Si combatte duramente nel Donbass, come dimostrano i 12 morti di ieri nella sola città di Severodonetsk. Qui russi e filorussi oramai sono in prossimità della periferia di questa importante e strategico località, l’ultima in mano ucraina nell’oblast di Lugansk. É qui probabilmente che si concentreranno gli sforzi bellici principali di Mosca nelle prossime ore, ma è anche qui che gli ucraini dirotteranno uomini e mezzi per provare una difesa a oltranza della città. La massima preoccupazione è legata al fatto che Severodonetsk possa trasformarsi in una nuova Mariupol. Il presidente ucraino Zelensky ha messo in guardia in merito, definendo nelle scorse ore il Donbass “un autentico inferno” per via della nuova forte pressione militare imposta dai russi.



Si combatte anche nel fronte meridionale del Donbass e, in particolare, all’interno dell’oblast di Donetsk. Importante per Mosca è puntare le proprie attenzioni sulle città di Slovjansk e Kramatorsk, anch’esse strategiche e situate al di là delle fortificazioni naturali date dal corso dei fiumi della regione. A Kharkiv invece la situazione appare più calma, con la controffensiva di Kiev quasi ultimata e con i russi che combattono per garantire almeno una minima fascia cuscinetto lungo i propri confini. Tiene banco poi la questione legata ad Azovstal, l’acciaieria di Mariupol dove sono ancora presenti i vertici del Battaglione Azov, i quali hanno più volte rimarcato la loro volontà di non arrendersi.


🔴 La diretta:


Ore 22:40 | Zelensky: “Morti molti piloti per salvare Azovstal”

Molti piloti ucraini sono morti cercando di sfondare ad Azovstal: lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi raccontando per la prima volta come i piloti ucraini abbiano cercato di volare fino ad Azovstal per aiutare le centinaia di persone, civili e militari, rimasti intrappolati per settimane nei sotterranei delle acciaierie di Mariupol.


Ore 22:31 | Kiev: “Identificato altro ufficiale russo accusato crimini guerra”

La procura ucraina ha identificato un altro ufficiale russo sospettato di atrocità nell’oblast di Kiev. Si tratta di Vasyl Lytvynenko, comandante della 64esima brigata motorizzata di fucilieri, accusato di aver ordinato ai suoi soldati di sparare ai civili del villaggio di Lypivka, secondo quanto riferisce il procuratore generale Iryna Venediktova, citata da Kyiv Independent.


Ore 21:50 | Usa manterranno 100.000 soldati in Europa

Gli Stati Uniti manterranno una presenza di 100.000 militari in Europa di fronte alla minaccia rappresentata dalla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Lo riferiscono fonti del Pentagono alla Cnn. Prima della guerra, i soldati Usa sul fianco orientale della Nato erano circa 60.000.


Ore 21:18 | Azovstal: arreso ultimo gruppo di 531 combattenti

Sono oltre 500 gli ucraini che erano nascosti nelle acciaierie di Azovstal, a Mariupol, e che si sono arresi quest’oggi: almeno a sentire il portavoce del ministero della Difesa, a Mosca. “Oggi si è arreso l’ultimo gruppo di 531 militanti”, ha detto annunciando la conclusione dell’operazione nelle acciaierie.


Ore 21:05 | Shoigu: “Conclusa operazione Azovstal. Mariupol libera”

Il ministro della Difesa russo Seghei Shoigu ha comunicato al presidente Vladimir Putin “la fine dell’operazione e la completa liberazione dell’acciaieria Azovstal di Mariupol dai militanti ucraini”. Lo rende noto il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.


Ore 20:09 | Comandante Marines Volyn uscito da Azovstal

Il comandante della 36a brigata dei Marines delle forze armate ucraine, Sergei Volynsky, meglio noto come Volyn, ha lasciato le acciaierie di Azovstal a Mariupol. Lo ha riferito la corrispondente di un’emittente russa, Channel One, Irina Kuksenkova, che ne ha scritto nel suo canale Telegram. Secondo la corrispondente, Volyn ha lasciato il territorio di Azovstal da solo, senza il militare che gli stava costantemente accanto nei messaggi, il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, soprannominato Kalina.


