Noi non ci fermiamo
Ecco i nostri reportage

In questi giorni in cui tutto sembra fermo a causa dell’emergenza COVID-19, InsideOver continua a farti fare il giro per il mondo con i suoi reportage.

Ecco dove siamo stati nelle scorse settimane e, in anteprima per te, tutti i luoghi dove ti porteremo presto.

Corea del Sud

La Corea del Sud è il Paese che meglio ha saputo gestire l’emergenza Coronavirus. Come mai? Ha saputo isolare le persone infette, anche facendo ampio uso alla tecnologia, ma ha anche tenuto aperti i confini con la Cina, permettendo all’economia di non fermarsi. Il risultato? Il virus è stato (quasi) debellato. Ma ci sono anche alcuni punti oscuri, come ci racconta questo reportage.

Italia

Siamo entrati negli ospedali italiani abbandonati per approfondire lo stato di salute del sistema sanitario italiano, oggi piegato dall’emergenza Coronavirus. Il risultato è un reportage su quelle strutture che oggi avrebbero potuto fare la differenza ma che sono cadute in disuso e abbandonate a causa dei tagli dell’austerità. Guarda il reportage

Kenya

Ma non c’è solo l’emergenza Coronavirus. L’Africa, infatti, è alle prese con la più grande invasione di locuste degli ultimi settant’anni. Gli agricoltori sono piegati e c’è il rischio che una nuova carestia possa colpire diversi Paesi africani. “Se queste locuste non vengono fermate ci sarà una carestia per diversi anni. Avevamo venduto il ricavato dello scorso raccolto per mandare a scuola i nostri figli e ora non abbiamo da mangiare”, ci racconta una contadina. Ora chiedono tutti l’intervento del governo del Kenya. Ma basterà? Guarda il reportage

 

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Messico

Il Messico è una terra dove sangue e droga scorrono tra paradisi tropicali, metropoli e villaggi incastonati tra le montagne. I cartelli di narcos controllano molte aree del territorio e i numeri tra morti e feriti sono quelli di una vera e propria guerra. Molte città si sono trasformate in veri e propri santuari del narcotraffico, altre, come Acapulco, da perla del turismo si sta convertendo in un’oasi di morte, con i signori della droga che rappresentano tribunali in cui si decide la vita e la morte delle persone. Alcune comunità si ribellano, specialmente quelle dei nativi nahuatl, con i bambini arruolati per contrastare l’arrivo dei cartelli della droga. Le autorità nazionali e locali sono in enorme difficoltà e molte aree del Paese sono in preda alla desolazione. Un reportage da non perdere. Qui il trailer in esclusiva per te:

Cina

Villaggi antichissimi e città ultramoderne. La Cina è il Paese degli estremi. Attaccato alle proprie tradizioni, ma proiettato al futuro. Comunista, almeno sulla carta, e centro del nuovo capitalismo. Qui molti ragazzi dedicano la propria esistenza ai videogiochi, diventando però dipendenti da essi. Per questo motivo, il governo di Pechino ha creato dei veri e propri centri di rieducazione – improntati sullo stile militare – per combattere la ludopatia e, allo stesso tempo, forgiare i quadri del partito di domani. Ora l’emergenza Coronavirus ha ampliato questo problema e diverse associazioni fanno sapere che alcuni ragazzi, non sostenendo più il peso della ludopatia, si sarebbero suicidati durante la quarantena.

 

Bielorussia

L’emergenza Coronavirus ci ha costretti a chiuderci per oltre un mese nelle nostre case. Chiusi, senza poter veder nessuno se non coloro che vivono con noi. Ma c’è anche chi è sempre costretto a vivere, per tutta la propria esistenza, all’interno di strutture. È quello che succede all’interno degli internati in Bielorussia, dove vengono portati i bambini con problemi fisici o mentali e dove sono costretti a vivere fino alla maggiore età. Compiuti i 18 anni, alcuni di loro potranno uscire. Ma l’impatto con il mondo non sempre è facile e molti finiscono in giri pericolosi oppure vengono riportati negli internati. Ma c’è anche una speranza…

Grecia, Albania e Macedonia

Un viaggio alla scoperta di uno sguardo nuovo con cui osservare le cose. È lo sguardo del fotografo, di chi pazientemente aspetta per catturare in uno scatto un’epifania, un momento che per sempre resterà impresso sulla pellicola. Ivo Saglietti, tre volte vincitore del World Press Photo, è il protagonista di questo viaggio che attraversa Grecia, Albania e Macedonia. Un viaggio fatto di sguardi, di attese, di incontri, di sorrisi, di scoperte. Un reportage unico per chi ama la fotografia ma anche per chi ama i viaggi alla scoperta di sé.

 

Ecuador

Guerra per il petrolio, malcontento popolare e grande gioco sudamericano. Siamo stati in Ecuador dove abbiamo investigato su quali siano davvero le radici delle proteste che nei mesi scorsi hanno incendiato il Paese.

 

Ucraina, Kazakistan, Giappone

Da Hiroshima a Chernobyl, passando per il poligono di Semipalatinsk. Tre città, tre Paesi e un unico destino: essere toccati dalla tragedia nucleare. Il 6 agosto del 1945 gli aerei americani sganciarono due bombe sul Giappone ormai stremato. Il risultato fu un’ecatombe. “All’improvviso arrivò una luce accecante. Mio padre subito mi spinse sotto la scrivania e mi coprì con il suo corpo”, ricorda un sopravvissuto. La fine della Seconda guerra mondiale, però, ha lanciato una nuova sfida: quella della supremazia nucleare tra Usa e Urss. Il risultato? Il poligono di Semipalatinsk, in Kazakistan, che ancora oggi continua a mietere vittime tra coloro che sono stati esposti alle radiazioni. E infine Chernobyl, la centrale che dimostrò la fragilità dell’Unione sovietica e che rappresentò una delle minacce più gravi degli ultimi anni.

 

Francia

Nella laica Francia si sta assistendo a un fenomeno davvero singolare: il diffondersi di movimenti protestanti. Non solo devoti fedeli, ma anche veri e propri santoni in grado di fare il lavaggio del cervello ai loro seguaci. Ma chi sono i pastori più importanti? E come agiscono? Le risposte le trovate in questo reportage realizzato nei sobborghi di Parigi.

Iran, Turchia, Kurdistan iracheno

Allah, Muhammed, Habibi. Questi nomi vengono scanditi nel silenzio della notte nelle strade del Kurdistan iraniano. Tutto tace e un nuovo mondo, che volteggiando si innalza al cielo, si sta per aprire. È quello delle dervisce danzanti, che conservano segreti millenari e che Valeria Gradizzi ha immortalato nel suo reportage: “Saranno pochi scatti, per poi smarrirmi perché finalmente comprendo le ragioni della loro danza e che ‘anche l’Anima, se vuole conoscere se stessa, dovrà guardare nell’Anima'”.

Tutto questo è per te e grazie a te.
Tutto questo perché, ora più che mai, pensiamo che sia giusto raccontare il mondo. Un mondo che non si ferma, un mondo pieno di contraddizioni, di cose belle e brutte. Un mondo che ora sembra andare tutto al contrario ma che noi, con te, vogliamo continuare a scoprire.

Grazie