La lotta contro l’emergenza climatica, la difesa dell’ambiente, la doppia crisi energetica ed economica. E poi, ovviamente, la punta dell’iceberg, nonché il tema più scontato: la guerra in Ucraina. I possibili argomenti di dialogo tra Stati Uniti e Cina non mancano affatto. Certo, si sono ridotti rispetto al passato – proporzionalmente all’aumento della tensione tra le due potenze – ma, se gestiti a dovere, questi temi possono ancora fungere da efficace base diplomatica. Sulla quale, chissà, gettare le fondamenta per nuovi colloqui.
Xi Jinping, in maniera improvvisa, ha in effetti calato sul tavolo di Joe Biden un ramoscello d’ulivo inaspettato. Il presidente cinese ha fatto sapere che il suo Paese è disposto a lavorare con Washington per conseguire benefici per entrambe le nazioni. I media cinesi, in primis Xinhua, hanno riferito che Xi ha inviato un messaggio di congratulazioni alla cena di gala annuale della Commissione nazionale per le relazioni USA-Cina.
Il leader della Repubblica Popolare Cinese è stato chiaro: “La Cina è disposta a lavorare con gli Stati Uniti per il rispetto reciproco, la coesistenza pacifica e per mettere in piedi una cooperazione che vada a beneficio di tutti, trovare il modo giusto per la Cina e gli Stati Uniti di andare d’accordo nella nuova era, il che non solo andrà a beneficio di entrambi i paesi, ma anche del mondo”.
- Chi è Xi Jinping
- I 10 anni di Xi Jinping alla guida della Cina
- Cos’è e cosa prevede il XX Congresso del Partito Comunista Cinese
La collaborazione tra potenze
Il senso espresso da Xi appare evidente in tutta la sua chiarezza espositiva: Cina e Stati Uniti, in quanto grandi potenze, sono chiamate a rafforzare la comunicazione e la cooperazione reciprova per migliorare il consolidamento della stabilità mondiale e contribuire a promuovere la pace nel mondo. Non è finita qui perché Xi Jinping ha anche asupicato che la Commissione nazionale per le relazioni tra Stati Uniti e Cina continui a svolgere un ruolo attivo affinché le relazioni tra le due nazioni “tornino sulla strada di uno sviluppo sano e stabile”.
Xi Jinping ha auspicato infine che la Commissione nazionale per le relazioni tra Stati Uniti e Cina continui a svolgere un ruolo attivo affinché le relazioni tra le due nazioni “tornino sulla strada di uno sviluppo sano e stabile”.
Che cosa ha spinto Xi ha inviare un messaggio del genere agli Stati Uniti? È probabile che il presidente cinese volesse tendere la mano al suo omologo statunitense in vista di un possibile incontro di persona a Bali, a metà novembre, in vista del vertice del G20. Oppure Xi potrebbe aver fatto un altro tipo di calcolo.
Ben sapendo che Biden è atteso dalle complicatissime elezioni di Midterm, l’inquilino della Casa Bianca difficilmente risponderà positivamente all’appello di cooperazione, se non altro per dimostrare di avere in pugno la situazione. A quel punto, la Cina potrebbe far capire al resto del mondo di aver fatto di tutto per collaborare con gli Usa, e che il rifiuto è arrivato da parte degli Stati Uniti. Pechino potrebbe così ottenere preziosi alleati all’Onu e in altre organizzazioni internazionali.
I temi di dialogo
Al di là delle motivazioni di Xi e degli scenari, è interessante chiedersi se è effettivamente possibile assistere ad una ripresa del dialogo tra Cina e Stati Uniti. In teoria sì, visto che ci sono diverse tematiche globali che interessano entrambi e che, per essere risolte, o almeno mitigate, richiedono la massima collaborazione tra più Paesi, grandi potenze in primis.
L’emergenza climatica e la difesa dell’ambiente sono i primi argomenti che potrebbero mettere d’accordo Biden e Xi. La Cina ha investito molto nel fattore green e sarebbe ben lieta di condividere la sua esperienza con Washington. La crisi energetica ed economica inizia tecnicamente già a scaldare gli animi dei due colossi, visto che i due Paesi potrebbero avere soluzioni e spiegazioni diverse. In ogni caso, tanto il Dragone quanto gli Usa vorrebbero scongiurare terremoti sistemici.
Il futuro della guerra in Ucraina, per la rilevanza che ormai ha assunto la tematica, potrebbe infine essere la pietra portante della (nuova) cooperazione sino-americana. Biden deve però esser conscio di almeno un paio di aspetti. Il primo: la Cina resta un partner strategico e funzionale della Russia. Che non significa “alleato”, ma tanto deve essere messo in conto. Il secondo: così come i temi elencati possono tecnicamente avvicinare Cina e Stati Uniti, ne esistono tuttavia tanti altri – ad esempio la questione taiwanese – sui quali, al momento, tra i due Paesi non potrebbe esserci alcuna intesa.