Il Cremlino ha deciso di inviare una task force della Flotta Pacifico a Qingdao, in Cina, per svolgere un’esercitazione bilaterale , rafforzare la cooperazione marittima con la Marina di Pechino, ma soprattutto per mostrare, come citano i russi la “maestosa potenza” navale.

Come riporta l’agenzia d’informazione russa Tass, questa mattina l’incrociatore missilistico Varjag è entrato nel porto cinese che affaccia sul Mar Giallo – sparando una salva di “saluto”- accompagnato dai cacciatorpedinieri Osljabja, Admiral Vinogradov e Admiral Tributs, la corvetta Sovershennj, e due unità navali per il supporto logistico, il rimorchiatore Igor Belousov e la nave cisterna Irkut. Il servizio stampa del Distretto militare orientale russo ha dichiarato che la “task force della Flotta del Pacifico” è stata inviata per partecipare alle esercitazioni navali bilaterali tra Russia e Cina”, le flotta “tascabile” simulerà una serie di manovre e operazioni di comunicazione e soccorso, durante le quali i militari effettueranno anche il “lancio di missilicontro una serie di bersagli aerei e navali“.

Non è stato reso noto invece quali unità della mastodontica flotta della Repubblica Popolare Cinese prenderanno parte alle manovre, ma ci si attende che verranno impegnate nelle esercitazioni unità omologhe, sia per ovviare alle simulazioni di soccorso e supporto, sia per effettuare le simulazioni di “lancio” di missili anti-nave e anti-aereo su bersagli aeronavali.  Quindi possiamo ipotizzare cacciatorpediniere lanciamissiliTipo 052 Luyang III, e corvette Tipo 056 e fregate Tipo 054A. Non è stata fatta menzione di unità sottomarine, né se le nuove portaerei cinesi svolgeranno un ruolo nelle operazioni.

Attualmente la flotta di superficie della Marina Militare Cinese è considerata come la principale e più temibile avversaria della Marina statunitense, nonché della flotta riunita della Nato: avendo varato approssimativamente il numero pari alla somma di tutte le unità delle maggiori marine occidentali, in un solo anno. Per quanto riguarda la flotta sommersa – che però non viene menzionata come parte attiva di questo sfoggio della “maestosa potenza navale russa” – il maggior avversario nelle marine occidentali rimane la flotta sottomarina russa: “il nemico di sempre”, come direbbe il personaggio di fantasia uscito dalla penna di Tom Clancy.

Questa missione di “cooperazione marittima” non può che preoccupare Washington, che nei suoi “giochi di guerra” potrebbe dover considerare la remota ipotesi di dover affrontare scenari che la portino a confrontarsi contemporaneamente con due “giganti” navali di questa portata; potendo contare soltanto sulla Royal Navy e sulla Marine National come alleati all’altezza – e più per esperienza che per numero di unità – e servendo come asso nella manica solo la sua invidiabile flotta di portaerei.

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