identificazione delle potenziali minacce attivata negli USA dopo gli attacchi dell’11 settembre. I programmi API (Advanced Passenger Information) e PNR si sono rivelati strumenti efficaci (nella maggior parte dei casi) negli Stati Uniti.L’UE ha dato ai governi nazionali un termine di due anni per l’attuazione del PNR. Operando sotto differenti regimi giuridici per la tutela della privacy, non stupisce che l’UE abbia deciso solo adesso di utilizzare le informazioni dei passeggeri come strumento di contro-terrorismo.





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