La Cina invia in avvertimento a Parigi non permettendo alla Marina francese di prendere parte alle celebrazioni per il settantesimo anniversario della nascita della propria flotta. La decisione è stata presa in seguito a quella che Pechino ha ritenuto essere un’”incursione illegale” nelle proprie acque territoriali. Parigi risponde impugnando il diritto alla libertà di navigazione.

La marina militare francese non ha potuto prendere parte come previsto all’imponente sfilata di vascelli militari internazionali che si è svolta nel Mar Giallo alla presenza del presidente Xi Jinping. La motivazione è direttamente legata ad un attraversamento ritenuto illegale, che ha visto la francese Vendémiaire attraversare le acque dello stretto di Taiwan. A riportare la notizia è stato il noto quotidiano Le Figaro. L’”incursione illegale nelle sue acque territoriali”, come è stata definita dal ministero della Difesa della Repubblica popolare cinese, è avvenuta oltre un mese fa, il 6 aprile. La nave francese, fregata classe Floréal da 2.950 tonnellate, è stata scortata da navi cinesi che hanno dimostrato in questo modo la propria sovranità sulle acque che invece l’Organizzazione delle Nazioni Unite considera internazionali. Ha riportato Le Figaro.

Parigi ha risposto a questo “smacco” rivendicando il diritto alla libertà di navigazione e affermando che la fregata Vendémiaire “naviga regolarmente nel mare della Cina del Sud”, le cui acque sono rivendicate da numerosi paesi costieri e che Pechino si attribuisce per il 90%. Allineandosi agli alleati americani e britannici che hanno inviato ugualmente nella regione unità da battaglia per “saggiare” le intenzioni e le reazioni di Pechino in merito a queste sue rivendicazioni delle cosiddette “acque ancestrali”, non che delle tensioni che riguardano l’isola di Taiwan.

Questo ennesimo incidente, rivelato da fonti militari americane all’agenzia internazionale Reuters, segna un irrigidimento di Pechino nei riguardi delle attività navali francesi proprio alla vigilia dell’arrivo della portaerei Charles de Gaulle nella regione dell’Indo-pacifico. La scelta “strategica” di inviare la propria portaerei nelle acque dell’Asia dimostra come l’Eliseo voglia essere presente sullo scacchiere globale, proiettando la sua potenza come gli alleati. Sommandosi a quelle potenze che nutrono interessi nella regione e tengono a rivendicare la libertà di navigazione che la Cina non intende rispettare nonostante in quelle acque transiti il 40% del commercio marittimo mondiale.

L’avvertimento alla Francia dunque può essere visto come un monito di Pechino riguardo a quale posizione prendere nella disputa navale che entro i prossimi due anni dovrebbe vedere le maggiori potenze del pianeta inviare le proprie unità da battaglia migliori nel Mar Cinese Meridionale proprio per fare da contrappeso alla flotta da guerra cinese. La più imponente del mondo. Secondo quanto riportato da Le Figaro , la Marina militare francese ha sempre seguito con regolarità le rotte che la vedevano attraversare lo stretto di Taiwan, senza mai innescare alcuna tensione con Pechino. Questo cambio di passo, seguito da un chiaro avvertimento, non può che essere considerato un messaggio per Parigi, che dovrà scegliere se chiarire le sue posizioni con la Cina o stringersi intorno a Washington.





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