La Germania potrebbe a breve proporre un documento in grado di ridisegnare i sistemi d’asilo e d’accoglienza in Europa. Lo si è appreso da un articolo del quotidiano tedesco Die Welt, lo stesso che nei giorni scorsi ha diffuso l’indiscrezione secondo cui Berlino e Roma avrebbero raggiunto un accordo per permettere il ritorno in Italia dei migranti espulsi dalla Germania. Il documento, se confermato, proverebbe le preoccupazioni tedesche relative al fenomeno migratorio.

La proposta tedesca

Secondo Die Welt, il governo di Angela Merkel, con in testa il ministro dell’Interno Horst Seehofer, sarebbe pronto a presentare una proposta che nei fatti supererebbe, almeno in parte, il principio di Dublino. Quest’ultimo è quello che, nel corso degli anni, ha causato più grattacapi ai Paesi di primo transito, Italia in primis. Esso infatti prevede che a farsi carico dell’accoglienza e dell’esame della domanda d’asilo, sia il paese dove il migrante è approdato. Adesso il meccanismo potrebbe variare: il governo tedesco infatti vorrebbe proporre la fondazione di un‘Agenzia europea che si occupi dell’esame delle domande d’asilo prima che i migranti arrivino nel territorio dell’Ue.

Si tratterebbe dunque di un apposito ente europeo volto ad esaminare le domande di protezione da parte dei migranti direttamente alle frontiere esterne. Bruxelles si accollerebbe in senso comunitario l’onere più importante relativo all’approdo di nuovi migranti nell’Ue, con i confini idealmente spostati verso le frontiere esterne della comunità europea. Fino ad oggi invece, a fare da guardia al resto d’Europa sono sempre stati i paesi di primo approdo. Sempre secondo Die Welt, la proposta tedesca riguarderebbe anche il respingimento immediato per le domande d’asilo considerate irricevibili. “La protezione dei confini esterni dell’Ue – ha dichiarato domenica il ministro dell’interno tedesco – deve essere migliorata con urgenza rafforzando l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera”. Un riferimento a Frontex ma anche, più in generale, al sopra citato superamento del meccanismo di Dublino.

Le preoccupazioni di Berlino

L’iniziativa di Berlino non deve però trarre in inganno: al netto della sua approvazione in ambito europeo, il documento fatto trapelare da Die Welt non rappresenterebbe il riconoscimento, da parte tedesca, delle preoccupazioni da anni rimarcate dai vari governi italiani. Potrebbe essere presentato, specialmente da alcune parti politiche nostrane, come un segno della rinnovata collaborazione tra Roma e Berlino ma in realtà il documento rispecchierebbe soltanto la necessità dell’esecutivo di Angela Merkel di affrontare il tema legato ai flussi migratori. Ed infatti in primo luogo, la stessa proposta tedesca va a specificare che, in ambito sociale, l’onere deve rimanere agli Stati di primo approdo: “I sussidi sociali e abitativi per i rifugiati – si legge nel documento diffuso da Die Welt – debbono essere resi disponibili esclusivamente dallo Stato di accoglienza”. Anche se potrebbe essere previsto comunque un finanziamento in ambito europeo.

Ma al di là di questo aspetto, l’elaborazione di un tal documento sta a dimostrare la preoccupazione della Germania relativa alla propria situazione interna. Sta avanzando l’Afd, il tema relativo all’immigrazione è sempre più centrale nel dibattito politico tedesco, lo spauracchio di una ripresa dei flussi migratori dalla rotta balcanica, specie dopo le recenti minacce di Recep Tayyip Erdogan, è sempre più dietro l’angolo. Da qui dunque, l’esigenza di Berlino di coordinare una politica in senso comunitario in grado di bloccare i flussi lungo le frontiere esterne dell’Ue. La proposta nasce da queste preoccupazioni, ma non è detto che la sua approvazione avvenga in tempi relativamente brevi.

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