Ore 19:56 | Dalla Germania 15 blindati Gepard a Kiev

La Germania invierà 15 blindati Gepard, carria armati antiaereo, in Ucraina. Lo ha reso noto un portavoce del ministero degli Esteri. Nella consegna delle armi è previsto anche l’addestramento da parte delle forze armate tedesche e la fornitura di quasi 60mila munizioni. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa tedesca Dpa. L’annuncio è arrivato dopo l’incontro tra il ministro della Difesa tedesco, Christine Lambrecht, e il suo omologo ucraino, Olexii Resnikov.


Ore 19:26 | Capo intelligence Kiev: “Putin è in un vicolo cieco”

Il presidente russo Vladimir “Putin si è meso in un vicolo cieco. Non può fermare la guerra e non può vincerla. Non può vincere per motivi oggettivi. E, per fermarsi, deve ammettere che la Russia non è questo stato grande e forte come lo dipinge”. A parlare così è il capo dell’intelligence militare ucraina (Gur), generale Kyrylo Budanov, in un’intervista al Wall Street Journal in cui dichiara che Kiev riconquisterà tutti i territori occupati, compresi Donbass e Crimea.


Ore 19:09 | Mariupol, ripulite dai russi macerie e vittime teatro

I russi hanno completato la ripulitura delle macerie del teatro drammatico di Mariupol: i detriti sono stati rimossi, l’area è stata ripulita e i corpi di centinaia di civili morti sono stati portati via. Lo ha riferito il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, secondo l’agenzia Unian. “Ora non sapremo mai quanti civili di Mariupol sono stati effettivamente uccisi da una bomba russa al Teatro Drammatico. I morti sono stati sepolti in modo anonimo in una fossa comune a Mangush”, ha aggiunto Andryushchenko.


Ore 18:14 | Michel: “Putin ha commesso diversi errori. Kiev può vincere”

“Se guardiamo alla situazione, Putin ha fatto diversi errori. Ha pensato che l’Union europea non sarebbe stata unita. Ha pensato che non sarebbe stata capace di avere la stessa posizione con i nostri alleati transatlantici. Ha pensato che l’Ucraina non sarebbe stata capace di resistere oltre qualche giorno”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un’intervista alla Cnn.


Ore 17:39 | Erdogan parlerà domani con leader Finlandia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha discusso oggi con il premier olandese Mark Rutte e avrà ulteriori colloqui domani con i leader di Gran Bretagna e Finlandia e successivamente con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sulle obiezioni di Ankara all’ingresso di Svezia e Finlandia nell’Alleanza Atlantica. Lo ha detto parlando con i giornalisti a Istanbul lo stesso Erdogan, citato dai media locali. La Turchia chiede a Stoccolma ed Helsinki di porre fine al loro presunto appoggio ai “terroristi” curdi e della presunta rete golpista di Fethullah Gulen, esaudendo le oltre 30 richieste di estradizione inviate negli ultimi anni.

Sochi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (La Presse)


Ore 17:03 | Situazione tesa a Lysychansk e Severodonetsk

La situazione nelle zone di Lysychansk e Severodonetsk rimane tesa e ci sono segnali di un escalation. Le forze russe cercano di accerchiare i militari ucraini. Ad affermarlo è il portavoce del ministero della Difesa Oleksandr Motusianyk.


Ore 16:28 | Kiev: “Si aggravano le ostilità lungo linea fronte”

La situazione nell’area delle ostilità in Ucraina è attualmente tesa e mostra segni di ulteriore aggravamento. Lo ha riferito, in un briefing, il portavoce del ministero della Difesa di Kiev, Oleksandr Motuzyanyk, come riporta l’agenzia Unian. “La situazione nell’area delle ostilità è attualmente tesa e mostra segni di ulteriore aggravamento. Le forze di occupazione russe stanno usando fuoco intenso lungo l’intera linea di contatto e stanno cercando di colpire con l’artiglieria nella profondità della difesa delle truppe ucraine”, ha affermato il portavoce.


