L’arresto di Ghislaine Maxwell, complice del finanziere-pedofilo Jeffrey Epstein, potrebbe rappresentare un vero e proprio terremoto per il mondo politico e per le élite che frequentavano il milionario e il suo giro di minorenni. Nei giorni scorsi Alan Dershowitz, ex avvocato di Epstein, ha scritto al riguardo un tweet piuttosto enigmatico: “Spero che Epstein abbia realizzato dei video. È stato ipotizzato che abbia realizzato video segreti di tutti gli uomini che facevano sesso nelle sue case e nei suoi aerei. Spero che l’abbia fatto e siano tutti diffusi, perché dimostreranno che non sono tra questi. Con la presente rinuncio a qualsiasi diritto di privacy nei video di Epstein”. Davvero il celebre avvocato non sa se il suo cliente abbia realizzato o meno dei video? Sarebbe piuttosto curioso. E allora forse non solo questi fantomatici video esistono, ma potrebbero essere presto diffusi. Dipende tutto da Ghislaine Maxwell.
Come spiegato da IlGiornale.it, una fonte anonima amica dalla Maxwell, ha rivelato al Daily Mail che il materiale hard trovato dagli inquirenti costituirebbe una sorta di “assicurazione” per la donna. “Ghislaine è sempre stata molto abile. Non avrebbe vissuto con Epstein tutti quegli anni senza avere un’assicurazione”, ha spiegato la fonte. “La scorta di video hard che ha messo da parte, credo serva a Ghislaine come carta per uscire di prigione, se le autorità hanno intenzione di trattare. Potrebbe implicare persone importanti”. La complice di Epstein potrebbe dunque fare nomi e cognomi dei frequentatori dei party a base di sesso con minorenni a casa Epstein: “Se Ghislaine affonda, porterà con se tutti coloro che sono implicati”.
L’amicizia che imbarazza i Clinton
Tra i “vip” amici di Jeffrey Epstein c’è sicuramente l’ex Presidente Bill Clinton. Qualche settimana fa, era emersa una nuova indiscrezione sul controverso rapporto che imbarazza i Clinton con il magnate-pedofilo: l’ex presidente Usa aveva negato più volte di avere mai messo piede nella residenza privata del finanziere, ammettendo esclusivamente di avere viaggiato per quattro volte con il chiacchierato imprenditore a bordo dell’aereo personale di quest’ultimo, il Lolita Express. Ma a quanto pare non è proprio così. Una testimonianza emersa nelle scorse settimane e diffusa dai media Usa, infatti, contraddice la tesi dell’ex presidente degli Stati Uniti. Steve Scully, 70 anni, ex dipendente di Epstein, ha rivelato tutto ai produttori della serie tv in onda su Netflix, Jeffrey Epstein – Soldi, potere e perversione. Secondo quanto riportato da Scully, l’ex presidente democratico frequentò Epstein anche nella tristemente famosa “villa delle orge” situata sull’isola caraibica di Little St James, ubicata nell’arcipelago delle Isole Vergini americane e di proprietà del milionario.
Come riportato dal Giornale.it, il settantenne, già responsabile delle linee telefoniche e dei collegamenti Internet sull’atollo incriminato, ha dichiarato, nell’intervista Netflix citata dalla versione Usa del Sun, di avere avvistato una volta Clinton mentre si rilassava in compagnia di Epstein nei pressi del portico d’ingresso della residenza caraibica. Scully non accusa Clinton di comportamenti inappropriati, ma ricorda che quando nell’isola di Little St James arrivava l’ex presidente, non c’erano mai altri ospiti. Ma le accuse contro Bill Clinton si fermano qui. L’ex presidente dem è stato accusato di essere stato l’amante di Ghislaine Maxwell. La vicenda viene raccontata nel libro uscito nelle scorse settimane negli Usa e intitolato A Convenient Death: The Mysterious Demise of Jeffrey Epstein, scritto dai giornalisti investigativi Alana Goodman e Daniel Halper.
