Sono in molti a chiedersi dove siano e quando verranno utilizzati i carri armati Abrams promessi dagli Stati Uniti all’Ucraina. In attesa della ormai imminente (e pubblicizzata) controffensiva primaverile di Kiev, quello che sembra certo è che questi mezzi, tra i più pregiati dell’industria bellica Usa, non saranno in alcun modo utilizzati. Il Pentagono ha confermato che Washington continua l’addestramento dei soldati ucraini, ma per quanto riguarda l’uso di quei carri, il generale Lloyd Austin ha parlato di addestramento che dovrebbe partire queste settimane. Un’ammissione che si traduce nel fatto che gli Abrams, almeno per i prossimi mesi, non poseranno i loro cingolati nei campi di battaglia dell’Ucraina. I più ottimisti parlano di fine estate, ma al momento sembra difficile fare previsioni certe, considerato anche il risultato dell’operazione militare che il comandi di Kiev dovrebbero iniziare a breve (o che, secondo qualcuno, hanno già iniziato).

I tempi, come riporta Usa Today, si sono allungati rispetto al momento della decisione di Joe Biden soprattutto per i lavori che sono stati effettuati sui carri armati. Gli Abrams con cui sono addestrati i soldati ucraini nella base di Grafenwoehr, in Germania, non sono infatti i modelli usati dalle forze armate statunitensi, ma hanno subito delle modifiche dovute al timore che uno solo di quei mezzi possa finire nelle mani dei russi. Il rischio è che l’intelligence di Mosca riesca a ottenere informazioni attraverso lo studio anche solo di alcuni frammenti ritrovati nei campi di battaglia. E se questi fossero elementi coperti da segreto di Stato, questo scenario si trasformerebbe in un enorme buco nella rete di sicurezza delle informazioni sensibili Usa. Per accelerare le consegne, Washington ha deciso di inviare gli Abrams modello M1A1 e non gli MI1A2, più sofisticati e quindi anche più difficili da modificare. Ma in ogni caso ci vuole tempo ed esistono passaggi legali, burocratici e di sicurezza che non possono essere evitati.

Questo modifiche e l’addestramento dei militari ucraini rappresentano ostacoli temporali non solo di ampia portata, ma anche tecnicamente insormontabili. Gli analisti e i tecnici Usa hanno più volte sottolineato che l’addestramento dei soldati deve essere perfetto, poiché bastano pochi errori per rendere i carri inservibili o addirittura controproducenti. E il nodo delle informazioni sensibili e delle componenti secretate è fondamentale soprattutto alla luce delle modalità con cui si combatte sui vari fronti in cui deve essere svolta la controffensiva di Kiev. L’esercito russo ha le capacità anticarro necessarie per colpire un mezzo Usa, specialmente se guidato in modo non perfettamente efficace. E i teatri del Donbass, della Crimea o di Kherson non sembrano essere i campi migliori in cui testare l’efficienza degli Abrams contro le forze nemiche.

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