Nelle ultime ore a livello mediatico è stato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov a monopolizzare la scena. Prima con un’intervista su Al Arabiya, in cui ha voluto tranquillizzare circa l’uso del nucleare da parte di Mosca, poi con un colloquio invece concesso all’agenzia cinese Xinhua, dove ha parlato di un’operazione russa in Ucraina volta a fermare “un occidente sempre più neo coloniale“. Dichiarazioni entrambe importanti, nelle quali Lavrov non ha mancato di lanciare segnali importanti sotto il profilo politico. A partire dai colloqui ancora in corso con Kiev e ritenuti in una fase di stallo “per via – si legge nelle sue dichiarazioni su Al Arabiya – dell’atteggiamento dell’Ucraina”. Passando poi peer le accuse rivolte all’occidente in entrambe le interviste. Se con i media cinesi il titolare della diplomazia russa ha dichiarato per l’appunto di notare una Nato “neo coloniale”, sul network panarabo Lavorv ha parlato di un’alleanza atlantica “che si sente in guerra contro la Russia”.



Sotto il profilo militare sono da registrare nuove avanzate di Mosca nel Donbass, anche se l’azione delle truppe russe è stata giudicata come lenta da parte dei funzionari del Pentagono. Da Washington infatti hanno osservato come in effetti l’esercito russo abbia conquistato villaggi e territori attorno Izyum ma, al tempo stesso, l’Ucraina viene ritenuta ancora in grado di difendersi.


🔴 La diretta:


Ore 22:56 | Ucciso un danese che combatteva a Mykolaiv

“Un cittadino danese di 25 anni è rimasto ucciso in Ucraina”. Lo riporta il sito del quotidiano The Copenhagen Post citando l’emittente TV2, secondo la quale “l’uomo è morto mentre combatteva per le forze ucraine vicino a Mykolaiv”.

Il ministro degli Esteri, Jeppe Kofod, ha detto ai giornalisti che il suo ministero “sta indagando sulla notizia dell’uccisione” di un cittadino danese in Ucraina.


Ore 22:49 | Mosca: “Oggi colpiti 17 obiettivi militari”

Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che le sue forze armate hanno colpito 17 strutture militari ucraine con missili ad alta precisione oggi, distruggendo tra gli altri un posto di comando ed un deposito usato per razzi ed artiglieria. Gli attacchi hanno provocato la morte di oltre 200 militari ucraini ed hanno distrutto 23 veicoli corazzati, secondo la stessa fonte.


Ore 22:09 | Sindaco Mariupol: “Qui russi hanno ucciso doppio di nazisti”

Il numero di abitanti di Mariupol uccisi in due mesi dalle forze russe è il doppio di quelli morti per mano dei nazisti in due anni durante la Seconda Guerra Mondiale. Lo ha affermato il sindaco della città meridionale ucraina, Vadym Boychenko, ricordando che all’epoca le forze del Terzo Reich uccisero 10 mila civili, la metà di quanto fatto dai russi durante l’invasione.


Ore 21:54 | Ministro Difesa Svezia: “Violazione spazio aereo inaccettabile”

“È del tutto inaccettabile violare lo spazio aereo svedese. Naturalmente, ci opporremo diplomaticamente a questo. L’azione è poco professionale e, data la situazione generale della sicurezza, estremamente inappropriata. La sovranità svedese dovrebbe sempre essere rispettata”. Ad affermarlo, in una dichiarazione divulgata tramite il suo addetto stampa, è stato il ministro della Difesa della Svezia, Peter Hultqvist, citato da ‘Expressen’ in relazione alla violazione ieri da parte di un aereo da ricognizione russo dello spazio aereo svedese.


Ore 21:34 | Johnson: “Rafforzare l’Ucraina per far cadere Putin”

In una conversazione telefonica avuta oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il premier britannico Boris Johnson ha affermato che intende continuare a rafforzare militarmente Kiev e che rimane impegnato a far sì che “Putin cada”. Lo riferisce la Bbc online. “Il presidente Zelensky ha fornito informazioni sugli intensi combattimenti nell’Ucraina orientale e sul perdurante assedio di Mariupol”, ha detto un portavoce di Downing Street. Le parti hanno anche discusso “i progressi negli sforzi guidati dall’Onu per l’evacuazione da Mariupol”.


