La Russia non ha nessuna intenzione nel rimanere indietro nella battaglia riguardante la modernizzazione delle proprie strumentazioni di guerra, come è stato ben evidenziato dai test effettuati negli ultimi mesi. In particolare, le crescenti tensioni a livello mondiale hanno spinto Mosca già da anni a lanciare un ampio progetto di rinnovamento, che passa anche attraverso la rigenerazione della passata strumentazione, come evidenziato dall’aeronautica del Paese. A seguito dei test effettuati nel mese di gennaio e riguardanti le apparecchiature di difesa da attacchi balistici intercontinentali, questa volta è toccato al fiore all’occhiello dell’aeronautica russa, in grado di sferrare attacchi balistici e strutturato per trasportare anche testate nucleari.

L’ultimo aggiornamento, il cui funzionamento è stato provato nella giornata di domenica 2 febbraio con partenza dall’aeroporto militare di Kazan, riguarda il bombardiere quadrimotore da guerra Tu-160, già in dotazione alle forze aeree dell’ex Unione sovietica. Le nuove implementazioni, alla quale ha lavorato la compagnia produttrice del velivolo, la società russa Tupolev, riguardano sia la capacità di fuoco del velivolo sia una strumentazione all’avanguardia a controllo totalmente digitale, oltre ad una maggiore resistenza della struttura ed un migliorato software di lancio. Inoltre, una parte degli aggiornamenti hanno riguardato anche la potenzialità difensiva del velivolo, portando a termine una campagna di miglioramenti cui lavori hanno avuto inizio quasi 13 anni fa, nel 2007.

Il Tu-160M (questo è il nome del nuovo prototipo) è un bombardiere in grado di trasportare testate sia convenzionali che nucleari (K-101 e K505) e risulta con scarto il bombardiere più pesante al mondo studiato per portare a termine azioni di guerra. Le nuove migliorie messe in campo dagli ingegneri russi permetteranno anche una minore visibilità del velivolo ai radar rivali, grazie alla capacità del materiale di cui è rivestito di assorbire le onde, limitandone le riflessioni che lo renderebbero rilevabile alle postazioni nemiche.

Secondo quanto riferito dalla casa produttrice del bombardiere da guerra e riportato dall’agenzia di stampa russa Sputnik, il test di prova effettuato nella giornata di domenica ha avuto riscontri positivi, non presentando alcun tipo di problematica. L’aereo è stato pilotato dal collaudatore russo Anri Naskidyants, nonostante non sia stato però dichiarato il numero complessivo dell’equipaggio utilizzato e che sarebbe necessario per il regolare funzionamento del velivolo militare. Tuttavia, l’assenza di problematiche ha evidenziato come i miglioramenti apportati si siano rivelati funzionati, particolare non scontato se si pensa che la base utilizzata è quella di un’aereo supersonico ancora di manifattura sovietica. Nei prossimi mesi ed una volta che anche i prossimi test risulteranno positivi si potrà procede alla manutenzione dei velivoli Tu-160 in dotazione all’aeronautica russa.

I costi dell’opera sono stati giustificati dall’escalation di tensioni degli ultimi anni che hanno messo Mosca nella necessità di adeguarsi alla crescente competitività degli eserciti esteri, soprattutto sotto il piano balistico ed aeronautico. Per garantirsi un’adeguata difesa è infatti necessario per la Russia di avere la possibilità di dotarsi delle strumentazioni più all’avanguardia, per non perdere l’ipotetico vantaggio nel caso si presentasse la necessità di uno scontro a fuoco; con un’occhio di riguardo anche al profilo difensivo, toccato dalle ultime migliorie.

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