La Russia ha raggiunto il traguardo della fase uno della corsa al vaccino, ossia lo sviluppo, nella giornata dell’11 agosto, quando il governo ha dato notizia della registrazione dello Sputnik V. Da quella data in avanti è cominciata la fase due, ovvero la promozione, basata sulla strumentalizzazione dei numeri relativi ad efficacia e rapporto qualità-prezzo, propedeutica a spianare la strada alla terza ed ultima fase, la commercializzazione.
I numeri dello Sputnik V
Il prestigio e l’immagine della Russia potrebbero migliorare notevolmente nel dopo-pandemia, in particolare nel Sud globale, e il merito è dello Sputnik V dell’Istituto Gamaleya di Mosca. La risposta russa al Covid19, come da pronostico, sta facendo breccia tanto nello spazio postsovietico quanto nelle realtà del mondo sottosviluppato e in via di sviluppo di America Latina, Asia e Africa.
I numeri sulla diffusione dello Sputnik V sono impressionanti: l’Istituto Gamaleya ha ricevuto commesse da oltre cinquanta Paesi – equivalenti a più di un miliardo di dosi –, sono stati allestiti più di dieci siti di produzione fra India, Cina, Brasile e Corea del Sud per soddisfare la domanda globale, ed entro la prima metà di febbraio potrebbero superare quota 25 i Paesi in cui il vaccino ha ottenuto la registrazione ufficiale – attualmente sono quattordici; fra essi figurano Ungheria, Bielorussia, Turkmenistan, Emirati Arabi Uniti, Serbia, Venezuela, Argentina, Paraguay, Bolivia e Algeria.
Le dimensioni delle commesse riflettono la fiducia dei governi nei confronti dello Sputnik V. Il Brasile, ad esempio, ha finalizzato un accordo per l’acquisto di centocinquanta milioni di dosi, utili a coprire un terzo dell’intera popolazione, il Messico è in attesa dell’arrivo di un carico di ventiquattro milioni di dosi, previsto entro marzo, mentre Venezuela e Serbia hanno avallato delle riforniture preliminari utili rispettivamente alla vaccinazione di un terzo ed un sesto delle loro popolazioni.
Tutto pronto per il terzo vaccino
Sullo sfondo della commercializzazione globale dello Sputnik V e dell’avanzamento dell’EpiVacCorona, sta procedendo a passo spedito anche la corsa del terzo ed ultimo vaccino realizzato dal complesso farmaceutico russo. Il prodotto, che non ha ancora ricevuto un nome, dovrebbe essere messo a disposizione per la vaccinazione di massa domestica entro la seconda metà del prossimo mese ed è in attesa di ricevere l’approvazione ufficiale da parte del Ministero della Sanità.
Sul terzo vaccino è stato mantenuto il più stretto riserbo sin dagli albori. Di natura inattivata e realizzato presso i laboratori del Centro Chumakov di Novosibirsk, è noto che le sperimentazioni cliniche abbiano avuto inizio lo scorso 6 ottobre. Il mese successivo, Vladimir Putin, intervenendo al vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, aveva anticipato ai presenti che i risultati preliminari sarebbero stati eccellenti e che, perciò, il conseguimento della registrazione sarebbe avvenuto a breve.