Ore 20:59 | Azov: “20 civili feriti evacuati da Azovstal

Venti civili feriti sono stati evacuati dall’assediata acciaieria di Azovstal a Mariupol nel sud dell’Ucraina. Lo scrive il Guardian che riporta il video del vice comandante del reggimento Azov Svyatoslav Palamar, secondo il quale tra loro ci sono donne e bambini. “Probabilmente stanno andando a Zaporizhzhia”, ha aggiunto. In precedenza l’agenzia ufficiale russa Tass aveva annunciato che un gruppo di 25 civili, tra cui sei bambini, era riuscito a uscire dall’acciaieria di Azovstal, dove sono bloccati centinaia di soldati e civili ucraini.


Ore 20:37 | Governatore Odessa: distrutta pista aeroporto, nessuna vittima

Una pista dell’aeroporto di Odessa è stata distrutta nell’attacco missilistico russo compiuto a partire dalla Crimea. Nell’attacco sono stati utilizzati razzi Bastion in forza ai sistemi di difesa costieri. A renderlo noto è stato il governatore di Odessa, Maksym Marchenko, attraverso Telegram. L’attacco non ha causato vittime o feriti.


Ore 20:31 | Aereo militare russo viola spazio svedese

Venerdì notte un aereo russo a elica del tipo AN-30 ha violato lo spazio aereo svedese. L’aereo, individuato a est di Bornholm, ha proseguito verso il territorio svedese. Per un breve lasso di tempo il velivolo ha violato lo spazio aereo svedese e poi ha lasciato l’area. Lo ha reso noto oggi il Ministero della Difesa della Svezia.


Ore 20:14 | Ad Azovstal cessate il fuoco dopo 5 ore ma rispettato

“Per quanto riguarda l’evacuazione dei civili e dei militari feriti da Azovstal, stanotte i russi hanno continuato ad attaccare con l’artiglieria lo stabilimento il che ha causato nuovi crolli e nuove distruzioni”. Lo afferma in un video Sviatoslav Palamar, vice del comandante reggimento ucraino Azov. “Il cessate il fuoco, che sarebbe dovuto iniziare alle ore 6 è iniziato soltanto alle ore 11 ed è vero, ad ora entrambe le parti rispettano cessate il fuoco”.


Ore 19:44 | Kiev: “Esercito russo continua a bombardare Mariupol”

L’esercito ucraino ha affermato che gli aerei russi continuano a lanciare attacchi sulla città assediata di Mariupol, concentrandosi sulle acciaierie Azovstal dove si rifugiano truppe e civili. In un post su Facebook, lo Stato maggiore delle forze armate ha anche affermato che l’esercito ucraino ha ripreso il controllo di quattro insediamenti nella regione di Kharkiv.


Ore 18:58 | La conferma di Kiev: colpita pista aeroporto Odessa

La pista dell’aeroporto di Odessa è stata distrutta da un attacco missilistico russo. Lo riferiscono le Forze armate ucraine, secondo quanto rilanciano i media internazionali. L’impatto di un missile da crociera russo avrebbe reso la pista inutilizzabile. Odessa è l’ultima grande città del Mar Nero ancora controllata dall’Ucraina. Nel pomeriggio erano state avvertite numerose esplosioni nei pressi della città.


Ore 18:20 | Odessa sotto attacco: danneggiata pista aeroporto

Odessa sotto attacco: le autorità locali hanno confermato che la città meridionale è sottoposta a bombardamenti da parte delle forze russe. Nel mirino, la pista dell’aeroporto che è stata danneggiata e non è più utilizzabile. “I media e i testimoni ucraini riferiscono di molteplici esplosioni nella città meridionale di Odessa in Ucraina subito dopo le 18 ora locale”. Lo riferisce la Cnn citando un testimone che ha visto almeno un aereo da combattimento sopra la città.


Ore 17:34 | Tass: un piccolo gruppo di civili è uscito da Azovstal

Un piccolo gruppo di civili, 25 tra cui 6 minori di 14 anni, è uscito dall’acciaieria Azovstal, a Mariupol. Lo ha riferito la Tass, che si trova sul posto. Nel grande complesso siderurgico ci sarebbero ancora centinaia di civili e un manipolo di militari ucraini. I piani per la completa evacuazione faticano a partire, tra le accuse reciproche di Mosca e Kiev.


Ore 17:05 | Comune Mariupol: “Segnali svolta verso evacuazione civili”

Ci sono segnali di una possibile svolta verso l’apertura di una via di evacuazione per i civili di Mariupol. “C’è speranza per l’evacuazione dei residenti di Mariupol verso il territorio ucraino”, ha scritto su Telegram il consiglio comunale della città vittima del brutale assedio delle forze russe, secondo quanto riferisce la Cnn.


