Estonia

L’Estonia vive con un’unica grande paura: quella di essere invasa dalla Russia. La caduta dell’Unione sovietica non ha dissolto i dubbi degli estoni. E i governi del Paese baltico hanno sempre pensato di dover fare di tutto per eliminare la dipendenza da Mosca, sia in campo energetico che infrastrutturale, e rivolgersi sempre più a Occidente. Un incubo costante, che dal Cremlino hanno sempre negato di voler mettere in atto. Eppure Tallinn si prepara costantemente a questo scenario, tanto da aver legato i propri destini a quelli dell’Alleanza Atlantica.

In Estonia, abbiamo raccontato questa paura atavica della popolazione incontrando i membri del Kaitseliit, un’organizzazione di difesa ausiliaria composta da civili, tendenzialmente nazionalisti e legati all’estrema destra, che si addestrano all’uso delle armi per contrastare una fantomatica invasione da parte della Federazione russa. Difficile dire se sia più fanatismo o più puro spiriti identitario. Ma di fatto, uomini e donne che compongono questa forza ausiliaria ritengono la guerra imminente. Una realtà che però dimentica un dato fondamentale: i delitti da arma da fuoco aumentano vertiginosamente ogni anno.

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