Il 17 novembre presso la redazione del Giornale.it sedici aspiranti fotografi hanno incontrato Ivo Saglietti, tre volte vincitore del World Press Photo. Il fotografo ha dato loro consigli, idee, suggerimenti per fare al meglio il loro lavoro. Tra sorrisi, chiacchiere, caffè e sigarette, questa è l’aria che si è respirata quel giorno.
Dei vari portfolio presentati, tutti molto interessanti, Saglietti ne ha scelti tre che ha giudicato particolarmente notevoli. Pubblichiamo qui di seguito i lavori di Camilla Ferrari, Giacomo Carlini e Felice Andreis con un breve commento del fotografo.
Camilla Ferrari
Di Camilla abbiamo apprezzato una fotografia visionaria, lontana dagli schemi del fotogiornalismo corrente. Molte fotografie appaiono come citazioni di immagini conosciute, quello che più ci ha convinti è l’uso della luce e del colore come elemento formale che non diventa mai estetica. Immagini complesse da osservare lentamente e con coinvolgimento.
Nata nel 1992, Camilla Ferrari ha scattato la sua prima foto quando aveva 14 anni.
Dopo essersi laureata in Arti e Comunicazione all’Università degli Studi di Milano e all’Istituto Italiano di Fotografia, si è completamente dedicata alla sua passione.
Giacomo Carlini 
Giacomo: interessante l’impegno non solo fotografico ma anche umano. La sua è una fotografia dedicata e realizzata con grande concentrazione e in un ottimo stile giornalstico. Fotografia senza fronzoli, diretta ed efficace.
27 anni, fotografo professionista. Cresciuto in casa di giornalisti – suo padre ha lavorato anni per La Stampa di Torino – ha sviluppato la passione del racconto del mondo e della società fin da piccolo.
Felice Andreis 
Chissà quante grandi ed evocative immagini di fotografi sconosciuti in Italia e nel mondo. Ma quelle di Felice Andreis sono state ritrovate e sviluppate dai suoi nipoti mostrandoci non solamente delle buone fotografie ma anche un mondo passato tenero e complesso. Grazie al Sig. Roberto Petz per averci fatto conoscere le foto di suo nonno.
ll barone Felice Andreis nasce a Torino ma la sua casa, salvo per un trentennio trascorso in Sud Africa, è sempre stata la Maremma toscana, sino alla sua scomparsa nel 2015 a 107 anni.
Nato a Toulon, Francia, Inizia la propria attività a Torino come cineoperatore, producendo alcuni reportages di tipo politico e sociale. Nel 1975 inizia ad occuparsi di fotografia, lavorando nelle strade e nelle piazze della contestazione e nel 1977 si trasferisce a Parigi. Da qui iniziano i suoi viaggi come reporter-photographe, dapprima con agenzie francesi, in seguito per conto di agenzie americane e per magazines internazionali ( Newsweek, Der Siegel, Time, The New York Times ), per i quali “copre” in assignement situazioni di crisi e di conflitto in America Latina, Africa, Balcani, Medio Oriente. Leggi tutta la biografia