L’esercito degli Stati Uniti vuole un nuovo elicottero per le missioni avanzate della sua “cavalleria volante”, e sulle scrivanie del Pentagono arrivano i progetti per lo sviluppo del Fara – Futur Armed Reconnaissance Aircraft – che farà da scout per gli elicotteri d’accatto in supporto alla fanteria del ventunesimo secolo.
Un nuovo elicottero da ricognizione, possibilmente dotato di tecnologie stealth o per la bassa osservabilità sui radar, pesantemente armato, che sia in grado di librarsi in avanscoperta sul terreno di battaglia e funga da “occhi e orecchie” del comando operazioni sul campo. Progettato per entrare in servizio dal 2020, restituirà all’Us Army il supporto garantito dagli elicotteri “scout” che sono stati ritirati dalla prima linea.
Da quando gli elicotteri leggeri da esplorazione “Kiowa Warrior” Oh-58 hanno smesso di volare veloci sulle postazioni nemiche; per localizzare e indicare ai loro fratelli più grandi della flotta ad ala rotante a stelle e strisce, gli elicotteri d’attacco “Apache” Ah-64 e i “Black Hawk” Uh-60L, dove spedire il loro razzi e puntare le loro mitragliere; l’Esercito degli Stati Uniti è rimasto sprovvisto di una preziosa risorsa sul campo di battaglia.
Adesso, quella che si stima essere una formazione che conterà fino a 25-30 velivoli ad ala rotante di nuova concezione, è pronta per essere messa in produzione e ovviare a questa lacuna; venendo ridistribuita tra gli “Squadroni di cavalleria aerea” per fornire ognitempo ai comandanti delle operazioni un quadro sempre aggiornato sul campo di battaglia, oltre a condurre missioni di “esplorazione e ricognizione” che segnalino agli elicotteri d’attacco le potenziali minacce e gli obiettivi da bersagliare. I FARA aiuteranno i vertici al comando a prendere decisioni critiche e appropriate per schierare nel migliore dei modi le proprie forze.
Ma quali specifiche sono state evidenziate nella ricerca di un prototipo? Una velocità che sfiori i 200 nodi (370 km/h), dimensioni ridotte che gli permettano di abbassarsi e infilarsi tra i palazzi delle città; possibilmente la facoltà di volare con e senza equipaggio – dunque un Semi-Uav. Dovrà essere capace ti trasportare almeno una coppia, o due, di missili anticarro “Hellfire” e di poter montare su piloni fuoribordo mitragliatrici e lanciarazzi.
L’Us Army sembra aver rinunciato – dopo i deludenti risultati del ricognitore stealth RAh-66 “Comanche” – all’invisibilità degli elicotteri, ma potrebbe comunque optare per la bassa osservabilità o il rilascio di una firma radar ridotta attraverso particolari vernici e un design adeguato- come nel caso degli Mh-X “Silent Hawk” impiegati dai Navy SeAl.
Le indiscrezioni sulle possibili piattaforme dalle quali potrebbe essere sviluppato di questo nuovo scout, sono l’ S-97 “Raider” sviluppato precedentemente da Sikorsky: che però è un elicottero troppo “troppo grande per volare in sicurezza tra i palazzi di una città; e il V-280 “Valor”, che però è un convertivano – dunque anch’esso troppo largo nella configurazione per le mansioni e l’agilità richieste. Entrambi i velivoli infatti dovrebbero essere sostituti nel futuro della flotta dell’Us Army e dell’US Marine Corp di Uh-60 e degli V-22 “Osprey”. Opzione che non sembra non essere ancora nei programmi del Pentagono però, che oltre a confermare la piena operatività di entrambi gli elicotteri, ha recentemente confermato l’estensione di operatività degli elicotteri d’attacco “Apache”, che combatteranno fino al 2040.