L’applicazione del Partito comunista è la più scaricata negli app store cinesi, ma non proprio tutti i download sono volontari.

L’app era già disponibile dal 1° gennaio 2019, ma secondo i dati forniti da Qimai Technology Limited, martedì scorso è salita in testa alla classifica delle app gratuite più scaricate, superando perfino le popolarissime Wechat e TikTok negli store cinesi di Apple.

Un nuovo “Libretto Rosso”

Il nome è un gioco di parole, traducibile con “studiare rende forte il Paese”. Ma il carattere xi (习) di “studiare” è identico al cognome del presidente cinese Xi Jinping (习近平). Quindi, “studiare Xi rende forte il Paese”. Una sorta di Libretto Rosso di Xi, ma interattivo.

L’applicazione permette, previa registrazione tramite numero di telefono, di leggere le notizie dei media di stato cinesi, guardare video, chattare con i propri contatti e, ovviamente, informarsi sul pensiero ideologico del presidente. Ufficialmente definito “Il pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per la nuova era”, è la teoria politica presentata da Xi al Congresso del Partito Comunista nel 2017, che da allora è stato inserito nello statuto del Partito comunista cinese.

In base all’utilizzo dell’app, gli utenti possono guadagnare punti attraverso la frequenza dei login, la lettura degli articoli, e i commenti. Nella modalità “quiz” è anche possibile mettere alla prova le proprie conoscenze sulla poesia tradizionale cinese, ma soprattutto sulla padronanza delle dottrine del Partito, come i documenti del XIX congresso nazionale del Pcc.

Il sistema dei punti è anche un modo per monitorare l’utilizzo dell’applicazione da parte dei membri del Pcc, ai quali, secondo quanto riportato da alcuni media di stato cinese, è richiesto l’esercizio quotidiano sull’app e l’accumulo di punti nella classifica.

La popolarità dell’applicazione in effetti potrebbe avere qualcosa a che fare con il download obbligatorio per i membri del Pcc, che ammontano a circa 90 milioni.

I commenti sulla rete

L’utilizzo dovrebbe però essere incoraggiato anche ai non iscritti al partito. Sull’App Store di Apple, i commenti e le recensioni sono stati disabilitati, ma la piattaforma di analisi di app e marketing data, App Annie, ha conservato alcuni dei commenti.

“Tutti scaricano l’app volontariamente”. Scrive sarcastico un utente. “Nessuno ci costringe”.Su Weibo, il Twitter cinese, un utente chiede: “Quanti punti dovete fare al giorno? Noi 40.”Mentre un altro, più contrariato scrive: “Adesso a tutto il Paese viene richiesto di studiare, se non si fanno abbastanza punti, si riceve una critica. […] Non lavoriamo più, passiamo tutto il giorno sul telefonino!”.

Sul sito China Digital Times, invece, un utente si lamenta del fatto che la madre, insegnante in una scuola di provincia, pur non avendo familiarità con la tecnologia, sia costretta a dedicare molto tempo all’applicazione per raggiungere così il punteggio necessario a non ricevere critiche sul posto di lavoro.

L’ideatore dell’applicazione è Wang Huning, membro del Comitato permanente dell’ufficio politico del Partito Comunista Cinese e della Segreteria del Comitato centrale del Pcc, uno dei politici più influenti, nonché ideologo del Partito.

Sotto la guida di Xi, il Partito comunista cinese promuove da molti anni la sua filosofia attraverso forme sempre più innovative di propaganda: dai talk show ai brani rap, fino agli sticker per WeChat. Il mese scorso la piattaforma Bilibili ha trasmesso il primo episodio di una serie animata dedicata ai giovani, il cui protagonista è proprio l’icona del socialismo, Karl Marx.