Proseguono i bombardamenti sull’Ucraina. Dopo quelli della scorsa notte che hanno riguardato soprattutto Odessa e Kiev, nel pomeriggio i raid si sono concentrati su Mariupol. Nella città assediata dove i russi via terra stanno provando ad avanzare strada per strada, è stato preso di mira anche il teatro. La struttura, secondo le autorità locali, ospitava anche numerosi gruppi di rifugiati in attesa di uscire dalla città. Si temono numerose vittime civili in quella che attualmente è la località più martoriata dal conflitto.
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Intanto a parlare è anche la diplomazia. La possibilità di uno statuto di neutralità dell’Ucraina è stato al centro dei colloqui fra Mosca e Kiev. Il Cremlino sostiene che “è possibile un compromesso“, in base ad una “neutralità smilitarizzata, stile Svezia, con un proprio esercito”. Il ministro degli Esteri russo Lavrov parla di “un margine di speranza di raggiungere un compromesso” e dice che uno status di neutralità è “seriamente considerato”. “Kiev però rifiuta l’idea e dice aver proposto “un modello di garanzie di sicurezza”, con “un accordo rigido con un certo numero di Stati garanti che si impegnano con chiari obblighi giuridici a prevenire attivamente gli attacchi in Ucraina”.
🔴 La diretta:
Ore 23:09 | Chiesta riunione di emergenza del consiglio di sicurezza Onu
Una riunione di emergenza del consiglio di sicurezza in seno al Palazzo di Vetro è stata chiesta dai delegati dei Paesi occidentali. La riunione dovrebbe tenersi domani.
Ore 22:59 | Esplosioni in Bielorussia, si parla di esercitazioni
A partire dalla tarda serata di questo mercoledì sui social si è iniziato a parlare di possibili esplosioni in territorio bielorusso e soprattutto nella zona meridionale del Paese, non lontano dal confine ucraino. Anche la giornalista Hanna Lubiakova ha rilanciato le segnalazioni di misteriose esplosioni e colpi di arma da fuoco. Al momento le notizie ufficiali riferiscono di esercitazioni programmate. Secondo il quotidiano Ukrainska Pravda, il capo del comitato esecutivo di Brest, Oleksandr Rogachuk, ha chiarito che oggi in zona erano previste delle esercitazioni.
Massive explosions in a number of cities in #Belarus. Residents of Baranavichy, Luninets, Stolin, Hantsavichy, Slutsk, Kletsk and other cities reported sounds similar to explosions. We are trying to understand what happened
— Hanna Liubakova (@HannaLiubakova) March 16, 2022
Ore 22:22 | Colpita violentemente la città di Sarny
Violente esplosioni sono state segnalate negli ultimi minuti a Sarny, cittadina di 30mila abitanti all’interno dell’oblast di Rivne. Il sindaco Ruslan Serpeninov su Telegram ha parlato di almeno tre i missili nemici piovuti sulla città. Importanti i danni, tanto che lo stesso primo cittadino ha invitato i cittadini a rimanere nei rifugi. Sarny si trova nella parte nord occidentale dell’Ucraina, una zona poco colpita dai russi rispetto al resto del Paese.
Ore 22:04 | Altri 6.426 evacuati da Mariupol
Nonostante le difficoltà e i raid che oggi hanno interessato la città, uno dei quali ha colpito il teatro municipale, è stato possibile organizzare un nuovo corridoio umanitario da Mariupol. Nelle ultime ore in 6.426 hanno lasciato il territorio assediato, riuscendo a raggiungere Zaporizhzhia. A renderlo noto è stata la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk.
Ore 22:00 | L’Ucraina potrebbe avere i sistemi di difesa S-300
La Nato starebbe pensando di trasferire alcuni sistemi missilistici di difesa S-300 a Kiev. Si tratta di sistemi di produzione sovietica in dotazione a tre Paesi dell’Alleanza Atlantica: Slovacchia, Grecia e Bulgaria. Al governo slovacco potrebbe essere richiesto di trasferire i propri mezzi all’Ucraina. Se ne discuterà, hanno fatto sapere da Bratislava, nella giornata di domani nel corso di una visita del Segretario della Difesa Usa Lloyd Austin. La Slovacchia potrebbe dare il suo via libera, a patto però di trovare alternative per proteggere i propri cieli.
