Il colosso petrolifero saudita registra perdite consistenti rispetto all’anno scorso, ma si dice tranquillo. In Brasile l’uccisione di un ufficiale di polizia ha scatenato un’ondata di violenza nello stato di San Paolo e le guardie costiere di Cina e Filippine hanno incrociato i cannoni (d’acqua) nell’arcipelago delle Spratly. La Polonia denuncia un nuovo piano bielorusso per destabilizzare l’Europa con una crisi migratoria, e i legali di Imran Khan lamentano condizioni di detenzione scandalose per l’ex premier pakistano. Ecco le cinque notizie del giorno.

–40% rispetto al 2023, ma Saudi Aramco rimane fiduciosa: risultati migliori del previsto

Il compagnia petrolifera saudita Aramco ha pubblicato oggi in un comunicato stampa i dati del secondo trimestre di quest’anno, che riportano significative perdite sugli utili. I 30,08 miliardi di dollari fatturati in questo periodo segnano infatti una diminuzione del 37,89% rispetto ai 48,44 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2022. La compagnia riferisce che comunque i risultati di questo periodo superano le aspettative, e che le cause della riduzione dell’utile netto su base annua sono da ricercare nel calo dei prezzi del greggio e negli scarsi margini di guadagno legati alla raffinazione e alla lavorazione dei prodotti dell’industria petrolchimica. La Saudi Aramco è una delle maggiori compagnie al mondo e gioca un ruolo fondamentale nell’economia dell’Arabia Saudita, dal momento che il Paese fa ancora largo affidamento sulle entrate derivanti dall’esportazione di petrolio per supportare gli ambiziosi piani di trasformazione economica.

Brasile, ondata di arresti e uccisioni in seguito all’omicidio di un agente di polizia

Sale a 16 morti e 160 arresti il bilancio dell’operazione soprannominata “Scudo” sferrata a fine luglio nello stato di San Paolo. Lo schieramento di circa 600 agenti di polizia è stato causato dall’uccisione di un poliziotto a Guarujà. Un sospettato coinvolto nella morte di Patrick Bastos Reis, membro dell’unità tattica di polizia militare Rota, è stato arrestato nei giorni scorsi. In aggiunta agli arresti, operati congiuntamente da polizia civile e militare, gli agenti hanno anche sequestrato 280 chilogrammi di stupefacenti e 22 armi da fuoco. In un comunicato stampa le autorità hanno dichiarato che l’operazione continuerà fino a che “non sarà soffocato il traffico di droghe e disarticolata la criminalità organizzata, che ancora ha un grande margine di azione” nel quartiere metropolitano della Baixada Santista. Varie organizzazioni di difesa dei diritti umani hanno denunciato le azioni della polizia nel quartiere come un massacro motivato da vendetta, e i residenti dell’area hanno riportato minacce e casi di tortura.

Scintille nel Mar Meridionale Cinese: nuovo incidente tra le guardie costiere di Pechino e Manila

Il governo delle Filippine ha presentato una protesta a Pechino per lo scontro marittimo che ha coinvolto imbarcazioni dei due Paesi nel Mar Cinese Meridionale. “La Guardia costiera delle Filippine (Pcg) condanna fermamente la Guardia costiera cinese per le manovre pericolose e l’utilizzo illegale di cannoni ad acqua contro imbarcazioni filippine” ha scritto la Pcg in un comunicato stampa diffuso su Facebook. La Guardia costiera filippina sarebbe stata aggredita mentre scortava imbarcazioni che trasportavano rifornimenti destinati alle truppe militari stazionate nel Banco di Aiyugin nell’arcipelago delle Spratly, conosciute in Cina come Isole Nansha e contese tra i due Paesi. Rispondendo alle lamentele di Manila, Pechino accusato la Guardia costiera filippina di aver sconfinato in acque cinesi “trasportando materiale da costruzione illegale”.

“Stanno architettando un altro flusso migratorio”: l’accusa di Varsavia contro Bielorussia e Russia

Il governo polacco ha accusato Russia e Bielorussia di orchestrare un flusso migratorio verso l’Unione Europea attraverso i confini della Polonia per destabilizzare la regione. “Parliamo di un’operazione organizzata dai servizi segreti russi e bielorussi che si sta facendo sempre più seria” ha assicurato il viceministro degli interni polacco Maciej Wasik ai giornalisti. Il capo della polizia polacca di frontiera ha aggiunto che i servizi bielorussi sono diventati “un gruppo criminale che sta architettando l’immigrazione illegale”, dalla quale, ha continuato, “trae ampi profitti“. Nel corso della crisi migratoria dell’estate 2021 decine di migliaia di migranti, principalmente provenienti dal Medio Oriente, hanno varcato il confine polacco dalla vicina Bielorussia. In quel periodo l’Occidente accusò il governo bielorusso e l’alleato russo per l’attacco “ibrido”, e Minsk respinse l’accusa.

Gli avvocati denunciano: l’ex premier pakistano è detenuto “in condizioni crudeli”

Secondo il suo team di avvocati, l’ex primo ministro del Pakistan Imran Khan sta affrontando condizioni di detenzione crudeli. “Si trova in una cella piccola e sporca con un gabinetto aperto dal quale escono insetti di giorno e di notte” hanno dichiarato i legali, ai quali solo oggi è stata concessa una visita nel carcere di Attock, non lontano dalla capitale Islamabad. Khan ha ricevuto una condanna a tre anni di carcere lo scorso sabato 5 agosto per la vendita illegale di doni di stato ricevuti mentre era al potere. La decisione gli impedirà di ricandidarsi alle elezioni generale previste più tardi quest’anno. L’ex premier ha affrontato oltre 200 processi intentati contro di lui da quando è stato estromesso dal governo da un voto di sfiducia nell’aprile 2022. Khan e i suoi sostenitori hanno più volte accusato l’attuale governo, guidato da Shehbaz Sharif, di perseguitarlo giudiziariamente per impedirgli di tornare alla guida del Paese.

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