Ennesimo colpo di scena al vertice delle forze armate armate russe nell’ora più buia per Mosca. Si tratta del generale Serghei Surovikin, classe 1966 e originario di Novosibirsk, noto a molti come il “generale Armageddon“, secondo quanto riferiscono alcuni canali Telegram russi.

Nel febbraio 2022, Surovikin è stato aggiunto all’elenco delle sanzioni dell’Unione europea in quanto “responsabile del sostegno attivo e dell’attuazione di azioni e politiche che minano e minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, nonché la stabilità o la sicurezza in Ucraina”.

Chi è il generale Surovikin

Si tratta di un veterano, sebbene molto più giovane di tanti altri leader militari: nel suo curriculum vanta la guerra civile in Tagikistan negli anni Novanta, la seconda guerra cecena e l’intervento russo in Siria nel 2015. Ma soprattutto, il suo nome tornerà alla memoria di molti a proposito del golpe del 1991, quando guidò personalmente una colonna di veicoli blindati contro la folla, schiacciando alcuni manifestanti. Quanto basta per divenire un pluridecorato e “Eroe delle Federazione russa” nel 2017.

Della nomina di Surovikin salta immediatamente all’occhio un elemento insolito: la sua evidente pubblicità, che passa addirittura da un canale ufficiale come quello della Tass. La nota agenzia di stampa, infatti, comunica che il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu avrebbe nominato il generale dell’esercito Surovikin al comando del gruppo congiunto di forze coinvolte nell’“operazione militare speciale” in Ucraina. Tutto questo accade a poche ore dal sabotaggio del ponte di Kerch che pregiudica i collegamenti tra Crimea e Russia, sbilanciando palesemente il conflitto a favore delle forze di Kiev.

Da circa cinque anni Surovikin era a capo delle Forze aerospaziali. Lo scorso anno Vladimir Putin gli aveva conferito il grado di generale posizionandolo, da questa estate in poi, a capo del distretto militare meridionale. Surovikin è noto per la bassa percentuale di perdite subite sul campo e la sua nomina non coglie di certo di sorpresa: arriva in giorni complessi durante i quali le reconquista ucraina, le scosse all’interno dell’establishment e le critiche sempre più feroci dai falchi della guerra iniziano a scardinare il sistema Putin.

Surovikin e i rumors su Kadyrov

Surovikin, secondo il Ministero della Difesa britannico – riferisce il Financial Times – è “un generale notoriamente corrotto e brutale anche per gli standard dell’esercito russo“. Mosca, tuttavia, non ha precisato chi sarebbe stato sostituito da Surovikin e se si tratti, effettivamente, di una sostituzione. L’intelligence militare britannica aveva affermato nell’aprile scorso che al generale Alexander Dvornikov fosse stato affidato il compito di assumere la guida delle operazioni in Ucraina, quasi due mesi dopo che Mosca aveva dato il via all’invasione, nel tentativo di centralizzare il comando e il controllo degli attacchi. Tuttavia, la stessa Mosca non ha mai specificato chi sia al comando militare generale.

Surovikin ha precedentemente guidato le forze russe in Siria ed è stato accusato di aver supervisionato il bombardamento che ha distrutto gran parte della città di Aleppo. Ora sarà responsabile del rinvigorimento di una campagna che ha subito pesanti perdite e ha perso migliaia di miglia quadrate di territorio nelle ultime settimane. La sua nomina segue il licenziamento segnalato all’inizio di questa settimana dei comandanti di due delle cinque regioni militari russe.

La nomina di Surovikin smentisce al momento i rumors circa un altro papabile al comando delle operazioni: il famigerato Ramzan Kadyrov che, proprio pochi giorni fa, è stato promosso al grado di colonnello generale. La nomina, che per molti faceva presagire un ruolo chiave nel futuro delle operazioni, al momento resta una promozione sul campo e null’altro, sebbene il leader ceceno sia stato fra i più critici verso la gestione del conflitto.

Il “generale Armageddon”

Con il generale Surovikin, il Cremlino sta mettendo al comando un decorato dalla brutale fama con una vasta esperienza sul campo di battaglia. “Surovikin sa come combattere con bombardieri e missili, è quello che fa”, aveva dichiarato a giugno il generale Kyrylo O. Budanov, il capo del servizio di intelligence militare ucraino, quando il suo omologo era stato messo a capo del comando sud.

Nella sua carriera “ha pagato” spesso insubordinazioni e violenze, sebbene con pene irrisorie. Trascorse, infatti, almeno sei mesi in prigione dopo che i soldati sotto il suo comando uccisero manifestanti a Mosca durante il fallito putsch dell’agosto 1991, per poi essere scarcerato senza subire alcune tipo di processo. Le accuse furono ritirate perché Boris Eltsin concluse che Surovikin stava solo eseguendo gli ordini: per sanare quella vicenda, fu poi promosso al grado di maggiore.

Inoltre, nel 1995 ricevette una condanna, poi sospesa, per commercio illegale di armi. La pena venne annullata dopo che l’indagine appurò che Surovikin aveva accettato di dare a un compagno di studi una pistola da utilizzare in una competizione, ignaro dello scopo previsto. Nel marzo 2004, è stato accusato dal tenente colonnello Viktor Chibizov di violenze e percosse. Nello stesso anno, ad aprile, il colonnello Andrei Shtakal si uccise sparandosi alla sua presenza e del vice comandante del suo distretto dopo essere stato criticato da Surovikin in persona.

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