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La Francia ha presentato il suo progetto per il nuovo sottomarino lanciamissili balistici (Ssbn) presso il centro di test idrodinamici della Direction Generale des Armaments (Dga) situato a Val-de-Reuil, in Normandia.

Il progetto rientra nella legge di rinnovamento militare 2019-2025, che prevede la sostituzione dei quattro Ssbn di classe Le Triomphant con quattro di terza generazione (in francese Snle 3G – Sous-Marin Nucléaire Lanceur d’Engin de troisième génération) a partire dal 2035, in modo da garantire la continuità della capacità di deterrenza nucleare francese, messa in atto mantenendo un minimo di un sottomarino lanciamissili balistici di pattuglia in mare.

La Fost, Force Oceanique Strategique, insieme alle forze aeree strategiche e alla forza di azione navale nucleare, sono gli strumenti operativi che mantengono il potenziale atomico tattico/strategico francese, dopo la dismissione della componente balistica terrestre situata nel Plateau d’Albion, avvenuta nel 1996.

Il programma Snle 3G è sviluppato dalle forze armate francesi e dalla Dga, responsabile della gestione generale del progetto. Naval Group, il colosso francese della cantieristica navale, è il prime contractor per la produzione complessiva dei sottomarini, in joint venture con TechnicAtome che si occupa della costruzione dei reattori nucleari.

L’assegnazione del primo contratto di costruzione si prevede che sarà effettuata nel corso del 2021, e coprirà gli studi di sviluppo fino alla fine del 2025, la realizzazione dei primi elementi dello scafo e del locale reattori, nonché l’adeguamento dei mezzi di produzione industriale di Naval Group per questo programma.

Durante la cerimonia, il ministro della Difesa francese, Florence Parly, ha affermato che “l’Ssbn di terza generazione sarà leggermente più lungo e più pesante rispetto alla classe Le Triomphant. Sentirà meglio e si difenderà meglio e sarà più silenzioso: non sarà più rumoroso di un branco di gamberetti, cosa che è assolutamente eccezionale. Sarà in grado di integrarsi perfettamente con i suoni ambientali del mare, che è garanzia di superiorità operativa”. Il ministro ha anche aggiunto che “iIl programma Snle 3G rappresenta il lavoro di molte vite. Dopo Le Redoutable degli anni dal 1965 al 1980, dopo Le Triomphant degli anni 1995, che navigherà ancora fino al 2050, è un programma che incarna a pieno il “lungo termine” della nostra difesa: il primo Ssbn di terza generazione sarà consegnato nel 2035, seguito da un sottomarino ogni 5 anni. E questi navigheranno fino al 2090. In altre parole, gli ultimi marinai che effettueranno le missioni di pattuglia a bordo degli Ssbn di terza generazione non sono ancora nati”.

Nel cantiere navale di Naval Group a Cherbourg saranno impiegati più di trecento dipendenti in attività di progettazione e la costruzione impiegherà più di 2mila operai.

La Dga ha firmato anche un protocollo d’intesa con Thales per lo sviluppo di una suite di sonar completa che include un’ampia gamma di array e sistemi di elaborazione associati.

Thales fornirà array laterali (sul fianco dello scafo) e sonar montati a prua di nuova generazione, oltre a un array lineare a cavo trainato basato su tecnologia ottica insieme a tutte le altre apparecchiature che compongono il sistema sonar (ecoscandagli, idrofoni, sensori attivi). Secondo quanto riportato dalla stessa Thales, la dimensione degli array e le bande di frequenza che utilizzano (Ultra Low Band) forniranno prestazioni senza precedenti in termini di precisione di rilevamento 3D (azimut, elevazione, portata).

Il sistema di elaborazione dei dati dei sensori Alicia (Analyse, Localisation, Identification, Classification Intégrées et Alertes), con un’interfaccia utente progettata per gestire la diversità e il volume dei dati disponibili, ottimizzerà il carico di lavoro dell’operatore e fornirà supporto decisionale. La nuova suite di sonar verrà implementata in modo incrementale, con i primi componenti tecnologici e le versioni di sistema da installare sugli Ssbn di seconda generazione già in servizio a partire dal 2025 e sui sottomarini di terza generazione dal 2035.

TechnicAtome è responsabile della progettazione, costruzione e messa in servizio del reattore nucleare del nuovo battello, in stretta collaborazione con Naval Group.

A questo proposito, il reattore del programma Snle 3G è un collegamento tra il reattore a bassa potenza del programma Barracuda e il reattore K22 della futura portaerei Pang, quest’ultimo in grado di fornire una potenza termica di 450 Mw e costruito da Framatome.

Le linee generali del nuovo Ssbn francese sembrano essere un’evoluzione di quelle dei classe Le Triomphant. Il nuovo battello, infatti, come il suo predecessore, è dotato di una vela “a cuspide”: una struttura composita in un unico pezzo molto rastremata attaccata allo scafo del sottomarino. Questo tipo di disegno migliora le prestazioni idrodinamiche consentendo un flusso laminare regolare dell’acqua sulla sua superficie. La disposizione dei piani poppieri ricorda quella degli Ssn (sottomarini nucleari da attacco) della classe Suffren: i timoni sono, infatti, in configurazione a X, ma è incorporata una pinna centrale per l’array trainato. Lo scafo dovrebbe essere interamente ricoperto da piastrelle anecoiche per diminuire la loro traccia acustica. Anche gli Ssbn attualmente in servizio le hanno, ma solo in alcune aree chiave dello scafo.

Secondo alcuni esperti la disposizione della prua, che sembra interamente occupata da una cupola sonar, implica un sistema sonar sferico molto grande, come avviene sui Le Triomphant. I primi disegni mostrano solo quattro tubi lanciasiluri, montati dietro la cupola del sonar. Questi devono essere pertanto angolati verso l’esterno per aggirarlo.

Gli Ssbn francesi di nuova generazione saranno lunghi circa 150 metri con un dislocamento, in immersione, di 15mila tonnellate. L’equipaggio si crede che sarà composto da 100 elementi e l’armamento principale sarà composto da 16 missili balistici (Slbm) tipo M51, capace di colpire il suo bersaglio a una distanza massima di 8mila chilometri con 6/10 testate indipendenti da 107 chilotoni aventi un Cep (Circular Error Probable) stimato tra i 150 e i 200 metri.

Il piano di rinnovamento della Marine Nationale procede quindi “a gonfie vele”: dopo il lancio ufficiale della nuova portaerei che sostituirà la Charles de Gaulle, l’avvicendamento della componente subacquea lanciamissili balistici garantirà alla Francia la continuità della credibilità della propria capacità di deterrenza nucleare, fornendo a Parigi un “ombrello atomico” che è sinonimo di indipendenza e sovranità.

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