E ora spunta una foto che “inguaia” l’ex presidente Usa
Il Daily Telegraph, scrive La Repubblica, ha pubblicato una foto di Bill Clinton, risalente al 2002, con Ghislaine proprio prima di imbarcarsi sul “Lolita Express” alla volta di Londra. Se davvero l’ex presidente dem era l’amante della Maxwell, forse lo si scoprirà ma ciò che è sicuro è che fra i due c’era grande affinità. La complice di Epstein, infatti, è stata invitata persino al riservatissimo matrimonio di Chelsea Clinton ed Epstein ha finanziato diverse iniziative filantropiche di Bill Clinton. Che ringraziava il magnate-pedofilo così: “Un filantropo impegnato, con conoscenza dei mercati globali e del XXI secolo, ho sempre apprezzato la sua generosità nell’ultimo viaggio in Africa per la democratizzazione dell’area, la lotta alla povertà e all’Aids”, disse nel 2002 tramite un portavoce.
Quelle morti sospette attorno ai Clinton: solo “complottismo”?
Uno dei commenti più diffusi sui social media dopo la notizia dell’arresto di Ghislaine Maxwell è stato: “Anche lei finirà uccisa come Jeffrey Epstein”. La teoria che circola su molti profili social, infatti, è che Epstein non si sia suicidato, come sostiene la versione ufficiale (alla quale, per la verità, cominciano a credere in pochi) ma sarebbe stato ammazzato. Come riportava il New York Times lo scorso ottobre, un patologo forense assunto dal fratello del milionario ha contestato la versione ufficiale dell’autopsia, sostenendo altresì che vi sono prove che suggeriscono che Jeffrey Epstein non si sia suicidato ma che potrebbe essere stato strangolato. L’ufficio del medico legale di New York guidato da Barbara Simpson aveva concluso in agosto che il finanziere si era impiccato nella sua cella in attesa del processo per le accuse di traffico sessuale di minori. Tuttavia, il celebre patologo forense Michael Baden, intervistato da Fox & Friends, aveva spiegato che il milionario ha subito una serie di lesioni – tra cui un osso del collo rotto – che “sono estremamente insoliti nel suicidio per impiccagione e potrebbero verificarsi molto più comunemente nello strangolamento”. A questo si aggiunge il mistero delle telecamere fuori uso proprio davanti alla sua cella.
La vita di Ghislaine Maxwell è davvero in pericolo? Come ricorda La Verità, nei giorni della morte di Epstein il presidente Donald Trump aveva retwittato il post nel quale l’attore Terrence Williams affermava che “Jeffrey Epstein aveva informazioni su Bill Clinton e ora è morto”. E in effetti, senza trarre conclusioni affrettate o non documentate, sono numerose le persone decedute in circostanze misteriose che in molti collegano ai Clinton. Teorie cospirative o c’è dell’altro? Come spiega La Verità, c’è il torbido caso di Don Henry e Ken Ives, due adolescenti dell’Arkansas finiti schiacciati da un treno nel 1987 mentre giacevano sui binari, e che l’allora governatore Clinton si affrettò a derubricare come incidente. Qualcuno ha sollevato il sospetto, però, che quella tragedia fosse legata al traffico di droga e che l’ex presidente stesse tentando di coprirlo. C’è poi la morte sospetta di James McDougal, la cui morte in prigione avvenuta nel 1998 fu definita dagli inquirenti un “duro colpo” alle indagini sullo scandalo immobiliare Whitewater, incentrato sugli sventurati investimenti immobiliari dell’omonima società dicui
facevano parte i Clinton.
Arriviamo infine allo strano suicidio di Peter W. Smith, avvocato, repubblicano e, soprattutto, l’uomo che avrebbe messo in piedi una task force per mettersi in contatto con i russi e trovare documenti compromettenti su Hillary Clinton e all’omicidio di Seth Rich, brillante ventisettenne che lavorava nello staff del Comitato nazionale democratico trovato morto con un colpo alla schiena: morte sulla quale si è detto e scritto veramente di tutto. Solo coincidenze? Ad oggi non ci sono prove della colpevolezza dei Clinton: ciò che sappiamo è che l’arresto della Maxwell potrebbe far emergere verità clamorose.