Ore 16:18 | Kiev: “Russia pronta a lanciare 16 missili da Mar Nero”

La Russia sarebbe pronta a lanciare 16 missili da crociera Kalibr dal Mar Nero. A sostenerlo, secondo quanto riferisce The Kyiv Independent, è il portavoce del Ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzianyk. “Due navi russe dal Mar Nero sarebbero pronte a lanciare 16 missili da crociera Kalibr” ha affermato.


Ore 15:51 | Borrell: “Bene piano pace Italia ma Russia deve ritirare truppe da Ucraina”

“Ho preso nota dell’annuncio da parte del collega italiano di un piano di pace presentato dall’Italia al segretario generale delle Nazioni unite il 19 maggio e noi dell’Ue appoggiamo tutti gli sforzi per cercare di raggiungere la conclusione del conflitto, ma” il cessate il fuoco, “dalla prospettiva europea, passa da una immediata interruzione dell’aggressione e il ritiro incondizionato delle truppe russe al di fuori del territorio dell’Ucraina e le condizioni per questo cessate il fuoco le deve decidere l’Ucraina” e “faccio un appello affinchè gli europei mantengano l’unità su tutti i fronti, diplomatico e militare, per quanto riguarda l’aggressione russa dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine della riunione dei ministri dello Sviluppo internazionale.


Ore 15:32 | Kiev: allo studio piano Italia per fine guerra

L’Ucraina sta studiando il piano messo a punto dall’Italia per mettere fine alla guerra. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleh Nikolenko, citato dal Kiev Independent.


Ore 15:19 | Putin: “Cyber aggressione a Russia fallita come le sanzioni”

“La cyber aggressione contro la Russia è sostanzialmente fallita, proprio come gli attacchi delle sanzioni in generale”, perché “eravamo preparati”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, parlando al Consiglio di sicurezza nazionale. “I cyberattacchi contro la Russia provengono da diversi Paesi, sono strettamente coordinati e di fatto sono azioni delle agenzie degli Stati”, ha aggiunto Putin, affermando che il loro “numero è cresciuto notevolmente dall’inizio dell’operazione speciale in Ucraina”.


Ore 14:40 | Sirene di allerta aerea a Kiev

Nell’area della capitale ucraina, colpita in mattinata da alcuni missili, stanno risuonando da alcuni minuti gli allarmi antiaerei. Lo si legge nei canali di comunicazione del Servizio per le emergenze nazionali. Sirene di allerta attivate anche a Zhytomir e in altre località occidentali dell’Ucraina. Segnalazioni di allarmi aerei arrivano anche da Odessa.


Ore 14:19 | Mosca: “Monitoriamo invio di missili antinave a Kiev”

“L’esercito russo sta monitorando il possibile invio di missili antinave americani Harpoon all’Ucraina e sta adottando misure appropriate a scopo preventivo”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, citato dalla Ucrainska Pravda.  Il riferimento è alle indiscrezioni relative all’invio da parte Usa di missili antinave a favore dell’esercito di Kiev.

“Molte armi stanno arrivando in Ucraina dall’ovest – ha aggiunto Peskov – Conoscete il nostro atteggiamento nei confronti della questione. Non c’è niente di nuovo. Il nostro esercito sta monitorando molto attentamente tutte queste consegne e sta lavorando preventivamente a questo riguardo. Si stanno prendendo le misure appropriate”.


Ore 13:47 | Ex cancelliere tedesco Schroeder lascia il consiglio di amministrazione del colosso russo Rosneft

Gerhard Schroeder, cancelliere tedesco dal 1998 al 2005, assieme all’imprenditore Matthias Warnig, numero uno del Nord Stream 2, ha lasciato il consiglio di amministrazione della compagnia petrolifera Rosneft. “Ci hanno informato che per loro era impossibile – si legge in una nota della società russa – proseguire la posizione nel consiglio di amministrazione”. Ieri il parlamento tedesco ha revocato l’ufficio spettante all’ex cancelliere all’interno della sede della Camera Bassa. Schroeder nelle ultime settimane è stato spesso nel mirino per via dei suoi rapporti politici con la Russia, sia prima che dopo il suo mandato.


