La California nella morsa del maltempo (e dei terremoti), Kim Jong-Un sfida gli Usa e Seul con un nuovo test missilistico. La denuncia di Human Rights Watch contro la strage di migranti per mano delle guardie di frontiera saudite. E poi i due militari Usa arrestati in Germania per l’omicidio di un 28enne e infine l’ultima inchiesta sulle forniture militari cinesi alla Russia di Vladimir Putin: ecco le cinque notizie del giorno.
“Hilary” e il terremoto mettono la California in ginocchio
La tempesta tropicale “Hilary” è arrivata in California. La fascia meridionale dello Stato Usa occidentale è stata colpita da quella che nelle ultime ore è stata declassata a ciclone post-tropicale con forti piogge, inondazioni e venti fino a 60 km/h. Dopo aver investito il sud della California (a Los Angeles sono state chiuse le scuole per tutta la giornata di lunedì), “Hilary” è in viaggio ora verso Oregon, Nevada e Idaho. Ma nella notte italiana il Golden State è stato anche teatro di un terremoto di magnitudo 5.1 con epicentro a Ojai, vicino a Santa Barbara. La scossa, seguita da una decina di altre di assestamento, si è sentita anche a Los Angeles, distante un centinaio di km da dove si è originato il sisma. Il presidente Usa Joe Biden ha promesso al governatore dello Stato Gavin Newsom aiuti da parte del governo federale.
La sfida di Kim agli Usa: nuovi test missilistici
La Corea del Nord ha svolto un’esercitazione navale in occasione della visita del leader Kim Jong-Un su un pattugliatore da dove sono stati lanciati diversi missili da crociera strategici, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Kcna. La prova di forza di Pyongyang, rivendicata come un successo “senza neanche un errore”, sarebbe “esagerata” e “differente dai fatti”, sostiene l’esercito sudcoreano. Quello di Kim è un messaggio alla sempre più stretta alleanza militare tra Seul e Washington, in particolare dopo il vertice trilaterale di venerdì scorso a Camp David tra il presidente Usa Joe Biden, il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e il premier giapponese Fumio Kishida. “Le operazioni del Nord miravano a riconfermare le funzioni di combattimento navali e le caratteristiche del suo sistema missilistico per rendere i marinai esperti nello svolgimento della missione di attacco in una guerra reale”, si legge nel dispaccio dell’agenzia Kcna.
Un report di Hrw sui migranti etiopi inchioda l’Arabia Saudita
Il quadro descritto è drammatico: centinaia di migranti etiopi presi di mira con armi di piccolo calibro o esplosivi e uccisi dalle guardie di frontiera saudite. È la denuncia, pubblicata oggi, dall’Ong Human Rights Watch, che mette sotto accusa la polizia del governo saudita per quella che è stata definita una “campagna mirata” che se perpetrata sistematicamente dal governo di Riad si configurerebbe come un crimine contro l’umanità. Hrw ha ricostruito l’epopea dei migranti, tra cui anche donne e bambini, finiti sotto il tiro delle guardie saudite alla frontiera tra Arabia Saudita e Yemen a partire da marzo del 2022. Il ministero degli Esteri tedesco si è detto “preoccupato” per le rivelazioni contenute nell’inchiesta degli attivisti per i diritti umani. “Il governo tedesco dialoga regolarmente con l’Arabia Saudita, anche su questioni relative ai diritti umani”, ha detto un portavoce della diplomazia di Berlino.
Nuova grana per l’esercito Usa: arrestati per omicidio due soldati di stanza in Germania
Due soldati appartenenti all’esercito statunitense sono stati arrestati per un omicidio avvenuto sabato scorso a Wittlich, in Germania, durante una festa cittadina in un luna park. I militari, di 25 e 26 anni, avrebbero ucciso un 28enne dopo una rissa per poi fuggire dalla scena del crimine insieme a due donne. Il procedimento, aperto dalla procura di Treviri e indagato dall’agenzia investigativa della base aerea americana di Spangdahlem, è già passato in mano alla giustizia Usa, dove verranno processati i due accusati di aver accoltellato la vittima, che lavorava in una società si sicurezza privata. Non è la prima volta che dei soldati statunitensi finiscono nei guai con la giustizia straniera. In Italia, l’anno scorso Julia Bravo, una militare della base di Aviano, ha investito e ucciso, mentre era alla guida in stato di ebbrezza, un ragazzino di 15 anni.
Quelle aziende cinesi che riforniscono l’esercito dello Zar
Elicotteri, droni, ma anche mirini e materie prime per l’industria bellica. È questo l’elenco, qui enunciato sinteticamente, delle forniture militari garantite dalla Cina alla Russia, secondo una nuova inchiesta del quotidiano britannico Telegraph. Le aziende russe importerebbero pezzi fondamentali per la costruzione di lanciamissili, veicoli corazzati e bombardieri strategici, con decine di migliaia di ordini in più dall’inizio della guerra in Ucraina. Pechino, sostiene l’indagine del giornale inglese, si avvarrebbe della cosiddetta tecnologia duale, una dicitura che dal punto di vista legale consentirebbe al governo cinese di scambiare merce a uso civile con la Federazione russa nel pieno rispetto delle sanzioni internazionali contro Mosca. La tecnologia duale tuttavia è duale perché può essere impiegata anche per scopi militari, un cavillo sfruttato dalla Russia anche con altri Paesi. Il commercio tra la Repubblica popolare cinese e il regime di Vladimir Putin supererà i 200 miliardi di dollari quest’anno, un nuovo primato tra le due nazioni.