La portaerei britannica Hms Queen Elizabeth imbarcherà caccia americani nella sua prima missione operativa. Il nuovo vettore aeronavale nel Regno Unito è pronto a salpare alla volta del Pacifico, dopo aver accelerato il raggiungimento della completa operatività. Data la mancanza di una sua componente aerea porterà sul ponte un gruppo imbarcato misto di F-35 B americani e inglesi. 

Ad annunciarlo è stato il segretario della Difesa britannico Gavin Williamson,che questa settimana ha reso noto che la più imponente nave che la Royal Navy abbia mai posseduto è pronta per la sua prima missione operativa, che la vedrà impegnata anche in un pattugliamento dell’Oceano Pacifico – come più e più volte era stato paventando nei momenti di massima tensione internazionale che vedevano come protagonisti regionali la Corea del Nord e la Cina.

Per questa missione la Queen Elizabeth, che evidentemente non dispone ancora di un numero sufficiente di piloti addestrati ai jet di quinta generazione Lightning II inquadrati del Fleet Air Arm (la componente aerea del Rn), accoglierà un gruppo aereo misto di due “squadron”, composti in maggioranza di caccia americani provenienti dalla forza aerea del Us Marine Corps. “La prima missione operativa di Hms Queen Elizabeth includerà il Mediterraneo, il Medio Oriente e il Pacifico” proiettando la potenza del Regno Unito nei mari più “caldi” del globo. 

È proprio nelle acque al centro delle tensioni internazionali come il Mar Cinese Meridionale, dove la Marina degli Stati Uniti continua a condurre operazioni intese a rivendicare la libertà di navigazione rispetto alle prevaricazioni cinesi che reclamano la giurisdizione di isole e tratti di mare, che la Difesa britannica vuole portare il suo “hard power”, tornando una grande potenza dei mari dopo diversi anni che hanno visto la mancanza di una portaerei nella flotta. Secondo quanto dichiarato dal generale britannico Sir Richard Barrons, molti stati ha iniziato ad adottare, rispetto ai due decenni precedenti, “un approccio aggressivo e bellicoso nelle relazioni internazionali”, “La politica giusta che il Regno Unito dovrebbe intraprendere è quella di assumersi parte delle responsabilità, insieme agli alleati, nel tentativo di far rispettare l’ordine internazionale basato sulle regole: la Queen Elizabeth e le Jsf è probabilmente il modo giusto per iniziare a farlo”. Queste le motivazioni alla base della scelta di inviare subito il vettore ad incrociare nelle acque teatro di tensioni internazionali.

La Portaerei

La Hms (Her Majesty’s Ship) Queen Elizabeth (R08) è un vettore aeronavale classe “Queen Elizabeth” lungo 280 metri, con 65mila tonnellate di dislocamento e la capacità di trasportate 40 jet a decollo Stovl F-35B e il pari numero di elicotteri AgustaWestland Merlin Mk2 e Mk3 per la guerra sottomarina. La peculiarità distintiva della portaerei, a differenza di tutte le precedenti, è quella di avere sul ponte dotato di sky-jump due diverse torri di comando: una destinata al controllo della nave, l’altra al controllo delle operazione per gli aeromobili imbarcati. Costata ai contribuenti oltre 3 miliardi di sterline, porterà con se un equipaggio di mille uomini tra marinai, piloti, avieri, e royal marines. Il suo motto è “Semper Eadem”, il comando è affidato al Commodoro Jerry Kyd, che è stato in precedenza comandante delle portaerei britannicheArk Royal e Illustrious. La portaerei, secondo le stime iniziali, avrebbe dovuto raggiugnere l’operatività nel 2020/21, ma evidentemente le crisi internazionali e la necessità del Regno Unito di giocare il un ruolo di potenza sullo scacchiere globale hanno fatto si che un’accelerazione nei progetti rendesse possibile il suo impiego già nella seconda metà del 2019.

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