Ore 13:11 | Helsinki: “Da domani Russia non invierà più gas verso di noi”

“Le importazioni di gas naturale dalla Russia in Finlandia verranno interrotte sabato 21 maggio alle 7”. Lo si legge in una nota della compagnia energetica nazionale finlandese Gasum. La scelta è stata comunicata alla società dal colosso russo Gazprom. “Ci siamo preparati con cura a questa situazione e saremo in grado di fornire gas a tutti i nostri clienti nei prossimi mesi – ha dichiarato Mika Wiljanen – amministratore delegato di Gasum – continueremo a servire i clienti durante tutta la stagione da altre fonti, attraverso il gasdotto BalticConnector”.


Ore 12:28 | Mosca: “Da Mariupol sono usciti 1.908 nazionalisti”

Il ministro della Difesa Sergej Shoigu ha reso noto, durante un incontro con i vertici militari trasmesso in televisione, che almeno 1.908 militari ucraini, definiti come “nazionalisti”, hanno lasciato l’impianto Azovstal di Mariupol. Shoigu ha poi puntato l’attenzione sulle avanzate nel Donbass: “Quasi ultimata la liberazione della Repubblica Popolare di Lugansk”.


Ore 12:10 | Russia avanza lungo il fronte di Popasna

L’esercito ucraino ha reso noto nel suo ultimo bollettino che truppe russe stanziate a Popasna, località dell’oblast di Donetsk conquistata nei giorni scorsi, stanno conducendo attacchi verso la località di Bakhmut, colpendo con artiglieria i villaggi di Vyskryva, Volodymyrivka e Vasylivka. I russi avrebbero subito perdite nella località di Oleksandropillya.


Ore 11:51 | Mosca: “Creeremo nuove basi militari in risposta all’allargamento della Nato”

“La Russia creerà nuove basi militari in risposta all’allargamento della Nato”. Lo ha dichiarato il ministro della difesa russo Sergei Shoigu, così come riportato dalle agenzie Tass e Interfax. Shoigu ha indicato nell’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato una minaccia alla Russia.


Ore 11:32 | Governatore Lugansk: “Rubizhne è una nuova Mariupol”

“Rubizhne condivide lo stesso destino di Mariupol”. Lo ha dichiarato il governatore dell’oblast di Lugansk, Serhiy Gaidai, sul suo canale Telegram. Qui ha pubblicato alcune foto di Rubizhne, città poco più a nord di Severodonetsk conquistata dai russi nei giorni scorsi dopo una lunga battaglia urbana. “Adesso – ha dichiarato – è completamente distrutta, proprio come a Mariupol. Ci sono civili sepolti nei cortili, molte le case che non potranno essere ricostruite”.

Una delle foto di Rubizhne diffuse dal governatore di Lugansk

Ore 11:11 | Monsignor Gallagher giunto a Bucha

Il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati (corrispondente al ministro degli Esteri della Santa Sede), mons. Paul Richard Gallagher, è arrivato a Bucha, città a nord di Kiev tristemente famosa per il ritrovamento delle fosse comuni. Qui si è ritirato in preghiera proprio nell’area dove era situata la fossa comune nei pressi della chiesa ortodossa di Sant’Andrea. Gallagher ha visitato anche il vicino seminario di Vorzel, occupato dalle forze russe. A riferirlo è la sala stampa vaticana.

Mons. Paul Richard Gallagher in visita a Kiev

Ore 10:44 | Zelensky denuncia raid nell’oblast di Sumy nella notte: “Molti morti”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di un raid effettuato nelle scorse notte nella località di Desna, nel nord dell’Ucraina e non lontano dal confine bielorusso. Ci sarebbero diverse vittime e si starebbe, secondo il presidente ucraino, ancora scavando tra le macerie. Fonti diplomatiche hanno fatto sapere della possibilità che il raid possa aver colpito un centro di reclute.


