La situazione al confine fra Israele e la Striscia di Gaza diventa ogni giorno più incandescente. Negli ultimi giorni, la sicurezza israeliana ha dimostrato di avere della falle che i militari reputano inspiegabili. E adesso, con l’inizio delle marce organizzate da Hamas lungo il confine, la situazione potrebbe degenerare.

Le falle nella sicurezza di Israele

La serie di incidenti sul confine è iniziata con la detonazione di un ordigno esplosivo a metà febbraio. Il dispositivo è stato avvolto in una bandiera palestinese appesa alla recinzione. La bomba ha ferito quattro soldati che avevano disobbedito agli ordini del comandante del plotone.

Alcuni giorni di calma, poi il ritorno della tensione. In poche poche ore, due gruppi di palestinesi di Gaza si sono infiltrati in Israele. Le forze israeliane hanno arrestato le persone infiltrate armate di granate e coltelli mentre si muovevano liberamente all’interno del territorio israeliano. Un gruppo era già a 10 chilometri oltre il confine.

In mezzo a queste due infiltrazioni, che le autorità israeliane non intendono sottovalutare, il fatto più eclatante: l’attivazione del sistema anti missile Iron Dome . L’attivazione della “Cupola di Ferro” nella notte di domenica testimonia il livello di tensione sul confine di Gaza. Nel sud i falsi allarmi non sono mai mancati, ma il lancio di missili intercettori è assolutamente inusuale. E l’episodio ha fortemente imbarazzato i vertici della sicurezza di Israele.

L’inchiesta preliminare indica che le sirene sono state attivate a causa dei colpi di mitragliatrice sparati in aria in direzione di Ascalona. Come ricorda Haaretz, domenica scorsa Hamas aveva svolto delle esercitazioni su vasta scala. La domanda è se gli spari fossero solo una dimostrazione simbolica o se Hamas avesse deliberatamente sparato in aria per far cadere il sistema di difesa missilistica in un falso allarme. L’organizzazione che controlla Gaza sta cercando metodi per penetrare Iron Dome. Per scoprire i suoi punti deboli, le raffiche di mitra potrebbero essere un ottimo metodo.

In ogni caso, il divario tra ciò che Hamas ha fatto e il costo e l’intensità della reazione di Israele ha suscitato imbarazzo nelle Idf. Le indagini proseguono ma i vertici israeliani, sia politici che militari, sono perplessi. Se il fuoco di reazione di Israele fosse stato incontrollato, la situazione a Gaza sarebbe potuta diventare esplosiva.

Israele schiera 100 tiratori scelti

In vista delle proteste che inizieranno oggi, Israele ha schierato 100 cecchini al confine della Striscia di Gaza. Le manifestazioni dovrebbero durare per sei settimane fino al’anniversario della fondazione di Israele e sono il terrore della sicurezza israeliana. Il capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano, Gadi Eisenkot, ha annunciato l’invio di un centinaio di tiratori scelti mostrando a tutti il livello elevatissimo di tensione.

E non potrebbe essere altrimenti. Hamas ha organizzato già i campi vicino al confine dove montare le tende. Le dimostrazioni inizieranno dopo la preghiera del mezzogiorno del venerdì. Sono previsti convogli di pullman che porteranno persone da tutta Gaza al punto al confine con Israele. L’esercito israeliano ha già promesso una risposta durissima al minimo accenno di violazione del confine. 

Primo incidente alla frontiera

Secondo un portavoce del ministero della Salute di Gaza, un agricoltore palestinese di 27 anni, Omar Samour, sarebbe stato ucciso a Khan Younes da un colpo di artiglieria israeliano. Le persone che hanno assistito alla sua uccisione hanno raccontato che l’uomo si trovava su un terreno in prossimità del confine. Secondo quanto riportano le agenzia, un portavoce dell’esercito ha dichiarato che “due sospetti si sono avvicinati alla barriera di sicurezza nel sud della Striscia di Gaza e hanno cominciato a comportarsi in maniera sospetta” e che “i carri armati hanno sparato contro di loro.