Ore 21:17 | Cremlino: “Da Biden parole inaccettabili”
A distanza di poche ore dal discorso del presidente Usa Joe Biden, il quale tra le altre cose ha definito Putin un “criminale di guerra”, da Mosca è arrivata la replica di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino: “Riteniamo inaccettabile e imperdonabile tale retorica da parte di un capo di Stato le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo”, è stata la dichiarazione di Peskov.
Ore 20:50 | Cinque morti ritrovati sotto le macerie a Chernihiv
Sono cinque le vittime trovate dai servizi di sicurezza sotto le macerie a Chernihiv, città nel nord dell’Ucraina. Si tratta di due persone adulte e tre bambini e si trovavano tra le rovine di un dormitorio distrutto dai bombardamenti. “Le unità del Servizio di emergenza statale nella regione di Chernihiv sono state coinvolte sette volte in alcune operazioni antincendio – si legge in una nota della autorità di soccorso – mentre altre quattro volte hanno fornito assistenza a causa dei bombardamenti contro edifici residenziali e infrastrutture. Durante lo smantellamento del dormitorio di Chernihiv, i soccorritori hanno trovato il corpi di cinque persone, di cui tre bambini”.
Ore 20:31 | Raid su Odessa
Fonti della sicurezza Usa hanno rilevato un aumento dell’intensità dei bombardamenti su Odessa. Diversi colpi di artiglieria starebbero colpendo la città dal mare. I russi sparerebbero dalle navi notate sempre più in avvicinamento e in movimento sul Mar Nero. A riferirlo è stato su Twitter il giornalista Jack Detsch.
NEW: Russian warships are shelling near Odesa, Ukraine's third-largest city, and are on the move in the Black Sea: senior U.S. defense official
— Jack Detsch (@JackDetsch) March 16, 2022
Ore 20:10 | Nuovi bombardamenti su Kiev
In una Kiev ancora sotto coprifuoco, poco dopo le 19:00 sono tornate a suonare le sirene di allarme aereo. Nuove esplosioni sono state udite dai cittadini anche all’interno del perimetro urbano della capitale ucraina. Alcuni missili avrebbero colpito diverse case private nel distretto di Podilsky. A riferirlo è stato il sindaco Vitali Klitschko, secondo cui nella zona adesso sono impegnati diversi soccorritori. Danneggiato anche un gasdotto a bassa pressione in un raid avvenuto in un altro quartiere della capitale.
Ore 19:24 | Mosca: “Noi non responsabili del raid sul teatro di Mariupol”
Fonti del ministero della Difesa russo hanno negato responsabilità sul bombardamento che nel pomeriggio ha riguardato il teatro di Mariupol, lì dove erano rifugiati diversi gruppi di cittadini in attesa di poter uscire dalla città. Mosca ha dato la colpa del raid ai membri del Battaglione Azov, il gruppo nazionalista organico all’esercito ucraino che ha la propria base a Mariupol.
Ore 18:23 | Liberato il sindaco di Melitopol
Sarebbe stato liberato Ivan Fedorov, il primo cittadino di Melitopol, località nel sud dell’Ucraina occupata dal 27 febbraio dai russi. “Amici abbiamo buone notizie – ha dichiarato Kyrylo Tymoshenko, dirigente dell’ufficio presidenziale di Kiev – è appena finita l’operazione speciale della liberazione del sindaco di Melitopol, Ivan è al sicuro. Insieme al presidente e al capo dell’ufficio abbiamo appena parlato con lui. Voglio solo dire che noi non abbandoniamo i nostri”.
Президент України @ZelenskyyUa поспілкувався зі звільненим із полону мером Мелітополя Іваном Федоровим.