Ore 16:42 | Kiev: “Non escludiamo una mobilitazione generale russa”

Il ministero della Difesa ucraino non esclude uno scenario in cui il presidente russo Vladimir Putin potrebbe annunciare una mobilitazione generale. Lo ha detto il portavoce del ministero, Oleksandr Motuzianyk, in un briefing con Ukrinform. “Se la Russia annuncerà una piena mobilitazione dipenderà, ovviamente, dai risultati dei combattimenti in corso nella zona operativa orientale. Cioè, se il nemico non riuscirà a realizzare i suoi piani nel prossimo futuro, un tale scenario è del tutto possibile, non lo escludiamo”, ha detto. Motuzianyk ha anche affermato che l’esercito ucraino è consapevole che la Russia stia già conducendo una “mobilitazione segreta” in alcune regioni della Russia e stia reclutando attivamente mercenari per combattere in Ucraina.


Ore 16:25 | Attacco ucraino a posto di frontiera in regione Kursk

Il posto di frontiera di Krupets, nella regione russa di Kursk, è stato ancora obiettivo di colpi di mortaio arrivati dal territorio ucraino. Lo ha denunciato il governatore locale, sottolineando che non ci sono state vittime. Krupets, sempre secondo le autorità russe, era stato colpite anche ieri.


Ore 16:12 | Aumenta intensità offensiva russa ad est

“Le truppe della Federazione Russa stanno gradualmente aumentando l’intensità dell’offensiva nell’Ucraina orientale contemporaneamente in tutte le direzioni”. Lo riferisce l’agenzia di stampa statale ‘Ukrinform’. “L’attività maggiore – sottolinea l’agenzia – si osserva nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk. Inoltre, vi sono stati segni di preparazione dell’aggressore per un’intensificazione ancora maggiore delle ostilità”.


Ore 15:45 | Cnn, in nuove foto Azovstal quasi interamente distrutta

Quasi tutti gli edifici della tentacolare acciaieria Azovstal, l’ultima roccaforte ucraina a Mariupol, sono stati distrutti: lo mostrano nuove immagini satellitari di Maxar Technologies pubblicate dalle Cnn Ci sono grandi buchi nei tetti, segno rivelatore di un attacco militare, di cui alcuni completamente crollati e alcuni edifici ridotti in macerie. Molti degli edifici residenziali e governativi direttamente a est dell’impianto sono stati completamente distrutti. Non è chiaro dalle immagini satellitari scattate ieri – scrive la Cnn – se siano state distrutte anche strutture sotterranee dove si rifugiano soldati e civili ucraini.


Ore 15:09 | Kiev sequestra cisterne bielorusse che hanno rifornito truppe russe

La Dbr, l’agenzia statale ucraina di indagini, ha sequestrato 51 cisterne bielorusse che alla vigilia dell’attacco di Mosca erano state fatte entrare in territorio ucraino con tremila tonnellate di carburante che, stando alle informazioni fornite dall’agenzia, era destinato a fornire sostegno logistico all’avanzata delle truppe di Mosca nella direzione di Sumy.


Ore 14:54 | Russia lascerà la stazione spaziale internazionale

Mosca lascerà la Stazione Spaziale Internazionale. La causa sarebbe dettata dalle sanzioni internazionali: “La decisione è già stata presa, non siamo obbligati a parlarne pubblicamente”, ha commentato il direttore generale Dmitry Rogozin su Tass e Ria Novosti.

“Posso dire solo questo – ha aggiunto – in linea con i nostri obblighi informeremo i nostri partner della fine del nostro lavoro sull’Iss con un anno di anticipo”.


Ore 14:06 | Russi premono sul fronte di Zaporizhzhia

Nelle ultime ore, così come segnalato da fonti ucraine e da diversi canali Telegram vicini sia a Kiev che a Mosca, i russi avrebbero aumentato la pressione militare all’interno dell’oblast di Zaporizhzhia. Il tutto in una zona strategica per Mosca per premere da ovest sul Donbass e mettere in difficoltà le difese ucraine. Raid, in particolare, sono stati segnalati nelle località di Huliaipilske, Preobrazhenka, Vremivka, Olhivske, Zelene Pole, Poltavka, Chervone, Malynivka, Novodanylivka. Non sono state però segnalate significative variazioni territoriali.


Ore 14:03 | Raid su Dopropillia, almeno sette feriti

Testimoni locali e fonti social parlano di un raid operato dai russi nella località di Dopropillia, all’interno della parte di oblast di Donetsk in mano all’esercito di Kiev. Almeno un missile avrebbe centrato una zona residenziale, provocando il ferimento di sette civili. Tra questi, tre sarebbero bambini.


