Brasile

Il Brasile sta cambiando. L’elezione di Jair Bolsonaro ha mostrato al mondo che anche la popolazione brasiliana si è convertita al sovranismo, dopo anni di socialismo e la parentesi di Michel Temer. Ma il Brasile che cambia è anche un gigante dalle potenzialità enormi ma dalla enormi difficoltà. Può essere forte, ma si scopre ogni giorno debole.
La povertà un dramma irrisolto che continua a far crescere il mondo delle favelas. Alla vigilia delle Olimpiadi del 2016, abbiamo raccontato la contraddizione di un Brasile che voleva mostrarsi moderno e che conviveva con la malavita, il crimine dilagante, gli omicidi e la violenza della polizia. La droga circola in quantità industriali. E l’insicurezza è uno dei cardini su cui ha puntato Bolsonaro per vincere le elezioni.
Molti brasiliani, per scampare a questo senso di insicurezza e alle lacune dello Stato, si rifugiano nelle Chiese pentecostali. Il Brasile, in questi anni, sta subendo un forte aumento di queste Chiese. E sono molti i cattolici che abbandonano la propria confessione in favore di queste chiese che, molto spesso, i rivelano delle sette fatte di interessi economici e politici.

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Politica /

Favelas di sangue

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