“Lo Stato islamico continua ad investire nei social network per rafforzare la posizione in Libia. Altri gruppi, in particolare Al Shabaab in Somalia e Boko Haram in Nigeria, stanno copiando le medesime strategie di comunicazione. L’estremismo sulla rete si sta rapidamente espandendo in Africa, determinando rapidi cambiamenti”.È quanto si legge in un rapporto a firma di AFRICOM, il comando per tutte le operazioni militari degli Stati Uniti nel continente africano.“Nonostante le sconfitte sul campo, le attività dello Stato islamico sulla rete sono in costante aumento. Il Califfato ha sviluppato strategie online per aumentare il controllo del territorio in Iraq ed in Siria, sfruttando la vulnerabilità del cyberspazio in Medio Oriente, meno integrato negli affari economici globali e con un accesso ad Internet più lento rispetto alle altre parti del mondo. L’espansione dello Stato Islamico in Libia ed il suo sostegno ai gruppi terroristici in Africa rappresenta una minaccia reale per la loro capacità di diffondere in maniera capillare l’ideologia nella rete”.AFRICOM delinea anche i modelli che stanno influenzando il cyberspazio africano.“Crescita economica, urbanizzazione, disoccupazione tra i giovani, politica ed integrazione. Sono questi i volani utilizzati per instillare l’estremismo violento tra i giovani africani che si cimentano per la prima volta nei social. Le nostre contromisure sono state meno incisive di quanto ci aspettassimo perché non identificavano bene la minaccia. È giunto il momento di formulare risposte migliori. È necessario un approccio globale con nuove strategie di difesa. L’obiettivo dello Stato islamico è tracciare un percorso da emulare in tutto il mondo. Le perdite territoriali danneggiano il messaggio del gruppo, ma nonostante ciò le loro attività sulla rete sono in costante aumento”.

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