Orizzonte Sistemi Navali entra nel dibattito sul futuro ruolo della Difesa italiana a cavallo tra proiezione atlantica e svolta europea nel contesto in cui per il sistema Paese il ruolo di Fincantieri e Leonardo, le più strategiche aziende della filiera nazionale nel settore, deve ancora ben delinearsi.

Osn è, per molti, un nome di nicchia: rappresenta la join venture partecipata al 51% da Fincantieri e al 49% di Leonardo che è il maggiore punto di contatto e di cooperazione tra i due maggiori attori italiani della Difesa. Specializzata in sistemi navali ad alta tecnologia e di gestione integrata dei sistemi d’arma, produce forniture di elevato valore aggiunto e notevole peso strategico.

Nelle ultime giornate Orizzonte Sistemi Navali è tornata alla ribalta perché nella cronaca si vocifera che Guido Crosetto, il navigato politico di Fratelli d’Italia dimessosi all’inizio della XVIII legislatura da Montecitorio, potrebbe essere nominato ala sua presidenza. I rumors sull’ascesa di Crosetto, imprenditore esperto nel settore e attualmente presidente dell’Associazione italiana delle aziende del settore della Difesa, portano con sè un ragionamento a tutto campo sulle prospettive future che Osn avrà nel contesto dell’affare più importante realizzato negli ultimi anni dalla Difesa: la partnership tra Fincantieri e i francesi di Naval Group culminata con la costituzione del consorzio Naviris.

Consociando Fincantieri con Naval Group, l’ad Giuseppe Bono ha confermato la preferenza del gruppo per il comparto della Difesa a trazione europea, ovvero franco-tedesca. Arma a doppio taglio per Roma che necessita di inserirsi in un comparto consolidato e di cercare quote di mercato e spazi strategici laddove Parigi è forte di un’industria più consolidata in quanto a potenza finanziaria e, soprattutto, alleanze sistemiche.

Del resto, sulla carta l’asse Fincantieri-Naval Group funziona: Fincantieri è più specializzata sugli scafi, Naval Group sui sistemi integrati interni. Per l’Italia la prospettiva di un’alleanza in campo di cantieristica navale con Parigi è interessante, ma a Fincantieri manca la prospettiva sistemica di Naval Group, che nell’asse su Naviris beneficerà della sua integrazione con il colosso degliarmamenti Thales, che detiene al suo interno il 35% del capitale. Thales potrebbe dunque fagocitare buona parte dello spazio per la fornitura di sistemi d’arma avanzati ai nuovi prodotti Naviris rispetto all’amica-nemica Leonardosocia del gruppo transaplino in Thales Alenia ma al contempo acerrima rivale in campo extraeuropeo per l’acquisizione di commesse e contratti.

Qui potrebbe rientrare, in una prospettiva sistemica, Osn. Forte della sua natura di anello di congiunzione tra Fincantieri e Leonardo, aumenterebbe il potere negoziale della prima nel consorzio. Tuttavia, dai primi accordi analizzati dal governo Conte non sembra esser destinata a trasparire alcuna citazione esplicita di Osn come provider di servizi e strumenti d’arma nel raggio di Naviris. Il rischio di un consorzio squilibrato tra Roma e Parigi non è da escludere: e dopo la crisi del coronavirus, che vede Roma e Parigi tatticamente alleate contro il fronte del rigore tedesco-olandese, sarà bene non dimenticare gli appetiti transalpini sull’industria italiana. Nelle scorse settimane Avio è stata oggetto di sospetti interessi; per il futuro Roma non dovrà dimenticare i suoi gioielli e ricordare che le alleanze industriali sono utili e funzionali solo equilibrate. Vi sono forti dubbi che su Fincantieri-Naval Group così possa essere se Osn non avrà la centralità che merita nei progetti.

Dacci ancora un minuto del tuo tempo!

Se l’articolo che hai appena letto ti è piaciuto, domandati: se non l’avessi letto qui, avrei potuto leggerlo altrove? Se non ci fosse InsideOver, quante guerre dimenticate dai media rimarrebbero tali? Quante riflessioni sul mondo che ti circonda non potresti fare? Lavoriamo tutti i giorni per fornirti reportage e approfondimenti di qualità in maniera totalmente gratuita. Ma il tipo di giornalismo che facciamo è tutt’altro che “a buon mercato”. Se pensi che valga la pena di incoraggiarci e sostenerci, fallo ora.