Quella in Ucraina è la prima guerra senza limiti della storia. Una guerra combattuta nello stesso momento sul campo di battaglia da eserciti convenzionali, nella sfera economica, in quella informativa, nel campo cyber e anche della psicologia delle masse. Il conflitto segna uno spartiacque nella storia contemporanea, riportando sulla scia dell’invasione russa le armi a tuonare in Europa trent’anni dopo i conflitti balcanici e con una ferocia che non si vedeva, nel campo delle lotte tra Stati sovrani, dal 1945 ad oggi.
Unrestricted Warfare, “guerra senza limiti”, è proprio il titolo dell’ultimo numero del magazine inglese di Inside Over. Un numero che mira a approfondire le multiformi dinamiche del conflitto nell’Est d’Europa e le sue implicazioni globali.
Innanzitutto, a descrivere le questioni più importanti legate alle dinamiche militari della guerra in Ucraina è George Allison, direttore dello UK Defence Journal, che spiega nella sua analisi gli impatti principali emersi in questi mesi: la maggiore percezione del valore del singolo soldato, l’efficacia dei droni economici e il valore crescente delle capacità di raccolta di informazioni rispetto alle moli di dati non coordinate tra di loro.
Per preparare e creare consenso sull’invasione la Russia ha, inoltre, proposto una strategia informativa e d’intelligence fortemente legata all’intossicazione ambientale con la strategia ibrida della Dezinformatsya: Emmanuel Karagiannis del King’s College di Londra ne parla in forma approfondita, mostrando la natura proteiforme della strategia di Mosca fondata sulla guerra ibrida, asimmetrica e multidominio.
Ma parlare di Russia e Ucraina vuol dire parlare anche di energia. Nel magazine lo fa David G. Victor, tra i massimi esperti statunitensi di geopolitica dell’energia, docente alla School of Global Policy and Strategy della UC San Diego. Victor parla di come l’Unione Europea sia centrale nella guerra economica ed energetica scoppiata tra Mosca e l’Occidente dopo l’invasione dell’Ucraina. Prima della guerra, la dipendenza europea metteva la Russia in una posizione speciale, in grado di produrree enormi guadagni dalle esportazioni proteggendo la nazione da molte ritorsioni. Tutto ciò ora sta cambiando. La chiave del nuovo ordine sarà l’Europa, la più dipendente dalle forniture energetiche russe e detiene anche la maggior parte delle chiavi per tagliare quella dipendenza.
Infine, tra i pezzi originali presentati in questo magazine, un focus su una delle dinamiche che portano la guerra in corso ad essere veramente senza limiti: la crisi alimentare ed energetica venutasi a creare nell’area dell’Europa e del Mediterraneo sta mordendo fortemente diversi Paesi in via di sviluppo e le ricadute possono essere preoccupanti per vari Stati, come Tunisia ed Egitto, sottoposti a regimi di criticità negli approvvigionamenti e a scossoni politici interni. Daniele Ruvinetti, Senior Consultant della Fondazione Leonardo Med-Or, ne scrive approfondendo il tema del Mediterraneo allargato, scenario geopolitico di riferimento del sistema-Paese Italia.
Completano il magazine le traduzioni di tre contributi originariamente apparsi sulle nostre colonne nell’edizione italiana: si parte con il reportage di Fausto Biloslavo dal fronte caldo di Popasna; si prosegue con un’analisi approfondita di Lorenzo Vita sul ruolo dell’intelligence Usa nel cooptare e sostenere le forze armate di Kiev. Si conclude con l’ampia prospettiva di Emanuel Pietrobon sui paragoni tra Ucraina e Afghanistan come scenari di guerre per procura condotte dall’Occidente contro Mosca. Autori internazionali e italiani, prospettive diverse unite all’esperienza degli analisti di Inside Over compongono questo numero del magazine. Desideroso di condurre i lettori a trovare una bussola nella prima guerra senza limiti che la storia ricordi.