Il Male: dentro Auschwitz
«Quindi vennero la Seconda Guerra Mondiale, Hitler nelle nostre città e nelle nostre case. A ben guardare i fatti, le…
Dalla caduta dell’Unione sovietica, la Polonia vive con il continuo timore che possa ripetersi un’invasione da parte delle forze della Russia. Per questo motivo, non appena ottenuta l’indipendenza, il Paese ha subito spostato il proprio asse verso Occidente diventando uno dei più fermi alleati degli Stati Uniti e della Nato. Varsavia ha un solo obiettivo: fare in modo che Mosca non possa attaccarla. E vive costantemente con questa paura che, in molti casi, appare quasi un’ossessione. Non a caso, negli ultimi anni i governi polacchi hanno avviato una vera e propria campagna mediatica per la militarizzazione della società civile. Lo abbiamo raccontato andando direttamente nel liceo Lublin di Varsavia, dove la Lega Accademica impartisce un vero e proprio addestramento militare durante i corsi di scuola. E in tutta la Polonia, esistono ancora molti gruppi paramilitari perfettamente inseriti nella società civile che rappresentano un vero e proprio pilastro della politica strategica polacca. Una politica fatta di alleanza con i Paesi dell’Europa orientale, il cosiddetto Gruppo Visegrad, i Paesi baltici e gli Stati Uniti. E che guarda con sospetto chiunque cerchi di avvicinarsi alla Russia e lede gli interessi nazionali della Polonia, a cominciare dall’Unione europea.
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