Un video, girato da una troupe di Al Masdar News, sintetizza in pochi minuti ciò che è la reale situazione che si vive nel contesto siriano ed all’interno di un paese dove ogni genere di rispetto verso il prossimo appare annullato e soppiantato da una barbarie senza fine; le immagini sono girate presso uno dei punti di ‘contatto’ tra i quartieri di Aleppo controllati dai governativi e quelli invece controllati dai gruppi jihadisti, Al Nusra in primis.[Best_Wordpress_Gallery id=”322″ gal_title=”Aleppo distrutta”]Il video si riferisce alla giornata di giovedì: ad un certo punto, si vedono degli autobus verdi sfrecciare da una piazza ricadente all’interno del perimetro controllato dai lealisti verso una zona destinata ad accogliere uno dei ‘corridoi’ umanitari per permettere l’uscita di quanti più civili possibili dai quartieri orientali, al centro in queste settimane delle operazioni militari; quegli autobus immortalati nel video, sono i mezzi che il governo siriano ha messo a disposizione per prelevare civili e feriti, oltre che alcuni gruppi di ribelli che hanno scelto di essere spostati in altre zone del paese: dopo poco più di due minuti, un’esplosione è avvertita proprio in direzione del corridoio umanitario predisposto da Damasco, mentre gli autobus verosimilmente sono già pronti ad accogliere coloro che scappano dai combattimenti.È l’immagine che testimonia cosa sta avvenendo ad Aleppo in queste ore: proprio durante la tregua, i terroristi asserragliati nelle zone orientali lanciano razzi verso i civili e verso chi è in procinto di trovare la salvezza nei quartieri lontani dai combattimenti. La stessa testata che filma il video, presso i propri canali social afferma che i giornalisti sono stati testimoni anche di spari verso gli autobus e diversi cecchini sono all’opera per impedire che le persone escano dai quartieri est della seconda città siriana. E’ bene ricordare che proprio quel giorno è scattata la tregua ad Aleppo, proclamata unilateralmente dall’esercito siriano e dall’aviazione russa per accelerare sia le trattative per una resa dei gruppi fondamentalisti presenti in città e sia poter permettere ai civili di evacuare la ‘sacca’ ribelle e sfuggire quindi dalle zone maggiormente esposte ai combattimenti.Al Nusra già nei giorni scorsi ha fatto sapere di non rispettare la tregua, ma vista l’interposizione dei mezzi della Croce Rossa la speranza era quella che i fondamentalisti permettessero almeno l’evacuazione dei civili, come già altre volte accaduto in passato sia a Damasco che ad Homs; non è dato sapere se sono state registrate vittime tra la popolazione pronta a rifugiarsi al di fuori dei quartieri orientali, ma testimoni locali riferiscono sui social che in tanti sono stati costretti a tornare indietro con il rischio quindi di essere utilizzati come scudi umani od essere strumentalizzati da Al Nusra e soci nella speranza di vedere attenuati i bombardamenti russi e siriani contro le proprio strumentazioni militari.https://www.youtube.com/watch?v=sJGppjSA7iAMolti autobus verdi non sono potuti partire, altri sono partiti semivuoti, quella che doveva essere una giornata di tregua si sta trasformando in uno dei momenti più difficili per la città di Aleppo da quando è iniziata la guerra; adesso presso i propri quartieri orientali, tanti civili rimangono intrappolati senza possibilità di uscire, così come quei primi gruppi che hanno annunciato l’intenzione di deporre le armi per essere trasferiti nella provincia di Idlib, rischiano di subire rappresaglie vendicative dei terroristi di Al Nusra e delle tante altre sigle che tengono in ostaggio la seconda città siriana. Al momento, solo tre ex combattenti sono riusciti a raggiungere i quartieri lealisti di Aleppo; feriti e provati, ma con la volontà di deporre completamente le armi, una volta saliti sulle ambulanze hanno raccontato di violenze interne ai fondamentalisti che controllano le zone orientali della città, in cui uomini di Al Nusra si scontrano contro altre sigle jihadiste che, al contrario della filiale siriana di Al Quaeda, sono propense a porre fine alla battaglia ed a lasciare spazio ai soldati governativi.LEGGI ANCHE: Perché gli Usa non vogliono liberare AleppoVista l’impossibilità di evacuare civili, la Russia ha prolungato la tregua fino alle ore 19 di sabato 22 ottobre, nella speranza di riuscire a poter far entrare presso i territori lealisti quanti più cittadini possibili, anche con l’aiuto dell’intervento di forze speciali. La reazione dei terroristi contro cittadini inermi e disarmati, oltre a dimostrare la predisposizione ad azioni aberranti e disumane dei gruppi ribelli, è volta a prolungare un conflitto il cui destino appare già comunque segnato: la battaglia per la città è saldamente in mano all’esercito siriano, che offre quindi la possibilità ai terroristi di arrendersi ed evitare altro spargimento di sangue oppure quantomeno di lasciare andare via i civili evitando il loro coinvolgimento negli scontri.LEGGI ANCHE: “Chi prende Aleppo vince la guerra”Il boicottaggio a suon di mitra e razzi dei corridoi umanitari, complica le cose e prolunga l’agonia; Aleppo è preda ed ostaggio dei gruppi salafiti: ciò che emerge dalle immagini sopra menzionate, è anche la distruzione di questa città, la sensazione di un centro urbano dove nemmeno un metro di strada è risparmiato dalla devastazione della guerra ed il pericolo è che ancora per tanto tempo gli aleppini saranno costretti a subire le conseguenze più nere del conflitto ed a vedere la propria terra martoriata
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