Ore 13:55 | Telefonata tra Macron e Zelensky: “Da Parigi maggior sostegno a Kiev”

Secondo fonti dell’Eliseo, la telefonata intercorsa oggi tra Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky è durata circa un’ora. Nel corso del colloquio, il presidente francese ha promesso di “rafforzare l’aiuto militare e umanitario a favore di Kiev: “Rafforzeremo – ha proseguito Macron – l’appoggio all’Ucraina in armi da difesa”.


Ore 13:01 | Sirene di allerta aerea scattate nell’est del Paese

Da qualche minuto l’agenzia nazionale per le emergenze ha iniziato a segnalare nuovamente pericoli di incursioni aeree in diverse aree attigue al Donbass. Le sirene sono scattate nell’oblast di Donetsk e Lugansk, oltre che a Dnipro e a Zaporizhzhia. Sirene attivate anche nella città di Kharkiv e nella regione circostante.


Ore 12:54 | Londra: “Il 9 maggio Putin potrebbe annunciare mobilitazione generale”

“Vladimir Putin potrebbe annunciare una mobilitazione di massa dei russi il 9 maggio, giorno in cui Mosca celebra il ricordo della Vittoria sul nazismo”. L’ipotesi è stata lanciata ieri sera a Lbc Radio da Ben Wallace, ministro della Difesa del governo britannico. La notizia questa mattina ha fatto il giro anche dei media ucraini. Secondo Londra, Putin il 9 maggio potrebbe dichiarare che “la Russia è ora di nuovo in guerra con i nazisti di tutto il mondo e che ha bisogno di una mobilitazione di massa del suo popolo”, sempre secondo Wallace.


Ore 12:40 | Bucha, trovati altri tra cadaveri

A Bucha, cittadina a nord di Kiev diventata tristemente famosa per il ritrovamento di fosse comuni, sono stati scoperti altri cadaveri. In particolare, ha riferito su Ukrinform la polizia di Kiev, all’interno di una fossa sono stati trovati i corpi di tre uomini “torturati, imbavagliati e uccisi con un colpo al capo”. La fossa era all’interno della foresta non lontano dal villaggio di Myrotske.


Ore 12:24 | Mosca: “Dialogo con gli Usa formalmente congelato”

“Il dialogo sulla stabilità strategica tra Russia e Usa è formalmente congelato”. A dirlo a chiare lettere in un’intervista all’agenzia Tass, è stato il direttore del Dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo, Vladimir Yermakov. “Ad oggi la situazione è tale che non è possibile parlare di prospettive di negoziato sulla stabilità strategica con gli Stati Uniti. Purtroppo, tutte le azioni di Washington sono rivolte nella direzione diametralmente opposta”.


Ore 11:47 | Raid nella regione di Dnipro, distrutta una fattoria

Un razzo ha colpito il territorio di Synelnykiv, all’interno dell’oblast di Dnipro. A denunciarlo sono stati alcuni testimoni sui social, i quali hanno riferito della distruzione di una fattoria e di danni anche nelle zone circostanti. Non si segnalano vittime tra civili e lavoratori impegnati nell’area.


Ore 11:22 | Il governo tedesco valuta rimozione di incarichi e benefici all’ex cancelliere Schroeder

Il governo di Berlino starebbe valutando la revoca di incarichi e benefici attribuiti all’ex cancelliere, Gerard Schroeder. A capo dell’esecutivo tra il 1997 e il 2005, ex leader dei socialdemocratici, Schroeder è ritenuto artefice di una politica di avvicinamento alla Russia durante il suo mandato. La volontà del governo tedesco si baserebbe però sul suo rifiuto di condannare l’invasione russa dell’Ucraina. “Non è più pensabile che un ufficio gli venga messo a disposizione dai contribuenti – ha dichiarato il ministro delle Finanze Christian Lindner ai giornali del gruppo Funke – dovremmo quindi trarre le conseguenze”.


Ore 10:44 | Comandante marine ucraini ad Azovstal chiede intervento di Erdogan

Il comandante della 36ma brigata marina ucraina Sergiy Volynsky, intrappolato all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, ha voluto lanciare un appello al presidente turco Recep Tayyip Erdogan: “Gentile signor presidente Erdogan – ha dichiarato Volynsky alla tv HaberTurk – mi rivolgo a lei. Abbiamo 600 militari feriti che hanno un disperato bisogno di aiuto. Abbiamo con noi civili che sono stati feriti. Abbiamo anche centinaia di civili e 60 bambini che cercano sicurezza con noi nella struttura. Il più piccolo ha 4 mesi. Faccio ora appello al popolo turco, al Presidente affinché applichi a noi la procedura di estrazione, a fare tutto il possibile per portare la guarnigione di Mariupol in Turchia, a portarci via dall’Azovstal con garanzie di sicurezza da parte turca. Contiamo molto sul vostro aiuto”.