Ore 10:18 | Stati Uniti pensano a revoca temporanea di sanzioni alla Bielorussia per il trasporto del grano

Washington starebbe seriamente prendendo in esame l’idea di revocare per sei mesi alcune sanzioni alla Bielorussia. Il tutto per permettere il trasporto del grano ucraino dal suo territorio. Lo si legge su Pravda Ucraina, secondo cui alti funzionari statunitensi avrebbero discusso di questa eventualità con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Il grano, tramite la Bielorussia, arriverebbe al porto lituano di Klaipeda.


Ore 9:54 | Vigili del fuoco di Enerhodar protestano contro rapimento del loro comandante

Nella cittadina di Enerhodar, occupata dai russi da marzo e situata a due passi dalla più grande centrale nucleare d’Europa, è stata segnalata un’importante protesta dei Vigili del Fuoco locali contro il rapimento del loro comandante Vitaly Troyan. Quest’ultimo sarebbe stato portato tra mercoledì e giovedì dai soldati russi entrati nel suo ufficio.


Ore 9:26 | Situazione difficile a Severodonetsk: “In 15mila nei rifugi”

Serhiy Gaidai, governatore dell’oblast di Lugansk, ha riferito come la situazione all’interno della città di Severodonetsk rischia adesso di diventare molto precaria: “Almeno 15mila civili – ha dichiarato su Telegram – vivono all’interno dei rifugi, l’acqua dei pozzi nella parte storica della città è stata preservata per la popolazione”. Gli effetti di una battaglia urbana già iniziata in periferia si stanno facendo sentire. Severodonetsk è infatti in gran parte isolata: “Tutte le torri per cellulari sono fuori uso – ha rimarcato Gaidai – il 70% degli edifici alti è distrutto o danneggiato”.


Ore 9:11 | Nuovi raid russi nel distretto di Kryvyi Rih

Nelle ultime ore sono state segnalate nuove incursioni nella zona di Velyka Kostromka, all’interno del distretto di Kryvyi Rih. A seguito dei nuovi raid alcuni palazzi hanno subito gravi danni e non è stata esclusa la presenza di feriti. Kryviyi Rih è nel sud dell’Ucraina, all’interno dell’oblast di Dnipro. Si tratta di una città strategica e simbolica, essendo luogo natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.


Ore 8:47 | New York Times pubblica nuovo video su Bucha

Il quotidiano statunitense The New York Times ha pubblicato una nuova inchiesta e un nuovo video sulla città ucraina di Bucha, a nord di Kiev, dove durante l’occupazione russa sarebbero state commesse alcune delle più gravi atrocità della guerra. In particolare, nel video si vedono alcuni prigionieri scortati da soldati russi. Secondo il New York Times, da lì a breve quei prigionieri saranno uccisi in un cortile.


Ore 8:10 | Sirene di allarme in buona parte dell’Ucraina

La mattinata nel Paese si è aperta con allarmi aerei diffusi in diverse province, comprese quelle occidentali. Da Leopoli a Lustsk, da Ivano-Frankivsk passando per la capitale Kiev e le zone limitrofe, le sirene anti aeree stanno risuonando in molte parti. Sirene attivate anche a Odessa.


Ore 7:34 | Londra: “Dopo Mariupol, russi punteranno tutto sul Donbass”

Conclusa la battaglia di Mariupol, con la resa di migliaia di soldati asserragliati all’interno di Azovstal, adesso Mosca punterà tutte le sue attenzioni sul Donbass, dove già sta combattendo duramente in diverse aree. É questa la sintesi dell’ultimo report dell’intelligence britannica emerso nelle scorse ore e riportato anche dai media ucraini.


Ore 4:30 | Zelensky: “Ci aspetta fase delicata nella guerra”

“La fase finale è la più difficile e la più sanguinosa. Non possiamo permetterci di dire che la guerra è finita”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando ad alcuni studenti ucraini nelle scorse ore. “Non posso gridare ‘Torna a casa oggi’ a tutti quelli che sono scappati all’estero, perché la guerra non è finita”, ha poi aggiunto Zelensky.

 

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