"Мы не бросаем наших", – зазначив Президент. pic.twitter.com/Uiyj9gF1RQ
— Defence of Ukraine (@DefenceU) March 16, 2022
Ore 18:17 | Biden: “In gioco autodeterminazione dei popoli, invieremo anche droni a Kiev”
Dopo il discorso tenuto da Zelensky al Congresso, collegato in video dalla capitale ucraina, ha parlato il presidente Usa Joe Biden. Secondo il capo della Casa Bianca nella guerra in Ucraina ci sarebbe in gioco il principio di autodeterminazione dei popoli: “Zelensky è stato convincente – ha riferito Biden – Per questo lo sosterremo. Tra i nuovi armamenti che invieremo in Ucraina ci saranno anche i droni”. Il presidente Usa ha parlato anche di ulteriori aiuti per circa 800 milioni di Dollari da destinare a favore di Kiev. Dalla Casa Bianca anche un monito contro Putin: “Impressionanti le atrocità dei russi – ha dichiarato Biden – Putin pagherà un prezzo molto caro”.
Ore 17:56 | Colpito teatro a Mariupol dove si riparavano rifugiati
Le forze russe avrebbero bombardato il teatro di Mariupol, struttura usata da giorni da diversi gruppi di rifugiati in attesa di uscire dalla città assediata. Lo ha riferito il quotidiano Ukraïnska Pravda che ha citato fonti del Consiglio comunale di Mariupol.
“L’esercito russo ha intenzionalmente e cinicamente distrutto il Teatro nel cuore di Mariupol – hanno dichiarato rappresentanti del consiglio comunale – L’aereo ha sganciato una bomba su un edificio dove si nascondevano centinaia di civili di Mariupol. Non è ancora possibile valutare la portata di questo atto terribile e disumano, perché i bombardamenti delle aree residenziali continuano in città”. Crollato il tetto del teatro e dell’attiguo rifugio anti aereo.
Video pic.twitter.com/PuG0g32hY1
— Michael A. Horowitz (@michaelh992) March 16, 2022
Ore 17:33 | Raid a Mariupol, forse vittime tra i civili in fuga
Un attacco russo si sarebbe verificato non lontano da Mariupol, in una zona percorsa dai civili in fuga verso il corridoio di Zaporizhzhia. A riferirlo è stato l’esercito ucraino sui canali Telegram. Ci sarebbero vittime tra i civili, anche se non è stato precisato il numero delle persone coinvolte. Tra i morti forse anche un bambino.
Ore 17:09 | Russia blocca sito Bbc: “Questo è solo l’inizio”
Il Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa russo (Roskomnadzor) ha bloccato il sito web della Bbc, su richiesta della Procura generale. Il fatto è stato confermato dal portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova: “Si tratto soltanto della prima delle misure di risposta alla guerra informativa scatenata dall’Occidente contro la Russia – ha dichiarato la portavoce – è solo l’inizio”. Oltre 30 siti web di altrettanti media sono stati bloccati nelle ultime ore.
Ore 17:00 | Corte Giustizia Onu: “Russia sospenda operazioni in Ucraina”
La Corte internazionale di Giustizia ritiene che la Russia deve sospendere immediatamente l’operazione militare avviata il 24 febbraio 2022 sul territorio dell’Ucraina. Lo si legge nel documento redatto dal presidente della Corte, Joan Donoghue. La Corte è stata in chiamata in causa dall’Ucraina subito dopo l’inizio dell’attacco russo.
“Le due parti devono astenersi da atti che rischino di aggravare la controversia su cui la Corte è stata chiamata a deliberare o di renderne la soluzione più difficile”, si legge ancora nella delibera. Donoghue ha espresso rammarico sul fatto che nessun rappresentante russo abbia partecipato alle udienze precedenti.
Ore 16:36 | Nato compatta sul “no” alla no fly zone
Niente no fly zone: la posizione dell’Alleanza Atlantica, anche all’indomani della visita dei premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia a Kiev, rimane la stessa. “Gli alleati sono uniti nel dire che la Nato non dovrebbe schierare le sue forze sul territorio o nello spazio aereo dell’Ucraina, perché abbiamo la responsabilità di garantire che questa guerra non si intensifichi oltre l’Ucraina”: a dichiararlo è stato il segretario dell’Alleanza, Jens Stoltenberg.
