L’esercito di Bashar Al Assad continua la sua marcia per liberare Aleppo. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, i lealisti hanno riconquistato il quartiere Suleiman al Halabi e la rotonda di Al Yandul. L’avanzata procede dal 22 settembre scorso e rappresenta il tentativo finale da parte dei governativi per liberare Aleppo.Si parla molto degli ospedali colpiti dall’aviazione russa ad Aleppo. Molto meno si parla invece dei morti provocati dai ribelli. Morti provocati molto spesso anche da armi occidentali. Proprio oggi, infatti, è stata diffusa la notizia che gli Usa hanno consegnato “eccezionali forniture” di lanciarazzi ai ribelli siriani di Aleppo. L’obiettivo non è contrastare Daesh bensì russi ed esercito siriano.La mattina del 30 settembre, come riferisce Asia News, i quartieri a maggioranza armena di Nor Kiugh e Villa sono stati colpiti dai missili di Al Nusra, lanciati – secondo quanto riferiscono testimoni citati da Asia News – “su ordine diretto dalla Turchia. Dai vertici di Ankara partirebbero infatti le istruzioni, precise e dettagliate, di come colpire i civili armeni“. I missili hanno provocato almeno quattro morti. Secondo il quotidiano armeno di Aleppo, Kantzasar, queste azioni sarebbero state compiute dagli “agenti sul territorio” della Turchia, ovvero “i miliziani di Al Nusra, i combattenti Turkmeni e i membri del Movimento di Nur Eddin El Zanki”. Proprio i miliziani di quest’ultimo gruppo (sostenuti da Usa e Qatar), non più di un mese fa, hanno decapitato un bambino di soli 12 anni, reo di avere il padre fedele ad Assad.Il conto di morti armeni ad Aleppo è impressionante. Dal 23 al 30 settembre, i terroristi e i loro alleati hanno ucciso almeno 57 persone e ferite 167, “di cui 37 bambini e 53 donne”, come riferisce Asia News. Morti di serie B. Perché uccisi dai ribelli.I Paesi in cui i cristiani sono perseguitati sono molti, non solo in Siria. Vogliamo andare laddove i cristiani sono oggetto di violenza solo per la loro fede. E per farlo abbiamo bisogno di TE.SOSTIENI IL REPORTAGE QUI
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