Ore 10:03 | Mosca: “Sventati nuovi tentativi di incursione ucraina su Bryansk”

“La contraerea  ha intercettato e sventato il tentativo di incursione di un aereo militare ucraino sopra la regione russa di Bryansk”: A riferirlo su Telegram è stato il governatore della regione, Alexander Bogomaz. Nelle scorse ore, sempre secondo Bogomaz, colpi di artiglieria hanno però raggiunto località di Zhecha, nel distritto di Starodub, provocando lievi danni a un distributore di carburante.


Ore 9:57 | Spari contro due autobus a Popasna

Il sindaco di Popasna, Mykola Khanatov, ha reso noto che alcuni colpi di arma da fuoco hanno raggiunto due autobus che stavano trasferendo profughi fuori dalla città. Non si hanno notizie di feriti o civili in qualche modo coinvolti nell’episodio. Popasna è una delle località dell’oblast di Lugansk contese tra russi e ucraini.


Ore 9:30 | Raid nell’oblast di Lugansk, colpiti anche obiettivi civili

Un mezzo della polizia che consegnava forniture mediche a un ospedale è stato centrato da colpi di mortaio a Severodonetsk. A riferirlo è stato il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergii Gaidai. Così come scritto su Telegram e come è stato riportato sull’agenzia Unian, a essere raggiunta dagli ordigni è stata anche un’auto di volontari. Non si hanno notizie di vittime o feriti.


Ore 8:32 | Ancora sirene di allarme nell’est dell’Ucraina

Stanno risuonando in questi minuti nuove sirene di allarme in gran parte delle regioni orientali dell’Ucraina. Segnalazioni arrivano dalle regioni di Lugansk, Donetsk, Dnipro, Kharkiv e Kryvyi Rih. La gente è stata invitata ad andare nei rifugi, si temono nuovi attacchi russi nelle zone più strategiche a ridosso del Donbass.


Ore 8:18 | Presidente Duma: “Interrompere adesso le forniture di gas all’Europa”

“Se l’Unione Europea intende fare a meno del gas russo, non c’è motivo per non interrompere subito le forniture, invece di attendere che sia in grado di rimpiazzarle.” Lo ha dichiarato Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, ossia la Camera bassa del parlamento russo. “L’Unione Europea – ha proseguito – è abituata a vivere a spese degli altri, prima a spese delle colonie e ora la Russia deve tenerli caldi”.


Ore 7:06 | Ambasciatore russo negli Usa: “Dichiarazioni del Pentagono inaccettabili”

“Le dichiarazioni rese ieri dal portavoce del Pentagono sono offensive e inaccettabili”. Lo ha dichiarato su Telegram l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov. Ieri il portavoce John Kirby aveva parlato di azioni russe in Ucraina come figlie di “una brutalità più depravata”.


Ore 6:12 | Zelensky: “Presto metteremo fine alla penuria di carburante”

“Gli occupanti stanno deliberatamente distruggendo le infrastrutture per la produzione, la fornitura e lo stoccaggio di carburante, la Russia ha anche bloccato i nostri porti, quindi non ci sono soluzioni immediate per i rifornimenti”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a proposito della penuria di carburante e delle file davanti ai distributori notate negli ultimi giorni in Ucraina. “I funzionari del governo però – ha sottolineato – hanno assicurato che entro una settimana, al massimo due, sarà operativo un sistema di fornitura di carburante all’Ucraina che eviterà carenze”.


Ore 4:10 | Cnn: “Sei oligarchi russi morti misteriosamente dall’inizio della guerra”

Secondo la Cnn, dall’inizio del conflitto in Ucraina sei oligarchi russi sono morti in circostanze tutte da chiarire. Ufficialmente, ha sottolineato il network statunitense, sono tutti deceduti per suicidio. Almeno quattro di loro erano legati, direttamente o indirettamente, a Gazprom.


Ore 3:30 | Lavrov: “Nostra azione in Ucraina è contro atteggiamento neo coloniale dell’occidente”

In un’intervista all’agenzia cinese Xinhua, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha tuonato contro l’occidente e la Nato: “La nostra operazione militare speciale in Ucraina – ha dichiarato il titolare della diplomazia russa – è contro un atteggiamento dell’occidente catalogabile come neo coloniale”.

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