“Vediamo morte, distruzione e sofferenza in Ucraina, ma questo può peggiorare se la Nato interviene con un’azione che potrebbe trasformare il conflitto in una guerra a tutti gli effetti tra Nato e Russia” Jens Stoltenberg
Ore 15:45 | Papa Francesco sente al telefono Patriarca Kirill
Un colloquio telefonico tra il Pontefice e il Patriarca di Mosca è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi. A riferirlo sono state fonti della stessa Chiesa di Mosca: “Le parti hanno sottolineato l’eccezionale importanza del processo negoziale in corso – si legge in una nota – esprimendo la loro speranza per il raggiungimento al più presto di una pace giusta”.
Ore 15:20 | Financial Times: “Ucraina e Russia elaborano piano di neutralità”
Mosca e Kiev hanno fatto importanti progressi su una bozza di piano di pace di 15 punti, incluso un cessate il fuoco e un ritiro russo se Kiev dichiarerà la sua neutralità e accetterà limiti alle forze armate. É questo il programma per arrivare alla fine delle ostilità che Russia e Ucraina avrebbero elaborato. L’indiscrezione è stata resa nota dal Financial Times. Il quotidiano ha preso le informazioni da tre fonti impegnate nei negoziati. Secondo questa ricostruzione una bozza di accordo sarebbe stata proposta per la prima volta nel round dei colloqui di lunedì. In cambio della neutralità, l’Ucraina otterrebbe la protezione di Usa, Gran Bretagna e Turchia.
Ore 15.13 | Kiev: “I russi hanno rapito un altro sindaco”
Dopo il rapimento e l’arresto dei sindaci di Melitopol e Dniprorudne, il governo ucraino ha denunciato la sparizione del primo cittadino di Skadovsk. “Oleksandr Yakovlyev ed il suo vice Yurii Palyukh – ha dichiarato sui social il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba – sono stati rapiti dagli invasori russi che continuano a sequestrare leader locali democraticamente eletti in Ucraina”.
“Gli stati e le organizzazioni internazionali – ha proseguito il capo della diplomazia di Kiev – devono chiedere alla Russia di rilasciare immediatamente tutti i funzionari ucraini rapiti”.
Ore 14:40 | Putin: “Il vero genocidio è stato in Donbass e va avanti da otto anni. Non vogliamo invadere l’Ucraina”
“Il vero genocidio lo hanno subito i russofoni nell’est dell’Ucraina e in Donbass”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un discorso ripreso dall’agenzia Tass: “Il fatto che ci siano i nostri carri armati a Kiev non significa che noi vogliamo invadere l’Ucraina – ha proseguito il capo del Cremlino – Siamo disposti a discutere sulla smilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina”. Putin si è espresso anche contro l’applicazione delle sanzioni alla Russia, definite decisioni “figlie di una politica miope”.
Ore 14:20 | Zelensky: “Viviamo l’11 settembre ogni giorno da settimane”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato in videoconferenza al congresso Usa. Dopo i discorsi tenuti davanti ai parlamentari britannici e canadesi nei giorni scorsi, il massimo rappresentante ucraino ha fatto sentire la sua voce collegato da una Kiev dove si continua a temere un’avanzata russa.
“Noi viviamo l’11 settembre da tre settimane – ha dichiarato Zelensky – Il nostro Paese si è trovato nella peggiore guerra dalla seconda guerra mondiale. L’Ucraina è grata agli Stati Uniti ma vi chiedo di fare di più per fermare la macchina da guerra della Russia. Tutti i politici della Russia dovrebbero essere sanzionati, tutte le aziende americane devono lasciare la Russia. Una no fly zone non è troppo da chiedere, chiudete i porti americani alla Russia”.

Ore 12:58 | Kiev, uccisi 10 civili in coda per il pane
Le truppe russe hanno ucciso almeno 10 civili in coda per il pane a Chernihiv, a nord di Kiev, vicino al confine con la Bielorussia. Lo riferisce il corrispondente di Suspilne news sul posto citato da The Kyiv Independent. L’attacco è avvenuto intorno alle 10 del mattino